VENI, VIDI, VINCI – L’AEROPORTO DI GATWICK DIVENTA FRANCESE: COMPRATO DAL GIGANTE DELLE INFRASTRUTTURE “VINCI”, GRAZIE ALLO “SCONTO” DELLA BREXIT – L’OPERAZIONE DA 3,2 MILIARDI VALE IL CONTROLLO DEL SECONDO SCALO DEL REGNO UNITO – LA SCOMMESSA: “L’INDEBOLIMENTO DELLA STERLINA STIMOLERÀ IL TURISMO E…”

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Sofia Fraschini per “il Giornale”

 

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Vinci mette le mani sullo scalo di Gatwick, il secondo del Regno Unito con 46 milioni di passeggeri, e riscalda un mercato in via di consolidamento. La società francese, un gigante delle infrastrutture, è sul fronte dei cieli - uno dei primi cinque attori internazionali nel settore con Aena (concessionaria dell' aeroporto di Madrid), il gruppo francese Adp, Fraport (Francoforte) e Mahb (Kuala Lumpur).

 

L' operazione vale il controllo (50,1%) dello scalo e i francesi, tramite Vinci Airport, hanno rilevato la quota seducendo il fondo Usa Gip (proprietario in Italia di Italo-Ntv) con 2,9 miliardi di sterline (3,23 miliardi di euro).

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Una mossa strategica che proietta sempre più Vinci, e i francesi, tra i leader di settore.

D' altra parte, l' aeroporto di Gatwick, con oltre 46 milioni di passeggeri l' anno, serve 228 destinazioni in 74 Paesi, ed è una base importante per le compagnie aeree, tra cui EasyJet e British Airways. A livello finanziario ha chiuso l' anno fiscale al 31 marzo 2018 con ricavi per 764,2 milioni di sterline. Numeri che portano i passeggeri totali movimentati da Vinci, nei suoi 45 scali, oltre quota 230 milioni.

 

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«Si tratta di un' operazione di consolidamento ha commentato Andrea Giuricin, esperto di trasporto aereo che segue le ambizioni di Vinci di imporsi come gestore globale e che, di fatto, sfida la Brexit. Il settore aereo potrebbe essere uno dei più colpiti ammette -, ma evidentemente Vinci ha scommesso sul fatto che l' impatto sarà limitato da accordi extranazionali, come avviene in Norvegia e Svizzera».

 

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Inoltre, il colosso francese ha dichiarato che dietro all' operazione ci sia la convinzione che «l' indebolimento della sterlina stimolerà il turismo». A livello finanziario, poi, si è trattato di un' occasione: «Solo pochi mesi fa non avremmo nemmeno immaginato di poter acquistare una licenza illimitata nel sistema degli aeroporti londinesi per meno di venti volte gli utili core», ha detto il presidente Nicolas Notebaert riferendosi al prezzo.

 

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E chiarendo che «resta inalterato l' interesse di Vinci per l' operatore aeroportuale di Parigi AdP», che il governo intende privatizzare. «Il mercato mondiale del settore è ricco di occasioni dice Giuricin e le prossime mosse potrebbero compiersi in Brasile, dove sono in programma diverse privatizzazioni, ma anche nel sud est asiatico.

 

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Per non parlare dell' Italia dove la presenza internazionale è molto limitata». Il mercato è in mano ad Atlantia, Sea e F2i. «Ma al giusto prezzo - conclude - non è da escludere la possibilità che uno dei grandi player mondiali voglia entrare nel Belpaese».

 

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