jd vance

S'AVANZA J.D.VANCE! IL TERZO PIÙ GIOVANE VICEPRESIDENTE DELLA STORIA, VOCE DEI MONTANARI CAFONAZZI BIANCHI (“HILLBILLY), PENSA GIA’ AL 2028 – DA FEROCE CRITICO DI TRUMP A SUA SPALLA ALLA CASA BIANCA – “SIAMO LEALI E AMIAMO LA FAMIGLIA E LA PATRIA. MA NON CI PIACCIONO GLI ESTRANEI E I DIVERSI” (COMPRESI NERI, LATINOS, OMOSESSUALI E IN GENERE “FORESTI”) – CAZZULLO: “LUI E’ IL FRONTMAN DELL’AMERICA INSOFFERENTE DELLE ÉLITES, DEL POLITICAMENTE CORRETTO, DELLA CULTURA WOKE CALIFORNIANA E NEWYORKESE"

jd vance e donald trump discorso della vittoria 1

Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

Chi comanderà nell’America di Trump?

 

È possibile che sarà un nuovo leader politico, che ha alle spalle una storia unica.

A lanciarlo è stato un libro: la propria precoce autobiografia, in cui una parte dell’America ha riconosciuto se stessa.

 

Lo stile di Trump lo conosciamo.

 

Narcisista, attento più alla propria persona che al proprio Paese, capriccioso, tonitruante, poco interessato ai vari dossier, concentrato sulle poche cose che gli stanno a cuore.

jd vance e donald trump discorso della vittoria

Dietro di lui c’è bisogno di un lavoratore, una persona di costanza, un mediano che vada su tutti i palloni, un pianificatore che dia respiro e tenuta a un’amministrazione che sarà affidata più agli umori del presidente che non a una visione o anche solo a un progetto.

E allora ecco lui.

 

Ecco il signore barbuto, un po’ corpulento, il look di chi è poco abituato a vestirsi elegante — camicia color crema, cravatta violacea —, che si è affacciato sul palco nella notte della vittoria, un po’ arrogante, un po’ intimidito in mezzo alla famigliona Trump.

Il terzo più giovane vicepresidente della storia. Il primo millennial alla Casa Bianca.

 

j.d. vance usha chilukuri

Ha compiuto quarant’anni il 2 agosto, sotto il segno del leone, come Obama: James David Vance, detto J.D., pronuncia Gei Di.

 

Uno che dei suoi familiari e amici ha scritto: «Quasi tutti hanno grossi difetti. Alcuni hanno cercato di uccidere qualcun altro, e uno o due ci sono anche riusciti. Alcuni hanno abusato, fisicamente o psicologicamente, dei loro figli. Ma io li amo tutti. In questa storia non ci sono cattivi.

 

C’è solo una banda sgangherata di hillbilly».

 

Il libro si intitola proprio così: Hillbilly Elegy . In italiano è diventato Elegia americana , perché hillbilly non significa nulla. Letteralmente è il «ragazzo delle colline», il montanaro. Indica la classe popolare degli Appalachi, la spina dorsale d’America, che è passata dai democratici ai repubblicani, man mano che i primi diventavano il partito dell’establishment e i secondi il partito populista.

j.d. vance usha chilukuri

 

La storia personale di J.D.

Vance è dura: il padre, dal fatale nome di Donald, drogato; la madre Beverly impegnata a inseguire i suoi amanti. Lui è stato cresciuto dai nonni, anche loro tipi particolari: lui, James, alcolista, lei, Bonnie, un’erinni capace da ragazza di sparare e colpire un ladro, e da adulta di distruggere un negozio perché il commesso era stato scortese con il figlio bambino, zio Jimmy.

 

La storia di J.D. Vance è a lieto fine: diploma al liceo, servizio militare nei marines — non in prima linea, nell’ufficio stampa —, laureato in legge a Yale, autore di un’autobiografia di successo — a trentun anni — da cui è stato tratto un film, imprenditore high tech tipo piccolo Musk, senatore dell’Ohio, vicepresidente. Ma è lui stesso ad avvertire: «Chi, come me, ha avuto la fortuna di realizzare il sogno americano, si porta dentro per sempre i fantasmi della vecchia vita».

j.d. vance usha chilukuri

 

Questi fantasmi sono riaffiorati nella sua campagna elettorale, costeggiata di inutili durezze — come quando ha definito Kamala Harris «spazzatura», termine davvero abusato nella politica americana — e volgarità controproducenti, come quando ha chiamato Alexandria Ocasio-Cortez e la stessa Kamala Harris «infelici gattare senza figli», provocando la reazione della popstar più amata del momento, che ha firmato così la sua (inutile) invettiva contro Trump-Vance: «la gattara senza figli Taylor Swift».

