angelene falk mark zuckerberg facebook

UN’OCEANIA DI GUAI PER FACEBOOK – IL GARANTE DELLA PRIVACY AUSTRALIANO ANGELENE FALK VUOLE 266 MILIARDI DI DOLLARI AUSTRALIANI (153 MILIARDI DI EURO) DA ZUCKERBERG PER AVER MESSO IN PIAZZA I DATI DI 311MILA CITTADINI CON LO SCANDALO “CAMBRIDGE ANALITYCA” – IL CONTO È STATO PRESENTATO IERI AL TRIBUNALE FEDERALE E POCO IMPORTA CHE I DATI NON SIANO STATI IMPIEGATI PER OBIETTIVI ELETTORALI…

 

 

Umberto Rapetto per www.infosec.news

 

ANGELENE FALK

La signora Angelene Falk vuole 266 miliardi di dollari australiani dal signor Zuckerberg. Prima che qualcuno pensi ad uno scherzo o ad un semplice “lapsus tastierae”, va detto che la cifra è proprio quella e che la pretesa è la sanzione richiesta dalla Garante per la privacy in Australia.

 

mark zuckerberg

La “Information Commissioner” ha presentato ieri al Tribunale federale il caso del social network, reo di aver messo in piazza i dati personali di 311.127 cittadini australiani nell’ambito dell’ormai storico scandalo “Cambridge Analytica”. La citazione in giudizio riguarda fatti risalenti al periodo compreso tra marzo 2014 e maggio 2015. Lo scippo di informazioni personali è avvenuto attraverso una “app” ingannevole che – dietro la garbata etichetta “This Is Your Digital Life” (questa è la tua vita digitale) – ha prospettato agli iscritti a Facebook un quiz che ha rubato i dati di 87 milioni di utenti in giro per il mondo.

ALEKSANDR KOGAN

 

Il micidiale programmino, frutto della creatività del vulcanico Aleksandr Kogan, ha potuto setacciare un così elevato numero di profili perché le regole di quel social network per gli sviluppatori “terzi” (ovvero le aziende utilizzatrici di Facebook in grado di inserire proprie applicazioni) consentivano la raccolta di dati non solo dagli utenti direttamente incappati nella trappola ma anche da tutti i loro amici che si erano guardati bene dal farsi incantare.

 

Cambridge Analytica

Quanto è stato rastrellato è poi stato ceduto a Cambridge Analytica, che ha sfruttato il malloppo con finalità di profilazione politica. Quella “schedatura” è stata poi messa a disposizione, tra l’altro, dei supporter di Donald Trump e dai promotori della Brexit.

 

Alla Falk non interessa che in Australia i dati dei suoi connazionali non siano stati impiegati per obiettivi elettorali o referendari. La Garante ha spiegato che la progettazione della piattaforma di Facebook non teneva conto della disciplina dei dati personali, impedendo agli iscritti al social di esercitare una scelta ragionevole e il controllo per quanto concerne il come venivano divulgate le proprie informazioni. Le impostazioni predefinite, infatti, hanno facilitato la diffusione di informazioni anche sensibili e quindi hanno danneggiato una platea sterminata di utenti.

 

chris wylie alla commissione parlamentare inglese

La violazione in argomento prevede una sanzione massima di un milione e settecentomila dollari australiani (982.206 euro al cambio odierno) per ciascun soggetto interessato. Fatte le debite moltiplicazioni, la cifra raggiunge una entità impressionante che ha come base di partenza il semplice 4% del fatturato dell’azienda riconosciuta colpevole di una così grave infrazione.

 

Cambridge Analytica

La somma fa impallidire persino la Federal Trade Commission (l’equivalente della nostrana Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato) che negli Stati Uniti ha affibbiato a Facebook una multa di cinque miliardi di dollari per aver ingannato gli iscritti in merito alle misure di sicurezza e agli strumenti di controllo sui dati a disposizione.

 

Cambridge Analytica

Secondo la Falk non è sufficiente che Facebook non conoscesse l’esatta natura dei dati “cucinati” dal quiz di Kogan, perché quel che conta è che il social network non ha saputo adottare idonee precauzioni per proteggere i dati personali dei propri iscritti. Toccherà al Tribunale federale decidere in proposito e il management di Zuckerberg non può certo dormire sonni tranquilli.

 

Cambridge Analytica

La scorsa settimana William Alsup, giudice federale a San Francisco, ha rifiutato di approvare un accordo su Facebook per una violazione dei dati del 2018 che ha rivelato le informazioni personali di 29 milioni di persone.  A fronte della richiesta di procedere a miglioramenti della sicurezza dei dati e di sottoporsi a controlli annuali di sicurezza di terze parti per i prossimi cinque anni, secondo Alsup, Facebook ha usato “fumo e specchi” per oscurare la vera natura delle iniziative che accettava di intraprendere…

MARK ZUCKERBERG

 

Mentre in California il social network ha 21 giorni per replicare a William Alsup, probabilmente la questione dinanzi ai giudici australiani avrà un decorso proporzionale alla sanzione ipotizzata. Vedremo se, come nella telenovela messicana che aveva come protagonista Veronica Castro, “anche i ricchi piangono”.

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...