“IL SALARIO MINIMO PUÒ RISPONDERE A NON TRASCURABILI ESIGENZE DI GIUSTIZIA SOCIALE” – FATE SENTIRE A GIORGIA MELONI, CHE SI È SEMPRE DETTA CONTRARIA AL SALARIO MINIMO, COSA DICE IL GOVERNATORE DI BANKITALIA, IGNAZIO VISCO: “TROPPI, PUR AVENDO UN’OCCUPAZIONE, NON HANNO CONDIZIONI CONTRATTUALI ADEGUATE” – GLI “AMPI ERRORI” DI PREVISIONE SULL’INFLAZIONE, LE STIME SUL PIL MIGLIORE DELLE ATTESE E IL SISTEMA BANCARIO “IN CONDIZIONI SUFFICIENTEMENTE BUONE”

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ignazio visco considerazioni finali 2023 ignazio visco considerazioni finali 2023

Estratto dell’articolo di Enrico Marro per www.corriere.it

 

La premier Giorgia Meloni ha più volte detto di non considerare il salario minimo per legge come la risposta da dare alla questione dei bassi salari. Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, la pensa diversamente.

 

E lo ha spiegato così in un passaggio delle sue ultime Considerazioni generali (Visco lascerà, per scadenza del mandato, alla fine di ottobre, qui il testo integrale): «Il lavoro a termine si associa a condizioni di precarietà molto prolungate; la quota di giovani che dopo cinque anni ancora si trova in condizioni di impiego a tempo determinato resta prossima al 20 per cento.

 

IL SALARIO MINIMO IN EUROPA IL SALARIO MINIMO IN EUROPA

Troppi, non solo tra i giovani, non hanno un’occupazione regolare o, pur avendola, non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate; come negli altri principali paesi, l’introduzione di un salario minimo, definito con il necessario equilibrio, può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale».

 

È forse questo il passaggio dove il governatore più si sbilancia rispetto ai temi dell’agenda politica. E lo fa, non a caso, pensando ai giovani […]: «Andranno ascoltati, aiutati dalle altre generazioni a formarsi, senza vincoli, per tradurre in interventi realistici gli schemi che sapranno elaborare per un mondo futuro, non più povero, ma più sicuro e più giusto».

 

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La questione salariale, ovvero la perdita del potere d’acquisto, è stata evidentemente innescata da un’impennata dell’inflazione, rispetto alla quale il governatore riconosce che anche le banche centrali si sono fatte sorprendere, commettendo «ampi errori di previsione», dovuti alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze, che nessuno aveva messo nel conto.

 

Tuttavia la reazione della Banca centrale è stata adeguata e per il futuro Visco conferma la sua raccomandazione di «tenere dritta la barra della risposta monetaria, ma con la gradualità necessaria per l’incertezza ancora non dissipata». […]

 

Aumentare la produttività

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

«Quello che occorre per un recupero del potere d’acquisto - ammonisce il governatore, rivolgendosi sia alle parti sociali sia al governo - è una crescita più sostenuta della produttività. Eventuali misure di bilancio dovranno rimanere temporanee e mirate; è bene che gli interventi si chiudano tempestivamente quando non più indispensabili […]».

 

[…] Le fragilità riguardano la scarsa crescita dimensionale delle imprese e le condizioni dei lavoratori, appunto. «La quota di lavoratori con retribuzioni annue particolarmente basse – convenzionalmente inferiori al 60 per cento del valore mediano della distribuzione, pari oggi a 11.600 euro annui – è ancora salita, fino al 30 per cento, dal 25 degli ultimi anni del secolo scorso.

 

paolo angelini alessandra perrazzelli piero cipollone ignazio visco luigi federico signorini paolo angelini alessandra perrazzelli piero cipollone ignazio visco luigi federico signorini

Con la maggiore diffusione del lavoro temporaneo e di quello a tempo parziale è sensibilmente aumentato il numero di quanti oggi hanno un impiego solo per una parte dell’anno». Mentre in prospettiva pesa il declino demografico. «Entro il 2040 la popolazione residente si dovrebbe ridurre di due milioni e mezzo di persone; quella tra i 15 e i 64 anni di oltre sei». Serve « oltre che un allungamento dell’età lavorativa, un aumento del saldo migratorio».

 

[…] Sistema bancario

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Giudizio positivo ma con l’invito a non abbassare la guardia anche sul sistema bancario: «Nel suo insieme, il sistema si trova in condizioni sufficientemente buone. Lo scorso anno tutti i principali indicatori di bilancio si sono collocati su valori nell’aggregato soddisfacenti; in più casi sono migliorati. L’incidenza dello stock di crediti deteriorati si è mantenuta stabile, su valori modesti e ormai in linea con la media europea. La redditività, a lungo depressa dai bassi tassi di interesse e dalle elevate perdite sui prestiti, è salita in misura significativa, beneficiando dell’aumento del margine di interesse. È lievemente migliorata anche la posizione patrimoniale. Ma l’incertezza sulle prospettive economiche richiede prudenza».

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