 

(...)

Ed era stato un aspro critico di Trump, prima di convertirsi ed essere scelto come vice al posto del governatore della Virginia Glenn Youngkin.

 

il duello tv tra tim walz e jd vance 8

Youngkin è un politico di sicuro avvenire, ma ha due difetti: ex giocatore di basket, è molto alto, persino più di Trump, tanto che quando sale sul palco dopo qualcun altro preferisce alzarsi il microfono anziché abbassarlo; ed è il classico Wasp, bianco anglosassone protestante. «Io non sono un Wasp — ha scritto Vance —. Sono bianco, ma non mi identifico con i privilegiati. Mi identifico con i milioni di proletari bianchi di origine irlandese e scozzese»: gli hillbilly, appunto.

 

«I nostri antenati erano braccianti nell’economia schiavista del Sud, poi mezzadri, minatori, e infine meccanici e operai. Siamo leali e amiamo la famiglia e la patria. Ma non ci piacciono gli estranei e i diversi».

il duello tv tra tim walz e jd vance 6

 

Compresi neri, latinos, omosessuali e in genere «foresti», cui il sistema dedica più attenzioni che a loro. È l’America insofferente delle élites, del politicamente corretto, della cultura woke californiana e newyorkese: che errore per la Harris far chiudere la campagna in Wisconsin da Ocasio-Cortez, non perché ami i gatti, ma perché rappresenta tutto quello che gli hillbilly detestano.

 

Il Wisconsin e lo stesso Ohio non sono tecnicamente terra di hillbilly; ma dalle colline del Kentucky la famiglia Vance e quelli come loro sono saliti al Nord, per lavorare nelle miniere, nelle fabbriche, nelle acciaierie. Che sono state chiuse. Però J.D. non è tenero neppure con la sua gente. Nel libro scrive una cosa fondamentale per capire non solo il rancore, ma anche l’immobilismo del proletariato bianco.

elon musk donald trump jd vance

 

Racconta di quando lavorava per 13 dollari l’ora in un’azienda di distribuzione di piastrelle — «non si ha idea di quanto pesino le piastrelle» —, e del suo collega Bob, assenteista, scansafatiche, capace di chiudersi in bagno per un’ora intera, per poi protestare quando viene inevitabilmente licenziato:

 

(...) «Ho capito come si possa reagire a una situazione negativa nel peggior modo possibile, come si sia affermata la cultura che promuove il decadimento sociale anziché combatterlo» scrive Vance. Per lui, i poveri non hanno sempre ragione. Gli hillbilly sono vittimisti, permalosi. Chi denuncia la loro condizione diventa il peggiore dei nemici.

 

JD VANCE IN CAMPAGNA ELETTORALE A CHARLOTTE, NORTH CAROLINA - FOTO LAPRESSE.

Un malato per guarire deve voler guarire, e prima ancora riconoscere di essere malato.

Finché ci si racconta che va tutto bene, e si attacca chi dice che invece c’è un problema, il problema non si risolverà mai.

 

Ora J.D. Vance ha una grande opportunità di passare dalla letteratura all’azione, dalla campagna elettorale al governo. Nella notte della vittoria aveva al fianco una persona per lui molto importante, che Trump ha presentato come «la meravigliosa Usha».

 

j.d. vance accusato di usare l eyeliner 2

È la moglie, avvocata californiana conosciuta a Yale. La sua moderazione sarà preziosa. Sarà la prima hindu a entrare alla Casa Bianca. E, se le voci che cominciano a correre nel clan presidenziale sono vere, potrà essere la prima first lady di origine indiana, quando il trumpismo dovrà trovare il successore di Trump.

jd vance 2jd vance 1j.d. vance accusato di usare l eyeliner 1j.d. vance accusato di usare l eyeliner 5JD VANS - MEME

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...