2022sigaro

“NON FATE I SESSISTI” – A “OTTO E MEZZO” ALESSANDRO GIULI AZZANNA SCANZI CHE AVEVA SFOTTUTO LA NEOCAPOGRUPPO AL SENATO DI FORZA ITALIA, L'EX INFERMIERA RONZULLI: “MA CHI E’?” (VIDEO) – LANCIATISSIMO DOPO LA VITTORIA DI GIORGIA MELONI, GIULI È STATO IL PIÙ OMAGGIATO ALLA SERATA ORGANIZZATA DAL SIGARO TOSCANO, DOVE SI È VISTA UN'AMMUCCHIATA DI GIORNALISTI E PERSONAGGI TELEVISIVI – DA ANNALISA BRUCHI IN VERSIONE DOMINATRIX  A SERENA BORTONE IN BLU ISTITUZIONALE – E POI FABRIZIO RONCONE, DAVIDE DESARIO, OSHO, L'EX RUGBISTA LO CICERO CON BAFFO DA HIPSTER… (FOTO DI BACCO)

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Da www.leggo.it

 

alessandro giuli fabrizio roncone foto di bacco

Dopo il successo della versione 2020, torna il sigaro Toscano Robusto, l’inammezzabile per eccellenza. Una trilogia in edizione limitata che riunisce le tre varianti di gusto: sigari Toscano Robusto Arancione, Robusto Blu e Robusto Rosso. I sigari, lavorati a mano dalle sigaraie di Lucca con tecnica bicentenaria, nascono più compatti di un tradizionale Stortignaccolo, con pancia e punte ravvicinate. Infine un’affinatura di oltre 12 mesi nelle celle di maturazione garantisce un’esperienza di notevole forza e intensità.

 

Il nuovo prodotto è stato presentato a Roma in una serata con tanti ospiti e appassionati degustatori del Toscano. Tra i presenti diversi volti noti della tv, tra cui le conduttrici Rai Barbara Carfagna, Serena Bortone, Annalisa Bruchi, Cecilia Primerano, l'opinionista politico Alessandro Giuli e la "iena" Antonino Monteleone. Tra i direttori di testate giornalistiche, oltre al direttore di Leggo, Davide Desario, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, del Tempo, Davide Vecchi e la firma della Corriere della Sera, Fabrizio Roncone.

la sigaraia prepara i sigari

 

Il sigaro Toscano Robusto Trilogia è una scelta di carattere, adatta ai fumatori più navigati. La trilogia dei sigari Toscano Robusto è formata da un ripieno che non cambia: Kentucky italiano e nordamericano. La differenza delle varianti risiede nelle fasce di tabacco: una fascia di Kentucky nordamericano compone il sigaro Toscano Robusto Arancione; una fascia di Kentucky della Valtiberina avvolge il sigaro Toscano Robusto Rosso; infine una fascia di Kentucky, sempre della Valtiberina, ma fermentata, la ritroviamo nel sigaro Toscano Robusto Blu.

 

«L’attenzione allo sviluppo della filiera italiana del tabacco Kentucky è da sempre tra i punti di forza di Manifatture Sigaro Toscano» - dichiara Stefano Mariotti, Amministratore Delegato di Manifatture Sigaro Toscano - «Nei nostri sigari coesiste la tradizione tramandata da generazioni con la capacità di accogliere nuove tecniche e processi, mettendo sempre al primo posto una materia prima d’eccellenza, per offrire un’esperienza unica e da intenditori.

 

serena bortone davide desario foto di bacco

Proprio come avviene con isigari Toscano Robusto Trilogia, dal piglio deciso, che raccontano la storia di un marchio made in Italy dal carattere forte e chiaramente riconoscibile. Una riconoscibilità sempre più apprezzata all’estero, come recentemente testimoniato anche dall’ottenimento del prestigioso premio internazionale Cigar Trophy Award», conclude Mariotti. Il sigaro Toscano Robusto Trilogia è un’edizione a tiratura limitata che ha richiesto, per le sigaraie, un training dedicato di 6 mesi.

annalisa bruchi foto di baccoalessandro giuli foto di baccofrancesca chiocchetti alessandro ferrucci foto di bacco

 

foglie di tabaccofrancesca carrarini gaia de scalzi cecilia primerano foto di baccofederico palmaroli foto di baccoandrea ruggieri serena bortone foto di baccodavide desario fabrizio roncone foto di baccodavide desario barbara castorina foto di baccocecilia primerano foto di baccodavide desario marco castoro foto di baccoalessandra viero mario benedetto foto di baccoantonino monteleone foto di baccobarbara carfagna foto di baccoandrea lo cicero foto di baccobarbara romano roberta catania gaia de scalzi foto di baccobenedetta bergantino antonino monteleone claudia parrinello foto di baccoalessandro giuli marco esposito foto di baccoandrea ruggieri antonino monteleone foto di baccoandrea la spina della cimarra sacconi di montalto foto di baccocastorina e castoro foto di baccochiara mussi foto di baccogaia de scalzi claudia parrinello foto di baccomarco tarquinio foto di baccomario benedetto piero tatafiore davide vecchi foto di baccocecilia primerano serena bortone foto di baccomarco tarquinio stefano mariotti foto di baccogaetano savatteri foto di baccomarco castoro foto di baccoinvitatigiulia cerasoli francesca cosentino foto di baccogianfranco ferroni foto di baccoemanuela conte barbara romano foto di baccofranco repice foto di baccofranco repice andrea lo cicero foto di baccofausto carioti foto di baccofausto carioti barbara romano foto di baccoettore maria colombo foto di baccoettore maria colombo foto di bacco (2)emanuela conte barbara castorina alessandro ferrucci foto di baccodavide vecchi foto di baccopaolo capresi benedetta bergantino foto di baccopiero tatafiore saverio ferragina foto di baccoudo zolleis foto di baccoterry nesti foto di baccostefano mariotti foto di bacco (2)stefano mariotti foto di bacco (1)paolo capresi foto di baccopiero tatafiore pierfrancesco saccotelli foto di baccopatrizio nissirio benedetta bergantino foto di baccopaolo faticanti foto di baccofrancesca carrarini antonino monteleone foto di bacco

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...