festa quirinale

CAFONAL! – DA RENZI PIACIONE (E FALSO) A DI MAIO GIA' LECCATO COME PREMIER, DA GIANCARLO GIANNINI ATTIZZATO DALLA BOSCHI A GRASSO CHE DISISTIMA (EUFEMISMO) DI MAIO, DA ALFANO E LORENZIN INCAZZATISSIMI CON RENZI ALLA DESTRA ASSENTE: NEI GIARDINI DEL QUIRINALE ALLA CELEBRAZIONE DEL 2 GIUGNO TIENE BANCO LA DATA DEL VOTO: SI PUO' VOTARE IL 24 SETTEMBRE COME VUOLE RENZI SENZA I TALK TV, ANCORA IN VACANZA? 

mattarella e il sindaco di amatrice pirozzimattarella e il sindaco di amatrice pirozzi

Francesca Schianchi per la Stampa

 

Con i Cinque stelle siamo partiti bene, ma non sono così convinto che tengano». È tardo pomeriggio, l' orchestra suona la musica del "Padrino" in sottofondo al chiacchiericcio degli ospiti.

 

Vicino ai gazebo bianchi sulla sinistra del giardino, Matteo Renzi in gessato grigio stringe mani, scatta selfie, scherza con i sindaci del terremoto. Arrivato al tradizionale ricevimento del Quirinale per la festa della Repubblica per la prima volta non più come premier, ma solo come segretario Pd, con qualche interlocutore racconta sinceramente come la vede, in questa giornata che sembra rimettere tutto in discussione.

maria elena boschi col fratello emmanuelmaria elena boschi col fratello emmanuel

 

Sembrava fatta fino a poche ore prima: una miracolosa intesa sulla legge elettorale capace di mettere d' accordo Pd, Forza Italia e M5s sul sistema tedesco, mettendo all' angolo Alfano e la sua Alternativa Popolare. Poi, ieri, le prime crepe, i primi mugugni dall' interno dei Cinque stelle che suonano come un campanello d' allarme. La paura che tutto salti che attraversa il Palazzo e anche qui, in questo gran ballo dei potenti, rimbalza da un capannello all' altro.

 

 

«Se si sfilano i Cinque stelle, salta l' accordo», confida il leader Pd.

renzirenzi

Dall' altra parte del giardino, loro, i pentastellati, chiacchierano in un tavolo rotondo. Per la prima volta è venuto Luigi Di Maio, accompagnato dalla fidanzata Silvia Virgulti, ma c' è anche Roberto Fico, che proprio ieri ha ammonito «l' accordo non è scontato» scatenando timori e nervosismi. «C' è ancora il lavoro di commissione, abbiamo presentato i nostri emendamenti, ma non c' è da parte nostra un ultimatum», cerca di rassicurare Di Maio.

«Noi reggiamo, anche perché per il sistema tedesco hanno votato il 95 per cento dei nostri, bisogna vedere se regge la maggioranza». Lì dove le tensioni sono platealmente deflagrate.

 

ravetto ginefraravetto ginefra

«Renzi è stato una delusione umana e politica: dovrà spiegare lui agli italiani perché non facciamo la legge di stabilità. E noi che abbiamo fatto la scissione per fargli fare il governo», è furibonda la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, mentre dalla grande terrazza che si affaccia sul cupolone di San Pietro si staglia la figura di Angelino Alfano. Cammina verso i giardini, si guarda un attimo intorno. Individua laggiù la sagoma di Renzi, lo osserva da lontano, si guarda bene dall' incontrarlo. «Tra noi c' è sempre stato un rapporto leale, quasi affettuoso, non capisco questo attacco personale O forse sì: mercoledì, il giorno in cui mi ha definito "il ministro di tutto", avevo fatto un post su Facebook in cui lo attaccavo. È passato praticamente inosservato, ma tra i pochi che l' hanno letto c' era lui», racconta.

 

Il deputato Pizzolante ha rivelato come già a febbraio l' ex premier chiese ai centristi di far cadere il governo Gentiloni: «Io sono un avvocato: quello che ha detto Pizzolante in tribunale si configura come fatto notorio. Non ha svelato chissà quale segreto: basta leggere i giornali di quei giorni», conferma tutto.

 

maria elena boschimaria elena boschi

Il premier Gentiloni presente con la moglie Emanuela resta defilato, lontano dai giornalisti.

A Renzi riserva però un abbraccio caloroso che sembra voler certificare una perdurante armonia, poi si appartano per un breve colloquio. Si forma una fila lunghissima per omaggiare il padrone di casa, il presidente Mattarella. Tra i tavoli, in cui si spizzica finger food, l' argomento resta la tenuta dell' accordo. «Io spero proprio che regga», sorride il riservatissimo Gianni Letta.

 

di maio virgultidi maio virgulti

Ma tra alcuni eminenti giuristi ci si interroga già anche sulla costituzionalità della legge che nascerà, se i collegi non rischieranno di essere una roulette russa a rischio bocciatura della Consulta.

di maio silvia virgulti 1di maio silvia virgulti 1

«Vedrete che i Cinque stelle faranno saltare l' accordo: ho studiato la loro tecnica, è sempre la stessa - si preoccupa il sottosegretario renziano Gennaro Migliore - Prima dicono di sì, poi appena vedono qualche incrinatura nel fronte degli altri si sfilano».

 

Accompagnata dal fratello Emanuele - «il boschino», come lo saluta Renzi - arriva la sottosegretaria Maria Elena Boschi. «I cinque stelle rischiano di non reggere questa legge ma non dal punto di vista del merito - perché a loro va benissimo - ma del metodo. L' idea di fare un accordo con noi e Forza Italia per alcuni di loro è ancora difficile da accettare. Tanto più ora che pare che ci siano magistrati che si stanno avvicinando a loro, e forse non vedono di buon occhio un accordo con Berlusconi Molto dipenderà anche da come voi giornalisti descriverete questo accordo», è insolitamente loquace, «ma io per ora resto ottimista».

 

dario franceschini e michela de biasedario franceschini e michela de biase

Anche perché, considera Renzi, se saltasse la legge e si votasse col Consultellum, per i grillini sarebbe peggio: «Questa legge serve al M5s, se salta loro vanno in difficoltà perché si vota con la soglia all' 8 per cento e le preferenze. Per noi non è un problema, noi le preferenze le gestiamo, ma loro?». E forse anche Di Maio ci riflette, visto che a uno dei tanti che vanno a presentarsi e salutarlo, si lascia sfuggire un sicuro «la prossima legislatura è a settembre».

francesco rutelli e la moglie barbara palombellifrancesco rutelli e la moglie barbara palombelli

 

dini e la mogliedini e la mogliecarla fraccicarla fraccibocelli e la mogliebocelli e la mogliefedelifedelibrunetta e la mogliebrunetta e la moglie

 

tajani e moglietajani e mogliecasini e la figliacasini e la figliaignazio visco e moglieignazio visco e moglieminnitiminnitimonti e la mogliemonti e la moglie

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…