jerome powell elizabeth warren

JEROME POWELL FA MIRACOLI: RIESCE A METTERE D’ACCORDO LA SINISTRA RADICAL E WALL STREET (CONTRO DI LUI) – LA BORSA AMERICANA CEDE TERRENO SU TUTTI I FRONTI DOPO LA DECISIONE DELLA FED DI PORTARE I TASSI AI LIVELLI PIÙ ALTI DAL 2008 – LA SENATRICE DEMOCRATICA (MOLTO DI SINISTRA), ELIZABETH WARREN: “QUANTI LAVORATORI VUOI UCCIDERE?”

 

Alberto Simoni per “La Stampa”

 

JEROME POWELL

Con un nuovo robusto giro di vite sui tassi di interesse la Federal Reserve porta il costo del denaro ai livelli più elevati dal gennaio 2008, alimentando il dibattito sull'opportunità di proseguire con manovre "tanto aggressive" sollevato dalla sinistra democratica.

 

La Banca centrale degli Stati Uniti ha annunciato ieri il quarto rialzo consecutivo dello 0,75% dei Fed Fund, elevando la forbice di prezzo fra il 3,75% e il 4%. Si tratta del sesto aumento dall'inizio dell'anno, contando quello di un quarto di punto a marzo e quello di mezzo punto a maggio.

 

ELIZABETH WARREN

Si procederà così fino a quando i tassi non saranno in territorio «sufficientemente» restrittivo, si legge nel comunicato del Fomc, il braccio esecutivo della Fed, divulgato al termine dell'incontro di due giorni. Secondo i governatori della Fed l'inflazione rimane elevata e potrebbe volerci del tempo prima che i rapidi aumenti dell'anno in corso producano riflessi a livello economico.

 

All'interno di Constitution Avenue tuttavia, monta il dibattito sull'opportunità di ridurre il ritmo e l'intensità dei ritocchi. O addirittura di interromperli all'inizio del 2023, per diminuire il rischio di un rallentamento brusco della locomotiva Usa.

 

INFLAZIONE USA - SETTEMBRE 2022

Il dibattito è destinato a intensificarsi man mano che i tassi toccheranno un livello tale da limitare la spesa, le assunzioni e gli investimenti. Il livello dei Fed Funds influenza inoltre tutta la filiera dei costi finanziari, compresi i tassi su carte di credito, mutui e prestiti automobilistici.

 

«Abbiamo bisogno di vedere l'inflazione calare in modo significativo», ribadisce il presidente della Fed Jerome Powell, sottolineando tuttavia che un rallentamento della velocità dei rialzi si sta avvicinando. «Potrebbe essere alla prossima riunione o a quella dopo». È però «assai prematuro» pensare ora a una pausa nei rialzi dei tassi di interesse, dice il timoniere della Fed sottolineando che il mercato del lavoro è molto forte.

elizabeth warren

 

«Siamo determinati a riportare l'inflazione al 2% e abbiamo gli strumenti per farlo», prosegue Powell, ricordando che per tutta l'economia mondiale è un momento difficile.

Il riferimento è all'elevata inflazione in Europa e al rallentamento della Cina. Anche la locomotiva Usa ha rallentato in maniera pronunciata dallo scorso anno e gli indicatori puntano a una crescita modesta nel quarto trimestre.

 

Al contempo, afferma Powell, il costo della vita è cresciuto del 6,2% a settembre rispetto a un anno fa. Il Pil è invece calato sia nel primo che nel secondo trimestre, segnando tecnicamente una recessione, sebbene sia rimbalzato al 2,6% nel terzo trimestre, principalmente a causa di un insolito aumento delle esportazioni. Allo stesso tempo, la domanda di abitazioni è precipitata poiché i tassi dei mutui a 30 anni sono aumentati oltre il 7% negli ultimi giorni.

 

Tuttavia esistono mercati immobiliari bolla (ad esempio New York) che necessitano di correzioni. Con la manovra di ieri la Fed porta i tassi di interesse ai livelli più alti dal gennaio 2008. È il ritmo di crescita più veloce dall'inizio degli anni Ottanta.

 

Tali dinamiche non tranquillizzano Wall Street che cede terreno su tutti i fronti, in calo anche l'euro sul dollaro, mentre i rendimenti decennali registrano un rialzo. Il dibattito sulla velocità degli aumenti alimenta al contempo la rivolta della sinistra democratica contro Powell.

JEROME POWELL

 

«Quanti lavoratori vuoi uccidere?», chiede Elizabeth Warren in una lettera condivisa con altri senatori inviata al capo della Fed. La critica della militante progressista, soprannominata "lo sceriffo di Wall Street", è legata ai timori di una recessione acuta fra pochi mesi. I firmatari hanno posto la data del 14 novembre perché Powell risponda ai loro quesiti, ma nel frattempo l'onda "anti-falchi" in seno ai Dem potrebbe produrre effetti sul voto di metà mandato di martedì 8 novembre.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."