Estratto dell’articolo di Enrico Marro per il “Corriere della Sera”
EVOLUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - LA STAMPA
Ancora 37,5 miliardi di euro e il debito pubblico italiano avrà superato 3 mila miliardi. Ma già ad agosto, raggiungendo 2.962,5 miliardi, come risulta dalle rilevazioni diffuse dalla Banca d’Italia, ha sfondato quota 50 mila euro per ogni italiano, neonati compresi. Il nuovo record di agosto si deve a una crescita di 11,9 miliardi rispetto al dato di luglio.
Proseguendo a questi ritmi, il muro dei 3 mila miliardi potrebbe essere sfondato entro l’anno. Si tratta di un dato sensibile, che influenza i mercati e lo spread, che ieri tuttavia si è mantenuto su livelli bassi, a 123,9 punti rispetto ai Bund tedeschi e in calo dai 127,1 punti dell’altro ieri.
L’aumento del debito in agosto, osserva Bankitalia, è «riconducibile a quello delle Amministrazioni centrali», cresciuto di 12,1 miliardi, mentre «quello delle Amministrazioni locali e degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato». La vita media residua del debito è «rimasta stabile a 7,8 anni». La quota di debito detenuto dalla stessa Banca d’Italia è pari al 22,7%, quella in mano ai non residenti del 29,4% mentre quella in capo a famiglie e imprese non finanziarie è del 14,4% (il resto si suddivide tra istituzioni finanziarie e monetarie residenti).
Positivo, infine, il dato delle entrate tributarie, che, dice Bankitalia, continuano a salire. Nei primi 8 mesi del 2024 di 19,2 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2023. Sempre ieri, il Fondo monetario internazionale ha lanciato l’allarme sull’aumento del debito pubblico nel mondo: quest’anno raggiungerà 100 mila miliardi di dollari, il 93% del Pil mondiale. […]