stefano patuanelli alessandra maiorino

“QUELLO DI ALESSANDRA MAIORINO È STATO UN ECCESSO” – IL SENATORE DEL M5S STEFANO PATUANELLI PRENDE LE DISTANZE DALL’ATTACCO DELLA SUA COMPAGNA DI PARTITO A TAJANI (“LEI SI COMPORTA COME UN INFLUENCER PREZZOLATO DA ISRAELE!”): “IN PARLAMENTO ACCADE DI TUTTO. ANCHE SE NON SEMPRE, COME IN QUESTO CASO, SI ALZANO POLVERONI. MA LE PAROLE SONO IMPORTANTI E DEVE VALERE PER TUTTI. DOVREBBE SCUSARSI? LE SCUSE SONO UN FATTO PERSONALE. IO POSSO SOLO DIRE CHE AVREI USATO ALTRI TONI” – DOPO L’ARTICOLO, PATUANELLI HA SMENTITO “IL FOGLIO”: “IL TITOLO E L'ARTICOLO RIPORTANO VIRGOLETTATI MAI DETTI E STRAVOLGONO COMPLETAMENTE IL SENSO DEL BREVE DIALOGO TELEFONICO AVUTO CON LA GIORNALISTA” – IL QUOTIDIANO CONFERMA IL CONTENUTO DELL’INTERVISTA

alessandra maiorino

PATUANELLI, MAI DETTE PAROLE RIPORTATE DAL 'FOGLIO'

(ANSA) - ROMA, 13 SET - "Il titolo e l'articolo apparsi sul Foglio riportano virgolettati mai detti e stravolgono completamente il senso del breve dialogo telefonico avuto con la giornalista". Lo afferma il capogruppo M5S Stefano Patuanelli a proposito di un colloquio riportato dal Foglio dal titolo 'Maiorino influencer' e nel quale il presidente dei senatori M5s critica la collega per i "toni eccessivi" usati nella seduta del Senato in cui Tajani ha informato sulla politica estera.

 

IL FOGLIO CONFERMA CONTENUTO E PAROLE PATUANELLI

stefano patuanelli foto di bacco

(ANSA) - ROMA, 13 SET - ''Il Foglio conferma il contenuto e le parole dell'intervista al senatore Patuanelli, la cui posizione saggia contro 'gli eccessi verbali', naturalmente da noi documentabile, evidentemente non ha retto alla prova dei troll'', così il quotidiano risponde al capogruppo M5S Stefano Patuanelli.

 

MAIORINO INFLUENCER

Estratto dell’articolo di Ginevra Leganza per “il Foglio”

 

“Concordo al cento per cento con il presidente Ignazio La Russa. Si può dire tutto, e però tutti, dico tutti, abbiamo il dovere di mantenere un profilo istituzionale, di non trascendere in eccessi verbali”. Le parole sono quelle del capogruppo del Movimento Cinque stelle al Senato Stefano Patuanelli. L’argomento, neanche a dirlo, è la bagarre di giovedì a Palazzo Madama con al centro la pentastellata Alessandra Maiorino.

 

Alessandra Maiorino al senato

“Lei si comporta come un influencer prezzolato da Israele!”, urlava la senatrice ed ex vicecapogruppo alla Camera Alta rivolgendosi al vicepremier Antonio Tajani. Il quale, sconfessandosi nella pacatezza, ha pressappoco sbottato. Ed ecco: a distanza di ventiquattr’ore tutto ruota ora intorno a un aggettivo. Prezzolato. E se per il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, l’eccesso di Maiorino è un punto di non ritorno (“Siamo tornati ai tempi delle Br”), per il leader del Movimento Giuseppe Conte non c’è nulla di cui scusarsi né pentirsi.

stefano patuanelli giuseppe conte

 

Dal quartier generale del M5s rivendicano: “A Conte, quand’era presidente del Consiglio, è stata rivolta l’accusa di essere un criminale, mentre lavorava giorno e notte per salvare il paese durante il Covid”. Ma allora la domanda è: non sarebbe forse il caso di spezzarla, questa catena? Non sarebbe il caso, a maggior ragione, di moderare i toni? “Al di là di come la si pensi – argomenta Patuanelli – il ministro Tajani ha sempre avuto molto rispetto, e non è mai andato sopra le righe”.

 

intervento di Alessandra Maiorino al Senato

Perciò, senatore, suona strano che lo si paragoni a un inflencer. O no? “Sì. Non c’è dubbio. Quello di Maiorino è stato un eccesso. Anche se gli eccessi non sono una novità”. A cosa si riferisce? “A tutto quello che accade da sempre in Parlamento. E sappiamo che accade di tutto. Anche se non sempre, come in questo caso, si alzano polveroni...”.

 

Anche perché non sempre, come in questo momento, i destini del mondo sono stati così cupi. “Se si ascoltasse nel complesso l’intervento di Maiorino, il significato sarebbe però molto chiaro”. Ogni significato è lecito, ma noi qui discutiamo il significante. “E’ legittimo e doveroso, come ha fatto Alessandra, dire che il governo in politica estera, e sulla questione di Gaza, sia molto più vicino a Israele che alla pace e alla tutela del popolo palestinese...”.

 

stefano patuanelli

Ma? “Ma le parole sono importanti. Di questo sono convinto. E deve valere per tutti”. Pensa che Maiorino dovrebbe scusarsi? “Le scuse sono un fatto personale. Le scuse ipocrite, poi, non mi appassionano. Io posso solo dire che avrei usato altri toni”. Nel frattempo, comunque, l’affare s’ingrossa. Il ministro Ciriani, si diceva, parla di ritorno alle Brigate rosse […] “Non avrei mai usato le parole di Maiorino”, dice al Foglio l’onorevole dem Gianni Cuperlo. “Resto affezionato a un linguaggio moderato anche nei sentimenti del popolo che ci si candida a rappresentare”. E poi Filippo Sensi, senatore del Partito democratico, presente in Aula al momento dello scontro: “Quelli dei Cinque stelle non sono mai i miei toni” […]

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