L’EDEN DI SAN SCEMO - CAVALCANDO IL CAVALLO DI VIALE MAZZINI, IL MOLLE AGIATO E LA CONSORTE PRODUTTRICE DI FICTION HANNO MESSO SU UN IMPERO, FATTO DI ETICHETTE DISCOGRAFICHE E DI POSSEDIMENTI (114 PROPRIETÀ IN TUTTO) - NEL 2010 I CELENTANO POTEVANO CONTARE SU UN FATTURATO DA 10,8 MILIONI DI EURO, METÀ DEL QUALE REALIZZATO GRAZIE A MAMMA RAI - GUARDANDO MEGLIO NEI BILANCI DELLE SOCIETÀ, SI SCOPRE MOLTO PIÙ ORO DI QUELLO CHE UFFICIALMENTE LUCCICA...

Condividi questo articolo


Fosca Bincher per "Libero"

fest venezia08 celentano mori lapfest venezia08 celentano mori lap

Dello spread se ne può francamente infischiare. E le guerre le può vedere in televisione nel salotto di una delle sue meravigliose ville, scegliendo fra la Brianza di Galbiate, gli altopiani di Asiago o le colline di Radda in Chianti. Adriano Celentano ce l'ha con i preti che parlano poco di Paradiso, eppure lui un paradiso ce l'ha in terra. Costruito negli anni con la sua lunga carriera musicale, talvolta incrementati altre volte buttati via con l'altalenante carriera cinematografica, poi cementati dalla principale fonte di reddito del suo clan familiare: la Rai.

celentano moricelentano mori

È viale Mazzini che gli ha fornito la benzina necessaria per alimentare il suo paradiso in terra, è viale Mazzini a pagargli profumatamente le ospitate che risolvono il problema della minestra per un anno e più, ed è sempre viale Mazzini il principale partner e finanziatore nella produzione delle fiction che la moglie di Celentano, Claudia Mori, ha fatto diventare il primo business di famiglia.

SOLIDE BASI
Il paradiso terrestre di Celentano ha due volti: il primo è quello della ragnatela societaria che si è sviluppata dall'originaria etichetta musicale del Clan. Il secondo è quello di un vero e proprio impero immobiliare che in tutto conta 31 fabbricati e 83 terreni sparsi nel centro nord di Italia. I Celentano (Adriano, la moglie Claudia e la figlia Rosita) posseggono 12 fabbricati a Milano, 5 a Galbiate, 3 a Bordighera, 7 ad Asiago e 4 a Radda in Chianti.

lapr benigni02 claudia mori adriano celentanolapr benigni02 claudia mori adriano celentano

Li abbelliscono grazie ai 12 terreni di proprietà a Galbiate, le sei porzioni dell'altopiano di Asiago e i 65 appezzamenti di terra posseduti a Radda in Chianti. Qualcuno è controllato direttamente da Celentano e la moglie (anche se alcuni immobili sono intestati solo a lui), altri sono nel portafoglio delle due immobiliari, la Neve e la Generale holding, e gli ultimi (uffici) sono controllati direttamente dalla Clan Celentano srl.

L'impero societario ha due srl discografiche, una (proprio la Clan) in comproprietà con la Sugar di Caterina Caselli, la già nominata Clan Celentano srl che segue soprattutto gli affari di Adriano, la Ciao Ragazzi che produce le fiction, le due immobiliari e una piccola quota in una società alimentare specializzata nel ramo "bio": la Prodotti naturali di Milano.
Complessivamente nel 2010 i Celentano potevano contare su un fatturato da 10,8 milioni di euro, metà del quale realizzato con la Rai dalla Ciao Ragazzi.

adriano celentano claudia moriadriano celentano claudia mori

Il risultato economico è invece assai più striminzito: un utile da 2.774 euro con cui certamente è difficile campare anche se si è solo in tre. Certo, con un risultato consolidato di questo tipo, non c'è il rischio di pagare tasse in eccesso. Se poi si guarda meglio nei bilanci delle varie società, si scopre molto più oro di quello che ufficialmente luccica. In cassa il clan Celentano (riunificato visto che la società musicale di Rosita - la Din Don Dan - è stata fusa nel maggio 2011 nella Luna Park edizioni dei genitori) può contare su liquidità per 4,5 milioni di euro che non è affatto da buttare via.

DIRITTI D'ORO
Altra voce consistente è quella delle immobilizzazioni nette, che ammonta a 12,4 milioni di euro. Sono lì conteggiati sia gli immobili posseduti che i diritti musicali, televisivi e cinematografici che costituiscono il magazzino residuo realizzabile subito sul mercato. Sono già stati accantonati negli anni i relativi ammortamenti e quindi è assai facile che i magazzini valgano assai più di quei 12 milioni e mezzo. Le fiction ancora ammortizzabili sono tutti contratti con Rai: da "Corpo in vendita" ad "Albert Einstein" ai residui delle serie su Caruso, Buscaglione, Ultima principessa e I Giorni buoni.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…