1. SE I ‘DUOMOSESSUALI’ SONO FUGGITI A IBIZA E I MENEGHINI COL DANE’ SONO IN RITIRO SPIRITUALE A PORTO CERVO, A TENERE VIVA MILANO CI PENSA LA COMUNITÀ DEI LATINOS 2. I “SUDAMERICANS” DI SALSA E DI MERENGUE TRASLOCANO CHIAPPE E BAGAGLI VICINO ASSAGO DOVE LI ASPETTA “LATINOAMERICANDO”, UN GRANDE FESTIVAL SUL SUDAMERICA 3. LA MANIFESTAZIONE È L’UNICA SALVEZZA PER CHI RESTA IN CITTÀ E CERCA UN PO’ DI ORMONI IN LIBERTÀ. ANCHE PERCHE’ QUEST’ANNO VA DI MODA IL BALLO STILE “SODOMIA DI COPPIA”: LUI DEVE ACCHIAPPARE LEI DI SPALLE E INIZIARE A SPINGERE E A RAVANARE 4. L’EVENTO SI POPOLA DI ITALIANI AFFAMATI DI GNOCCA LATINA, SIGNORE “PERPENE” IN CERCA DI STALLONI DEL CARIBE, CURIOSI A CACCIA DI TRANS COLOMBIANE E PERUVIANE

Alberto Dandolo per Dagospia

 

latinoamericando a milano (94)latinoamericando a milano (94)latinoamericando a milano (26)latinoamericando a milano (26)

In barba alla crisi, alla recessione che incombe e ai tassi di disoccupazione che farebbero rabbrividire anche il più ottimista dei fan di Pittibimbo, la capitale economica del nostro sgangherato Paese, l’epicentro delle operazioni finanziarie, la città della Borsa e della moda, dell’Expo e degli “inciuci” ad esso correlati, sapete che fa ( oltre ai saldi) in sti giorni di afa e Mondiali? …Lavora indefessamente?  Cerca le soluzioni ai suoi problemi? E’ tutto un brulicare di vita e di iniziative? Di manifestazioni culturali e di eventi “acchiappa-turisti”? Macchè!

latinoamericando a milano (93)latinoamericando a milano (93)

 

Milano da qualche giorno è ufficialmente “chiusa per ferie”. E un graduale ma inesorabile processo di desertificazione sta colpendo la città di Don Abbondio Pisapia.

latinoamericando a milano (25)latinoamericando a milano (25)

Causa ramadan, anche la folta e vivace comunità arabo-meneghina se ne sta chiusa in casa tra preghiere, digiuni diurni e grandi abbuffate notturne. I locali della cosiddetta movida faticano a fare più di una decina di scontrini a sera e sabato notte in quel di Corso Buenos Aires, oltre ad un paio di fulminati mezzi ‘mbriachi, è stata avvistata a farsi selfie e video col cellulare solo la rediviva coppia Wanna e Stefania Marchi. Attorno a loro il vuoto. Il deserto. Serrande abbassate e desolate.

 

I milanesi infatti hanno già adagiato le loro chiappe (rassodate da un inverno di dure fatiche in palestra) nei vicini mari liguri o nei più lontani “litorali” pugliesi e i più “fortunati “si stanno già a spalmare litrate di crema solare nella cafonalissima Ibiza o nella tamarissima (e drogatissima) Miami.

latinoamericando a milano (9)latinoamericando a milano (9)

 

L’autoproclamatasi “Milano che conta” invece si è già trasferita in quel di Porto Cervo e dintorni, a farsi lobotomizzare quel po’ di “coscienza residua” dalle feste varie e avariate dei Briatori, dei Vacchi, degli Smaila e di un nugolo di miliardari russi e sauditi. E anche la potente comunità gaya è già “espatriata” in quel del litorale toscano. Torre del Lago in primis.

 

latinoamericando a milano (88)latinoamericando a milano (88)

Solo la frangia estrema della sinistra sinistata e salottiera è rimasta in città. I sinistrati si palesano solo nel tardo pomeriggio, quando l’aria rinfresca. Li trovi tutti allo Spazio Beltrade di via Oxlia a discettare di film d’essai o dell’ultima imperdibile fatica di Marina Abramovic. A spettegolare di Pittibimbo e del Banana,che per loro sono ovviamente la stessa cosa.

 

latinoamericando a milano (87)latinoamericando a milano (87)

Ma per fortuna a Milano è rimasta almeno l’enorme e vivace comunità latina che, come ogni anno, organizza il più grande Festival europeo dedicato al Sud America: il LatinoAmericando. Il tutto si svolge in un enorme spazio in prossimità del Forum di Assago ed è una vera esplosione di vita e colori, di musica, sesso e alcol.

 

latinoamericando a milano (24)latinoamericando a milano (24)

Il Festival dura due mesi ed è l’unica alternativa per chi resta in città. Sull’enorme palco principale sono in calendario i concerti dei mejo artisti e band latine: da Los 4 al Grupo Niche, da Ana Tijoux a Mauricio a Palo de Agua, al Baletto Cultural Bolivia fino al gran finale il 18 agosto con Guadalupe Omexochiti.

 

Qui ci sono tanti stand quanti i paesi del Latino America: dal Messico all’Argentina, senza esclusione alcuna. Ogni padiglione offre la sua cucina tipica. Il tutto annaffiato da fiumi di birra e sangria e da musica e balli a go go.

 

Qui si riversano anche migliaia di nostri connazionali amanti del genere. Uomini alla ricerca di gnocca latina e signore e signorine “affamate” di “pudenda” caraibica e brazilera.

Il ballo che quest’anno va di più è una sorta di “sodomia di coppia” (vedi foto). In sostanza il maschietto avvinghia la donna da dietro con vigore e inizia a “ravanare” sul Lato B di lei il suo (nel frattempo turgido) Lato A.

latinoamericando a milano (84)latinoamericando a milano (84)

 

latinoamericando a milano (81)latinoamericando a milano (81)latinoamericando a milano (83)latinoamericando a milano (83)latinoamericando a milano (4)latinoamericando a milano (4)latinoamericando a milano (37)latinoamericando a milano (37)latinoamericando a milano (38)latinoamericando a milano (38)latinoamericando a milano (36)latinoamericando a milano (36)latinoamericando a milano (82)latinoamericando a milano (82)

Al LatinoAmericando abbondano anche le trans. Tutte le mejio transessuali brasiliane e peruviane, cubane e equadorene qui sono di casa. E per loro quest’evento è soprattutto fonte di lavoro e di reddito. Quando infatti il tasso etilico inizia a salire e gli istinti si disinibiscono ecco che gli eterosessuali ( per mancanza di prove) de ‘noantri abboccano ai piaceri in vendita delle signorine con le tette al silicone e col fallo tra le gambe.

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?