L’INFLAZIONE, UN BEL CETRIOLONE – NEL 2022 IN ITALIA SONO ANDATI IN FUMO 693 MILIARDI DI EURO: LA RICCHEZZA FINANZIARIA DELLE FAMIGLIE È CROLLATA DEL 14,4% - COLPA DELLA CRESCITA DEI PREZZI MA ANCHE DELLE POLITICHE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA: CON L’AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE IL POTERE D’ACQUISTO SI È RIDOTTO DI 100 MILIARDI, ALMENO 3.800 EURO A FAMGIGLIA - GLI EFFETTI NEFASTI SUL MERCATO IMMOBILIARE

-

Condividi questo articolo


inflazione 1 inflazione 1

Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

L’aumento del costo del denaro e l’inflazione galoppante hanno mandato in fumo ben 693 miliardi di euro falcidiando così la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane in calo del 14,4% nel 2022 rispetto ad un anno prima.

 

«La Bce sta provando a contrastare l’inflazione e a difendere l’euro dalla svalutazione rispetto al dollaro attraverso l’aumento dei tassi di interesse. Questa politica monetaria, però, rappresenta una tassa sul macinato per famiglie e imprese» segnala il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini.

 

Maurizio Gardini - Confcooperative Maurizio Gardini - Confcooperative

Stando al nuovo Focus Censis-Confcooperative «L’Italia fa i conti con i tassi di interesse», lo scorso anno il potere d’acquisto delle famiglie si è infatti ridotto di 100 miliardi di euro: in media almeno 3.800 euro a famiglia su base annua.

 

L’impatto però, viene segnalato, sarebbe stato molto più pesante senza gli interventi governativi: nelle analisi operate dall’Ufficio parlamentare di Bilancio, infatti. l’ammontare delle misure a favore di famiglie e imprese e di contrasto all’inflazione (riduzione accise sui carburanti, bonus sociali, esoneri contributivi, crediti d’imposta, ecc.) ha raggiunto i 119 miliardi di euro: 5,6 miliardi nel 2021, 70 miliardi nel 2022, 35,1 nel 2023. Altri 8,2 miliardi avranno poi corso nel prossimo biennio 2024-2025.

LAGARDALAND - MEME BY EMILIANO CARLI LAGARDALAND - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Il caro denaro non solo produce un effetto pesante sui conti pubblici […] ma determina anche notevoli cambiamenti nei comportamenti di spesa delle famiglie. I continui aumenti dei tassi di interesse decisi negli ultimi 12 mesi dalla Bce hanno infatti determinato un balzo del tasso medio applicato al totale dei prestiti schizzato dal 2,21 al 4,25%.

 

Il «clima avverso» rispetto alle decisioni di acquisto e di investimento da parte delle famiglie è confermato dall’andamento del mercato immobiliare in Italia, segnala il Focus del Censis. Che citando i dati diffusi dal Consiglio Nazionale del Notariato sottolinea come rispetto allo scorso anno si registrerà una riduzione del 17,1% delle compravendite di case fra privati e del 2,5% delle compravendite delle seconde case fra privati. […]

 

Da questa prospettiva occorre ricordare che in Italia, su un totale di 25 milioni e 600 mila famiglie, 18,2 milioni sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono (il 70,8%, dati al 2021). Di queste, al momento, 3,3 milioni di famiglie (il 12,8% sul totale) sono impegnate con un mutuo da pagare e, all’interno di questa componente, circa 700 mila hanno già mostrato difficoltà, ritardando il pagamento di almeno una rata mensile.

MUTUI MUTUI

 

In questa fase le imprese stanno incontrando nuove difficoltà nell’accesso al credito, sebbene ancora in maniera contenuta. A marzo di quest’anno, rispetto a marzo dello scorso anno, i prestiti alle imprese del settore manifatturiero si sono ridotti dell’1,5% e nelle costruzioni dell’1,3%. Più ampia è la differenza che separa l’accesso al credito delle piccole imprese da quello delle imprese medio-grandi: per queste ultime la riduzione nel periodo è stato di sei decimi di punto, mentre per le prime ha raggiunto il 4,4%. […]

SOLDI POVERTA SOLDI POVERTA RINCARI MUTUI 2022 RINCARI MUTUI 2022 povertà povertà inflazione 5 inflazione 5 povertà povertà inflazione 3 inflazione 3 working poor working poor

