palenzona montezemolo cassano ghizzoni james hogan

UNICREDIT, SORVEGLIATO SPECIALE – LA BANCA GUIDATA DALLA TRIADE PALENZONA-FIORENTINO-MONTEZEMOLO, IN COMPAGNIA DELL'AD GHIZZONI, HA IN PANCIA LA MOLE PIÙ GRANDE DI CREDITI DETERIORATI DELL'INDUSTRIA BANCARIA EUROPEA (84,4 MILIARDI DI EURO SU 200 MILIARDI IN ITALIA) - OGGI IN BORSA: -3,70% (NEGLI ULTIMI SEI MESI IL TITOLO HA PERSO IL 35%: VERTICE IN BILICO?)

Alberto Brambilla per “il Foglio”

 

Federico Ghizzoni Unicredit Federico Ghizzoni Unicredit

Mentre il presidente del Consiglio Matteo Renzi continuava a sfidare l' establishment europeo su vari dossier, anche economici, le fragilità strutturali dell' industria bancaria italiana hanno funzionato da pretesto per una giornata di vendite a Piazza Affari, colpita dai ribassi già nelle ultime due settimane.

UNICREDIT HVB BANK jpegUNICREDIT HVB BANK jpeg


Il settore bancario, già scosso dalla recente procedura di risoluzione per quattro banche regionali, ha accusato vendite massicce…. L' attacco speculativo ha riguardato anche Intesa Sanpaolo (meno 5) e Unicredit (meno 5,3). Alcuni operatori e banchieri sentiti dal Foglio sottolineano l' andamento "perverso" dei corsi di Borsa, fino addirittura a paragonare la speculazione sulle banche alla pressione sui titoli di stato dell' estate 2011.

 

UNICREDIT GLI AZIONISTI UNICREDIT GLI AZIONISTI

"Col petrolio ai minimi da 12 anni e i tassi sotto zero dovremmo gioire viste le condizioni ottimali per sostenere la ripresa - dice un banchiere d' affari - invece c' è sfiducia nel credito, una sostanziale avversione al rischio, l' abbondante liquidità è in mano a pochi soggetti privati, e le banche italiane sono strozzate tra la difficoltà a guadagnare e mantenere strutture costose".

 

Unicredit in questo senso è sorvegliato speciale. L'istituto guidato dal 2010 dall' ad Federico Ghizzoni ha in pancia la mole più grande di crediti deteriorati dell'industria bancaria europea (84,4 miliardi di euro su 200 miliardi complessivi) e la bad bank interna ha dato risultati magri.

SEDE DI UNICREDIT A PIAZZA CORDUSIOSEDE DI UNICREDIT A PIAZZA CORDUSIO


Unicredit, in ossequio al piano strategico 2015-'18, sta avviando un' operazione di riduzione del perimetro dell' istituto in Europa centro-orientale, dopo diverse acquisizioni che negli anni hanno creato una rete in 17 paesi, riorganizzando anche la rete commerciale in Italia. Il piano strategico prevede un taglio del 14 per cento del personale e la cessione delle attività in Ucraina (Ukrsotsbank è destinata ai russi di Alfa) ma per alcuni analisti e commentatori non sarà sufficiente.


A differenza di Intesa Sanpaolo, paga lo svantaggio di essere esposta sull'immobiliare tedesco con HypoVereinsBank, comprata nel 2005. Nei primi nove mesi del 2015 il risultato netto del gruppo è stato inferiore di 296 milioni rispetto al 2014, facendo peggio di tutte le concorrenti italiane.

GHIZZONI PALENZONAGHIZZONI PALENZONA

 

Barclays ritiene "non convincente" il piano di Ghizzoni e insiste nella necessità di un quarto aumento di capitale nel giro di sei anni. Una scelta che Ghizzoni nega e che sarebbe impalatabile per gli azionisti, in particolare esteri che insieme ai fondi controllano la maggioranza del capitale e possono coalizzarsi per determinare le sorti dei vertici.

GHIZZONI MONTEZEMOLOGHIZZONI MONTEZEMOLO

 

Unicredit si è legata in un abbraccio obliquo con l' emirato di Abu Dhabi - il fondo di Aabar ha 6,4 per cento, mentre la banca è prima azionista con il 33 per cento di Alitalia-Etihad, compagnia aerea del fondo emiratino Mubadala - così la difficoltà dei paesi rentier arabi a guadagnare col petrolio diventa un rischio ulteriore da gestire.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?