1. WEEK END DI TERRORE A VARSAVIA: IN CONTEMPORANEA SBARCANO SGARBI E PAOLO MIELI 2. PER FESTEGGIARE IL CALENDARIO DELL'IMPRENDITORE DI VINI GENEROSO DI MEO SI E’ SCAPICOLLATA AL GRAN COMPLETO NELLA CAPITALE POLACCA LA ROMANELLA MONDANA 3. UN GRAN BALLO PER 800 INVITATI CHE CHIEDEVA DI ANTICIPARE IL MARTEDI’ GRASSO ARRIVANDO CON BUFFI COPRICAPI GENERE FANTASY E MASCHERINE DA BONDAGE 4. PAOLINO MIELI MANCO SI E’ FATTO VEDERE IN CARTONATO: ERA A VARSAVIA SU INVITO DELL’AMBASCIATA PER CONCIONARE SU MORO E I MISTERI ITALICI NON RISOLTI

Testo e foto di januaria Piromallo ( www.ilfattoquotidiano.it)

Il fascino dell'uomo che sa e lo sa dire. E' apparso come una visione e tutte le dame monnaliseggiando si davano di gomito: "C'è Paolo Mieli". Invitato dall'ambasciatore d'Italia Riccardo Guariglia che festeggiava l'imprenditore di vini doc Generoso Di Meo, approdato a Varsavia. Tappa tredicesima del suo party itinerante per presentare "the Cal", il calendario d'autore.

Il presidente della Rizzoli Libri era stato invitato dall'Università di Varsavia per una conferenza su "Moro, martire laico". Le signore facevano da capannello e in coro stupito: "Moro? Perché Moro?". Saliva in cattedra Mieli nei panni dello storico che veste a pennello nei saloni stuccati neo/classico dell'ambasciata: "Ai loro occhi siamo il paese dei misteri non risolti. I polacchi vedono delle affinità tra il caso Moro e l'aereo precipitato in Russia nel 2010 che trasportava tutta la leadership polacca. C'è chi è convinto che sia stato un complotto dei servizi segreti di Putin. Comunque Mosca ancora non ha restituito la scatola nera al governo polacco". Mieli ha così rubato la scena all'altro charmoso Jas Gawronski ex senatore di Forza Italia e ex parlamentare europeo, di fiera origine aristocratica polacca, che ascoltava e annuiva.

L'indomani invece si balla tra i marmi del Museo Nazionale, in stile post-sovietico che poco differisce da quello fascista (strano che due ideologie dai contenuti politici così estremi esprimano lo stesso linguaggio architettonico, o no?). Ballano l'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio e Federica Balestra, la principessa Marina Pignatelli e Minnie Bormioli ( erede dell'impero del vetro andato in frantumi). Aria da gran affabulatore di vino ( e non solo) il conte Gelasio Gaetani Lovatelli.

All'ingresso il picchetto d'onore a cavallo, in alta uniforme gallonata, faceva impallidire il contro/ballo veneziano del commercialista Roberto Spada. Gli invitati comuni davanti al dilemma Varsavia vs Venezia, hanno risposto: Come è triste Venezia.... e sono volati alla Versailles polacca. Un napolitan touch all'entrèe e Paolo Tortora, geniale pizzaiolo napoletano, ideatore del format "mipi", serviva fumanti mini pizze alla nomenklatura polacca in gran spolvero.

Tortora aveva trasportato su un tir frigorifero la pasta già lievitata, bella e pronta per essere infornata. Una marea d' invitati a fare da cornice al bal en tete di Generoso e Roberto. Molti di loro formano lo zoccolo duro che da 13 anni seguono il format, diversamente festaiolo. Altre tappe del Gran Tour Di Meo sono state Parigi, New York, Madrid, Palermo, Marrakesch, Berlino.

Ma non si balla solo, Generoso inaugura mostre, sponsorizza restauri e recupera il recuperabile dal degrado. E' quello che ha fatto l'anno scorso con il complesso rinascimentale dei Girolamini a Napoli, in totale stato d'abbandono. E stringe nuove alleanze, l'anno prossimo la Royal Academy di Londra gli ha messo a disposizione i suoi spazi.

A Varsavia Vittorio Sgarbi illustrava la mostra del pittore cinquecentesco Guercino che dopo la chiusura della pinacoteca di Cento a causa del terremoto rischiava di ammuffire in qualche scantinato.

Sacro e profano a confronto: cappelli luciferini, tripudio di maschere piumate e dame in turbanti scintillanti, mentre l'anfitrione sfoggiava una corona di tappi di sughero fatta da Giusy Giustino, la costumista del teatro San Carlo di Napoli.

L'edizione 2014 di The Cal porta ancora la firma di Massimo Listri, uno dei più grandi maestri contemporanei dell'immagine: a confronto la Varsavia dei quadri di Bernardo Bellotto e quella «catturata» da Listri: due maestri e una città che s'incontrano tra «Memoria e futuro», questo il titolo del calendario.

 

vittorio sgarbi e sabina colle jpeguomini pavoni con januaria piromallo e federica de gregorio cattaneo jpegsvevo ed erika di martino stella leonetti e nicoletta piergentili jpegsgarbi osserva le opere jpegsgarbi e sabina colle jpeg

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