coronavirus

SERVIVA UNA BOTTA DI CULO CONTRO IL CORONAVIRUS, E FORSE C'È STATA: DUE FARMACI HANNO DATO BUONI RISULTATI (IN LABORATORIO). I DATI SONO STATI PUBBLICATI DA RICERCATORI CINESI SU UNA RIVISTA DEL GRUPPO ''NATURE''. IL COLPO DI FORTUNA È CHE LE DUE MOLECOLE SONO UTILIZZATE PER UN ALTRO VIRUS (EBOLA) E UN'ALTRA MALATTIA (MALARIA). MANCA ANCORA LA SPERIMENTAZIONE SUI PAZIENTI, MA È GIÀ UN OTTIMO RISULTATO

Roberto Burioni e Nicasio Mancini per www.medicalfacts.it

 

Serviva un colpo di fortuna per avere una speranza nell’emergenza coronavirus e forse il colpo di fortuna c’è stato.

Molto spesso, parlando di farmaci e vaccini, abbiamo detto che sarebbe stato meglio rassegnarsi al fatto di dovere affrontare quest’epidemia di coronavirus senza alcun aiuto, a meno di un colpo di fortuna: intendendo con colpo di fortuna il fatto che un farmaco utilizzato per un altro virus (o per un altro motivo) si fosse dimostrato efficace contro questo. Ebbene, abbiamo una buona notizia, c’è un minimo di speranza.

 

disinfestazione contro il coronavirus a seul

Cos’è l’isolamento di un virus

Prima di procedere, è opportuno ricordare cosa s’intende per isolamento di un virus. Ne avete sentito parlare soprattutto negli ultimi giorni dopo che il nuovo coronavirus è stato isolato dai due turisti cinesi ricoverati a Roma. Di cosa si tratta? In parole semplici, è la procedura che permette di far replicare il virus in laboratorio, a partire da un campione biologico di un paziente. Nel caso specifico del nuovo coronavirus, il muco e la saliva di un paziente infetto sono stati messi a contatto con cellule contenute in un recipiente. Una procedura standard, ma che non garantisce sempre alte probabilità di successo, soprattutto nel caso di virus che non si conoscono come quelli in questione. In caso di successo, però, quali sono i vantaggi di avere il virus in laboratorio?

 

Vantaggi dell’isolamento

I vantaggi sono molteplici, ma possono esser riassunti semplicemente nelle poche parole seguenti: migliore comprensione delle caratteristiche del virus isolato. È un po’ come quando qualcuno ci dice che ha provato un piatto delizioso e originalissimo in quel tal ristorante. Una cosa è leggere la ricetta, mentre un’altra è provarlo di persona e, poi, magari provare a rifarlo per contro proprio. Fuor di metafora, l’avere il virus permette di capire i dettagli molecolari di come entra all’interno delle cellule che infetta, di come ne altera il funzionamento interno e di come, eventualmente, le distrugge. Informazioni fondamentali per provare a mettere in pratica misure efficaci per contrastarlo.

 

controlli per il coronavirus

Nell’immediato di un’emergenza epidemica, c’è anche un altro importante vantaggio pratico. Un po’ come quando di domenica ci si rompe a casa un tubo dell’acqua e non riusciamo a contattare un idraulico: dobbiamo tentare di risolvere il problema con gli attrezzi che abbiamo in casa per evitare o limitare eventuali allagamenti. Allo stesso modo, ancor prima di comprenderne i dettagli molecolari dell’infezione, l’isolamento di un nuovo virus permette di valutare subito la potenziale efficacia di farmaci antivirali che abbiamo già a disposizione. O che sono ancora in fase di studio per altre applicazioni.

 

I primi risultati con farmaci antivirali

emergenza coronavirus

Di questa natura sono proprio i dati pubblicati nelle ultime ore sulla rivista Cell Research, appartenente al prestigioso gruppo editoriale Nature, da ricercatori cinesi. I colleghi, fra i primi a isolare il virus, hanno valutato la potenziale efficacia nei suoi confronti di una serie di farmaci antivirali già in uso o in fase di sviluppo contro i coronavirus, che hanno causato le epidemie di SARS MERS. Fra le varie molecole valutate due sembrano avere una potenziale attività nel bloccare l’infezione del nuovo coronavirus.

 

Si tratta del remdesivir (una molecola in corso di valutazione è già testata contro altri virus come Ebola), e della clorochina (un farmaco efficace contro una malattia non virale – la malaria -, ma che si è visto avere un’attività aspecifica anche contro alcuni virus).

È importante, però, ricordare come un’attività evidenziata in laboratorio non garantisce l’efficacia sui pazienti. Lo studio appena pubblicato e giustamente condotto in regime di emergenza non ha, inoltre, affrontato per stessa ammissione degli autori tutte le possibili variabili sperimentali che in altre situazioni sarebbero state valutate. Attenzione, quindi, ai facili entusiasmi.

roberto burioni

 

Mettiamola così: l’acqua ancora scorre, l’idraulico ha forse letto il nostro messaggio sul telefonino, ma probabilmente non si farà vivo. È meglio fare di tutto per limitare il danno, impedendo all’acqua che ha iniziato a bagnare il pavimento del bagno di arrivare nel corridoio e da lì nelle altre stanze della casa.

 

 

medici senza frontiere nel centro di trattamento dell ebola

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO