LA GLOBALIZZAZIONE CI LASCIA AL BUIO - IL MONDO È PRECIPITATO IN UNA CRISI ENERGETICA PERICOLOSISSIMA. È UNA TEMPESTA PERFETTA: LE MATERIE PRIME HANNO UN PREZZO PROIBITIVO, E GLI STATI SONO IN FEROCE CONCORRENZA PER COMPRARE QUEL POCO DI ENERGIA CHE RIMANE. COME È SUCCESSO? CON LE RIAPERTURE POST-LOCKDOWN C’È STATO UN PICCO NELLA DOMANDA DI ENERGIA. LA SOLUZIONE? CONSUMARE ENERGIA. FACILE SE SEI LA CINA, MENO NEI PAESI DEMOCRATICI…

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Francesco Guerrera per "la Stampa"

 

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Natale al buio? E senza i regali made in China? Sembra una versione moderna del "Canto di Natale" di Charles Dickens ma potrebbe diventare realtà per milioni di persone in Italia e nel mondo.

 

Una confluenza improbabile di fenomeni economici, climatici e politici - più una notevole dose di sfortuna - ha fatto precipitare il pianeta in una crisi energetica pericolosissima. L'effetto del prezzo proibitivo delle materie prime, della carenza di fonti rinnovabili, e della concorrenza tra nazioni per comprare quel poco di energia che rimane, sarà immediato: gli italiani lo vedranno già nei prossimi, salatissimi, conti della luce e del gas.

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Nonostante gli aiuti governativi, parliamo di rincari del 30% per l'elettricità per la famiglia media. E se alziamo gli occhi dalle bollette, vedremo un mondo in preda al panico energetico: sono in molti ora a paventare i blackout durante le feste, come anche un calo nelle importazioni di beni dalla Cina, che sta già spegnendo le fabbriche per evitare il peggio.

 

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L'interconnettività dell'economia mondiale fa sì che la chiusura di una centrale elettrica a Guangdong si faccia sentire a Roma, che una nave-cargo che non può lasciare il porto di Boston influenzi i lampioni delle strade di Berlino, e che un affievolimento dei venti in Norvegia faccia fallire le aziende elettriche inglesi. A pagare non saranno soltanto i contribuenti italiani.

 

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La mancanza di energia ha la capacità di creare uno scenario da incubo per l'economia, tagliando la crescita - perché le attività produttive vengono ridotte - e aumentando l'inflazione - perché i prezzi sono alle stelle.

 

Come siamo finiti in questa situazione? E come ne usciremo? Purtroppo, è più semplice rispondere alla prima domanda. Quando, grazie ai vaccini, le più grandi economie mondiali hanno "riaperto", c'è stato un picco nella domanda di energia. Questa voglia collettiva di andare al ristorante, a teatro, a farsi un viaggio è andata a scontrarsi con una carenza storica di riserve.

 

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Gli esperti parlano della proverbiale "tempesta perfetta" - un cocktail di fattori inaspettato quanto nocivo. C'è il mistero, probabilmente geopolitico, della Russia, che ha deciso di pompare meno gas naturale - una delle fonti primarie di energia per l'Occidente - verso l'Europa, senza fornire una spiegazione adeguata. C'è il problema strutturale del rigidissimo inverno scorso che ha praticamente esaurito le scorte precedenti.

VLADIMIR PUTIN XI JINPING BY EDOARDO BARALDI VLADIMIR PUTIN XI JINPING BY EDOARDO BARALDI

 

E c'è la sfortuna climatica di venti deboli, che ha impedito a paesi come la Norvegia di darci più energie rinnovabili. I mercati hanno reagito come sempre: la scarsità ha mandato i prezzi delle materie prime nella stratosfera, compreso il petrolio che in questi giorni ha raggiunto il livello più alto in tre anni, creando scompensi nell'economia e ulteriori costi per i consumatori.

 

L'unica soluzione è quella proposta da Jeff Currie di Goldman Sachs: "demand destruction", "distruzione della domanda", ovvero consumare meno energia. Più facile a dirsi che a farsi, a meno che non si sia in Cina, dove il governo ha semplicemente ordinato alle autorità locali di spegnere le centrali elettriche.

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Nel mondo democratico, gli addetti ai lavori sperano in un inverno mite per ridurre lo stress sul sistema energetico e riempire le riserve. Ma anche se non farà freddissimo, i governi dovranno stanziare sussidi, l'agenda "verde" dell'Ue dovrà fare una pausa (quando c'è carenza di elettricità, si utilizza anche quella "sporca") e consumatori e aziende dovranno stringere la cinghia. Come dicono, con grande preoccupazione, nel Trono di Spade: «Winter is coming» - l'inverno sta arrivando.

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