Estratto dell'articolo di Biagio Simonetta per www.ilsole24ore.it
Sono numeri molto importanti, quelli registrati da Huawei Technologies nell’ultimo trimestre. Numeri che confermano la rinascita di una società che Donald Trump, nel 2019, ha messo in ginocchio, inserendola in una black list commerciale che di fatto l’ha messa ai margini del mercato occidentale degli smartphone. Oggi, cinque anni dopo, Huawei è forse l’esempio più fulgido della resilienza cinese: la sua rinascia del business consumer, e l’ascesa della sua divisione cloud, sono rilevanti prove di forza.
Il colosso cinese con sede a Shenzhen ha registrato un utile netto di circa 13,9 miliardi di yuan (1,9 miliardi di dollari) nel trimestre di dicembre. Si tratta di un aumento di oltre il 65% rispetto agli 8,4 miliardi di yuan dell’anno precedente.
LE SCELTE VINCENTI
Numeri frutto di scelte vincenti. Ad agosto, l’azienda ha presentato la sua linea di smartphone di punta, il Mate 60, con un processore a 7 nanometri progettato e prodotto internamente. […] grazie al Mate 60, la divisione elettronica di consumo ha registrato un’impennata del 17,3% nel 2023, con un fatturato di 251,5 miliardi di yuan.
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Crescita anche per la divisione cloud computing dell’azienda, che ha fatto registrare un importante +22% nel corso dell’anno e ha fatto ulteriori passi avanti nella competizione con Alibaba e Tencent Holdings in patria. […]
PRESSIONE SU APPLE
La rinascita di Huawei coincide con la crescente pressione su Apple da parte del governo cinese, che sta sempre più imponendo o incoraggiando l’uso di dispositivi e tecnologie nazionali in diversi settori e industrie, comprese le imprese statali. Secondo i dati ufficiali, a febbraio le spedizioni di iPhone in Cina sono calate di circa il 33% rispetto all’anno precedente, prolungando il crollo della domanda del dispositivo di punta nel suo più importante mercato estero.
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