IL ‘’PANINO’’ DI GOOGLE: IL TRUCCO FISCALE PER RISPARMIARE 9 MILIARDI DI EURO L’ANNO (APPLE? 29 MILIARDI)

Marco Pedersini per "Panorama.it"

Un'azienda italiana paga il 31,4 per cento di tasse sugli utili. Se fosse in Irlanda, pagherebbe il 12,5 per cento. E se invece fosse una multinazionale americana avrebbe una possibilità molto interessante: abbassare l'aliquota al 2,5 per cento, grazie a una sede in Irlanda.

Cosa significa, in concreto? Che l'anno scorso, grazie a questo trucco, Google ha evitato di pagare quasi 9 miliardi di euro di tasse. È una cifra di tutto rispetto - l'Imu sulla prima casa, per capirci, vale 4 miliardi - che Google risparmia grazie a un sistema che è perfettamente legale. È un sistema di travasi molto complicato, che società come Microsoft, LinkedIn, eBay (e, da poco, Twitter) seguono con un unico obiettivo: pagare quasi il 30 per cento in meno delle tasse che si pagherebbero in Italia.

Quale sistema usare.
Apple ha "salvato" 29 miliardi di euro dal fisco con uno stratagemma intuitivo: non ha dichiarato il domicilio fiscale delle sue sedi a Cork, in Irlanda. A dar retta al governo di Dublino, dal 2015 non potrà più farlo. Potrà però seguire lo schema che già fa la felicità di aziende come Google: il "doppio irlandese con panino olandese" (Double Irish with a Dutch Sandwich). È una triangolazione tra una sede irlandese, una olandese e una in un paradiso fiscale (dove agli utili d'impresa viene applicata un'aliquota molto interessante: zero).

Come funziona.
Jim Stewart, esperto di finanza e tassazione d'impresa del Trinity College di Dublino, lo spiega a Panorama.it: "Abbiamo una società americana, che ha una sede in Irlanda, dove ha assunto delle persone. Le tasse sui dipendenti e sulle strutture le paga alle fisco irlandese, come ogni altra azienda. Gli utili, invece, fanno un giro più complicato, per finire in paesi in cui non sono tassati". Agli occhi del fisco, infatti, la sede irlandese è controllata da una olandese, che a sua volta risulta sussidiaria di una registrata in un paradiso fiscale (nel caso di Google, le Bermuda).

Lo schema sfrutta tre norme a suo favore: primo, l'Irlanda permette a un'azienda di pagare le tasse nello stato da cui viene controllata (e le sedi irlandesi di Google risultano sussidiarie di un "quartier generale" alle Bermuda); secondo, un trasferimento fiscale tra Irlanda e un paradiso fiscale è tassato, ma quello tra Irlanda e Olanda no (perché passa tra due paesi dell'Unione Europea); terzo, in base alle leggi olandesi, il trasferimento all'estero non è tassato. Questa triangolazione costa pochissimo: la strada è tortuosa, ma alle bermuda arriva circa il 99,8 dei soldi che erano partiti dall'Irlanda.

Quindi, riassumendo (e semplificando): Una società italiana vuole farsi pubblicità su Internet. La compra da Google, che gliela vende attraverso la sua sede irlandese. Quello che Google guadagna con operazioni come questa andrebbe tassato al 12,5 per cento. Invece, gli utili passano (con un trasferimento tax free) a una società olandese e poi (di nuovo con passaggio tax free) a una seconda società irlandese, sussidiaria di una sede delle Bermuda (dove gli utili d'impresa non vengono tassati). Risultato: si risparmiano miliardi di euro, che altrimenti sarebbero finiti al fisco di Dublino.

Perché si chiama "doppio irlandese".
"Qui devo chiedervi un esercizio di sospensione dell'incredulità, come quando si ascoltano le favole", dice Stewart, "l'azienda è una, ha sede in Irlanda. Ma per il fisco è come se fossero due: una è irlandese, l'altra è alle Bermuda". Anche la sede olandese è poco più che nominale: è vuota come una conchiglia, serve solo a far transitare gli utili.

Ma le imprese non dovrebbero pagare le tasse nei paesi in cui generano profitti?
"È vero, ma il problema è capire da dove vengano i profitti", dice Stewart. Per aziende come Google sono il frutto delle innovazioni che porta in campo tecnologico. E chi detiene i diritti sui brevetti? La sede alle Bermuda. Per questo motivo "Google può dire: i profitti che faccio in giro per il mondo sono il frutto di tecnologie che sono proprietà della mia sede alle Bermuda, perciò le tasse le pago lì". Sempre che ce ne siano.

Perché un sistema del genere è legale?
Perché ci guadagnano tutti: l'Irlanda ha attirato 700 società americane, che danno lavoro a 115 mila irlandesi (su cui pagano miliardi di euro di tasse). In Olanda si dà lavoro a molti intermediari e i paradisi fiscali incassano cifre consistenti. "Anche gli Stati Uniti sono soddisfatti, per quanto non possano dirlo", sostiene Stewart, "questi escamotage fiscali danno un vantaggio alle loro aziende, che continuano a dare lavoro e a pagare tasse anche in patria. Gli unici perdenti, in questo gioco, sono i paesi europei come il vostro: gli utili che queste aziende fanno in Italia vengono tassati in paradisi fiscali".

 

 

GoogleMICROSOFTLinkedInEBAY NOW Who Buys All Those Google adsDouble-Irish

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...