2018processo

CAFONALINO DELLA MINIGONNA - SOTTO ‘PROCESSO’ AL TEATRO PARIOLI C'E' MARY QUANT, INTERPRETATA DA SIMONETTA GIORDANI (CDA FERROVIE), CON AVVOCATO DIFENSORE CATRICALÀ E TESTIMONE IL SUPER-PARRUCCHIERE ROBERTO D’ANTONIO NEI PANNI DI UN SIMIL VIDAL SASSOON - GIUDICA AUGUSTA IANNINI, HABITUÉE DELLE SERATE DI ELISA GRECO, PER L'ACCUSA IL MAGISTRATO FABRIZIO GANDINI ED ELISA ANZALDO (TG1). SUL PALCO ANCHE UN PARRUCCATO GUILLERMO MARIOTTO

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

augusta iannini elisa anzaldo

AdnKronos - All'inizio, nessuno avrebbe mai scommesso che quei pochi centimetri sopra il ginocchio avrebbero rivoluzionato per sempre il mondo della moda. Oscena, scandalosa, immorale, la minigonna inventata da Mary Quant negli anni '60 fece scorrere fiumi d'inchiostro sui giornali dell'epoca e storcere il naso ai conservatori più intransigenti, che in quello scampolo di tessuto vedevano il simbolo della perversione. Amata e odiata, persino 'censurata', a oltre 50 anni dalla sua rivoluzione Mary Quant è tornata a processo al Teatro Parioli di Roma per 'Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia. Colpevoli o Innocenti', una rassegna curata da Elisa Greco che mette in scena i processi ad alcuni personaggi del passato.

 

simonetta giordani antonio catricala guillermo mariotto

Nel cast, professionisti del diritto di fama riconosciuta, come il professor Antonio Catricalà, che per una sera ha indossato la toga dell'avvocato difensore della stilista londinese, interpretata da Simonetta Giordani. Altri, invece, come l'hairstylist delle dive Roberto D'Antonio e lo stilista di Gattinoni Guillermo Mariotto hanno ricoperto il ruolo di testimoni della difesa. E poi ancora, Augusta Iannini ha vestito i panni del presidente della Corte, Fabrizio Gandini quello del Pubblico Ministero, ed Elisa Anzaldo della testimone di accusa.

augusta iannini simonetta giordani elisa greco stefano dominella

 

Mary Quant, insomma, è colpevole o innocente? "Beh, ho vinto il processo con 345 voti a favore contro 55 contrari, quindi direi che è stata una grande vittoria. E' stata assolta", scherza al telefono con l'AdnKronos Antonio Catricalà, che negli anni scorsi ha già calcato il palcoscenico del Parioli per la stessa rassegna. "E' stata un'esperienza divertente, come al solito - ammette -. Sempre sul palco dei Parioli ho difeso Fidel Castro, che però è stato condannato e Mao Tze Tung, che hanno assolto. Mi piace andare a teatro e adesso che ho iniziato a fare il teatrante, non sono per niente deluso".

stefano dominella (2)

 

Anche l'hairstylist Roberto D'Antonio è entusiasta dell'esperienza. "E' stata bella, divertente - afferma -abbiamo recitato a braccio e mi sono divertito molto. Io interpretavo il testimone della difesa, un parrucchiere italo-inglese ispirato a Vidal Sassoon, che nella Swinging London cambiò le sorti di Mary Quant. In quegli anni Sassoon reinventò le teste delle donne, che erano gonfie, cotonate e pesanti. Fece qualcosa di leggero per dare un senso di liberà anche più giovani, celebrando i bob con la frangetta".

 

Punto di riferimento nella coiffure per dive e donne delle politica, quella di D'Antonio per il teatro è una passione di vecchia data. "Da anni seguo tanto gente di cinema e teatro - spiega - i miei idoli sono Anna Bonaiuto, Iaia Forte e Carlo Cecchi. Con Anna Bonaiuto sarebbe un sogno recitare, è una persona che stimo tantissimo". Abbandonate per una sera le forbici in camerino, D'Antonio ammette che sarebbe pronto a replicare l'esperienza teatrale.

 

simonetta giordani

"Mi piacerebbe tanto - afferma - non sono un timido, però per il teatro ci vuole tanto impegno e lavoro. Mi piacerebbe fare ancora teatro e farlo come faccio il mio mestiere, con tanta umiltà, semplicità e voglia. Magari, chissà, con dei bravi maestri potrei anche imparare a recitare".

roberto d antonio guillermo mariotto (1)guillermo mariotto augusta ianniniroberto d antonioaugusta iannini nel ruolo di pressidente della cortemaddalena letta marisa stirpespettatriceantonio catricalaprocesso a mary quantguillermo mariotto autografa la locandinaelisa greco presenta il processo su mary quantroberto d antonio federica trotta edoardo de giorgiosimonetta giordani (2)bruno vespa antonio catricalaroberto d antonio guillermo mariotto augusta iannini elisa greco simonetta giordani antonio catricala fabrizio gandini elisa anzaldosimonetta giordani guillermo mariotto augusta ianniniroberto d antonio (2)antonio catricala simonetta giordanipaola balducci roberto d antonioguillermo mariottoelisa greco e roberto d antonioex voto sulla coppola di roberto d antoniostefano dominella (3)stefano dominella (4)diana catricalasimonetta giordani nel ruolo dell imputata mary quantmassimo martelli antonio catricalaelisa greco con guillermo mariottofabrizio gandiniaugusta ianninibruno vespastefano dominella valerio rossi albertinistefano dominellaaugusta iannini simonetta giordanisimonetta giordani interpreta mary quant e antonio catricala avvocato difensoreroberto d antonio guillermo mariotto (2)sergio zeuli con emanuelastefano dominella fabrizio gandini roberto d antonio simonetta giordani augusta iannini elisa greco elisa anzaldo antonio catricala guillermo mariottolocandinafabiana balestra sabrina florioaugusta iannini presidente della cortestefano dominella elisa greco fabrizio gandinipaola balduccielisa anzaldo fabrizio gandini stefano dominella augusta ianninifabrizio gandini pubblico ministerofabrizio gandini con la moglie elisa anzaldostefano dominella (1)gaetano mungari carla filippiroberto d antonio e guillermo mariotto

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”