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA BATOSTA DELL’ITALIA NELLA CORSA A EXPO 2030 È UN BOCCONE AMARISSIMO PER GIORGIA MELONI: ERA CONVINTA CHE ROMA STRAPPASSE ALMENO IL BALLOTTAGGIO, E INVECE L'HANNO ABBANDONATA ANCHE I PAESI UE. A COMPLICARE LA CORSA DI ROMA È STATO ANCHE L’ESPLICITO SOSTEGNO DI ISRAELE – ORA È CACCIA AL CAPRONE ESPIATORIO, CHE A DESTRA VEDONO IN GUALTIERI, L’UNICO INSIEME A MASSOLO CHE SI È SPESO PER LA CITTÀ – PERCHÉ NON È STATO COINVOLTO MATTARELLA? – LO SCARSO SOSTEGNO DEI PAESI UE NON FA BEN SPERARE PER LA PARTITA EUROPEA DEL PATTO DI STABILITÀ – L’ULTIMATUM DEL PPE ALLA DUCETTA...

MELONI? UN “CAMALEONTE”! – MA QUANTO SI E' INCAZZATA LA DUCETTA CON I SUOI GERARCHI DI PALAZZO CHIGI! SULLE PRIME, IL GIUDIZIO DI POLITICO.EU, CHE L'HA ELETTA AL NUMERO UNO DEI “DOERS” (GLI ESECUTORI) IN EUROPA, E' STATO SBANDIERATO DAI SUOI BALILLA COME UN GRAN RICONOSCIMENTO - POI, MELONI HA  SBARRATO GLI OCCHIONI LEGGENDO L'ARTICOLO COMPLETO E HA CAPITO CHE SI TRATTAVA DI UN BEL CALCIO NEL SEDERE – MELONI È SÌ PRIMA, MA PERCHÉ È “CAMALEONTICA”: AD ESSERE APPREZZATO IN UE È IL FATTO CHE STA FACENDO ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI QUANTO PROMESSO DURANTE GLI ANNI DELL'OPPOSIZIONE E IN CAMPAGNA ELETTORALE - È LO STESSO ARGOMENTO UTILIZZATO DA SALVINI, CHE STA PROVANDO A FARLA PASSARE DA TRADITRICE DEI SOVRANISTI, LOGORANDOLA DA DESTRA - L'ARTICOLO INTEGRALE DI POLITICO.EU

FLASH! - MARIO DRAGHI SULL’ALTARE: MEJO DEL PAPA! - PER IL PRESENTARE IL SUO LIBRO, “QUANDO ERAVAMO PADRONI DEL MONDO”, CAZZULLO CHIAMA "SUPERMARIO" E RIEMPIE LA MERAVIGLIOSA CHIESA DI SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, GRAN PATRON DEI GESUITI (PRESSO I QUALI DRAGHI HA VISSUTO LA SUA GIOVENTÙ SCOLASTICA) - ASSALTO DI FOTOGRAFI E TELECAMERE PER FLASHARE CAIRO, GUERINI, CALENDA, ZANDA, FOLLINI, CARMEN MORAVIA, ROBERTO COTRONEO, RONCONE, FOLLI, DE ANGELIS, SARDONI, ETC... - TUTTI IN TREPIDANTE ATTESA DI UNA BENEDIZIONE URBI ET ORBI DI DRAGHI CHE SPENGA LA FIAMMETTA NERA DEI BALILLA D’ITALIA

FLASH! – RAI, DI TUTTO…DI MENO! - L’ITALIA VINCE LA COPPA DAVIS E A VIALE MAZZINI CANTANO VITTORIA PER IL 23% DI SHARE OTTENUTO DA RAI2, CHE HA TRASMESSO LA FINALE. MA IL 19 NOVEMBRE, CON LE ATP FINALS DI TORINO, IL TENNIS SUL PRIMO CANALE AVEVA SFIORATO IL 30%. CHISSA’ QUANTI TELE-MORENTI AVREBBE PORTATO A CASA LA FINALE SE FOSSE ANDATA SU RAI1 – È COME SE MEDIASET LASCIASSE A RETE4, ANZICHÉ A CANALE5, LA PARTITA DI CHAMPIONS DI DOMANI, FRA MILAN E BORUSSIA DORTMUND - È LA SOLITA SCELTA KAMIKAZE DEL DG GIAMPAOLO ROSSI, STAVOLTA CONTRO L’ACERRIMO NEMICO, GIANMARCO CHIOCCI, E IL SUO TG1, A CUI FA PERDERE 11 PUNTI DI SHARE (CONSENTENDO AL TG5 DI VINCERE LO SCONTRO DIRETTO)