angela merkel sebastian kurz

UN WURSTELONE PER L’ITALIA – L’ALLENTAMENTO DEI VINCOLI EUROPEI SUGLI AIUTI DI STATO È UNA FREGATURA PER L’ITALIA (TE PAREVA) – AUSTRIA E GERMANIA, CHE HANNO MOLTI SOLDI DA SPENDERE DOPO ANNI DI RIGORE, VOGLIONO INIETTARLI TUTTI NELLE AZIENDE, MENTRE NOI STIAMO QUI A FARCI LE SEGHE MENTALI SUL MES – COSÌ IL MADE IN ITALY RISCHIA DI ESSERE AFFOSSATO E LA CONCORRENZA TEDESCA AVRÀ UN FORTE VANTAGGIO COMPETITIVO…

 

 

 

Antonio Signorini per “il Giornale”

 

RUTTE KURZ MERKEL

Più aiuti di Stato, maggiore flessibilità, vincoli europei allentati per un periodo che sia il più lungo possibile. Per una volta la proposta di allargare i cordoni della borsa viene dai paesi rigoristi e non dai mediterranei. Ma non è un caso. E per noi non è una buona notizia.

 

margrethe vestager

Il dibattito sugli aiuti di Stato nazionali e su quali e quanti l' Europa ne debba consentire durante e dopo l' emergenza coronavirus è molto sentito dalle parti di Bruxelles. Molto meno da noi, dove ha invece preso piede prima quello un po' autoreferenziale sul Mes e poi quello sull' ingresso dello Stato nel capitale delle aziende destinatarie di aiuti.

 

von der leyen vestager

In sintesi, Il 19 marzo la Commissione europea ha approvato lo schema provvisorio (Temporary framework for state aid) con il quale, in virtù dell' emergenza da pandemia, sono stati allentati molti dei limiti applicati dalla potentissima direzione generale concorrenza guidata da Margrethe Vestager agli aiuti di Stato. Per fare fronte all' emergenza i governi possono utilizzare tutta la flessibilità concessa dalla normativa in vigore e possono erogare aiuti alle aziende fino a 800mila euro, prestiti a interessi zero garanzie sui prestiti che coprano il 100 per cento del rischio.

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

 

Il tutto senza il timore di incorrere in una procedura per aiuti di Stato, perlomeno fino al dicembre del 2020, quando tornerà in vigore la normativa ordinaria. Pochi giorni dopo l' approvazione dello schema si è fatto avanti il governo austriaco con una lettera a Vestager nella quale Vienna chiede di allentare ulteriormente l' applicazione delle regole, annullando di fatto tutti i vincoli agli aiuti di Stato decisi dai governi nazionali. Tra le richieste quella di eliminare le autorizzazioni ex ante, il tetto massimo e i limiti ai soggetti destinatari degli aiuti. Pressioni anche dall' Olanda, con una richiesta di allungare i tempi del nuovo regime più permissivo sugli interventi pubblici in economia.

 

Margrethe Vestagerangela merkel ursula von der leyen

Per ora Vestager ha resistito. In una lettera di risposta all' Austria, citata dal Financial Times in un articolo pubblicato il primo maggio, la vicepresidente della Commissione ha spiegato che non potrà non tenere in considerazione la necessità di «garantire pari condizioni tra gli stati».

 

Il problema, spiega un funzionario europeo italiano, è che i Paesi con maggiore capacità di spesa possono aiutare le proprie aziende in misura maggiore rispetto a chi non ha i conti in ordine come l' Italia. Aiuti di Stato senza limiti rafforzano le economie più solide, danneggiano il mercato unico europeo e la concorrenza».

 

CONTE MERKEL

La prova di quanto gli aiuti di Stato nazionali possano fare aumentare le distanze tra le economie europee, è nei dati sugli aiuti nazionali già approvati dalla Commissione europea, citati dal quotidiano britannico. Su 1.900 miliardi passati per la Dg concorrenza, il 52%, più di 1.000 miliardi sono aiuti della Germania alle sue aziende.

cinesi costruiscono volkswagen 3

 

Seguono a distanza l' Italia e la Francia, con una quota molto più ridotta, intorno al 17%. Se non ci fossero i limiti europei la differenza tra la potenza di fuoco della Germania e quella degli altri sarebbe ancora maggiore.

giuseppe conte, macron e merkel meme

Facile sospettare che dietro al pressing di Olanda e Austria ci sia la Germania. O comunque gli stati intenzionati a mettere a frutto anni di conti in ordine (nel caso di Berlino addirittura un surplus di bilancio) per iniettare soldi pubblici nelle aziende nazionali che sono sicuramente alle prese con la crisi da coronavirus, ma in situazioni meno rischiose rispetto a quelle di paesi meno solidi economicamente. Il Financial Times cita i malumori di funzionari europei spagnoli, che vedono addirittura il rischio della rottura del mercato unico.

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

 

Nei prossimi giorni la Commissione europea dovrà mettere a punto lo schema degli aiuti di Stato. E si capirà se le pressioni dei rigoristi in versione statalista avranno fatto breccia.

giuseppe conte angela merkel 1CONTE MERKEL

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO