meloni acquaroli ricci pagnoncelli

SOGNO O SONDAGGIO? SECONDO L'IPSOS DI PAGNONCELLI NELLE MARCHE E’ FAVORITO IL CENTRODESTRA CON IL MELONIANO ACQUAROLI DATO INTORNO AL 50,1% E LO SFIDANTE DEL CAMPO LARGO RICCI FERMO AL 44,8 (MA IL RISULTATO FINALE DIPENDERA' DALL'AFFLUENZA) – MA C'E' CHI MALIGNAMENTE FA NOTARE LE RELAZIONI PERICOLOSE TRA MELONI E PAGNONCELLI: PALAZZO CHIGI HA COMMISSIONATO ALL’ISTITUTO IPSOS UN “MONITORAGGIO” SULLE “PRINCIPALI PREOCCUPAZIONI DEGLI ITALIANI” (IL COSTO DELL’APPALTO SAREBBE DI 22MILA EURO)

PALAZZO CHIGI, SONDAGGIO SULLE "PAURE" DEGLI ITALIANI: LA MOSSA IN VISTA DELLE ELEZIONI 

 

Dagonota

 

FRANCESCO ACQUAROLI GIORGIA MELONI

Palazzo Chigi sonda la piazza e commissiona all’Istituto Ipsos guidato da Nando Pagnoncelli un “monitoraggio” sulle “principali preoccupazioni degli italiani”

 

Secondo quanto riportato da “Il Messaggero” è tutto scritto nel preambolo della delibera firmata a fine luglio dalla presidenza del Consiglio con cui i collaboratori della premier Giorgia Meloni chiedono all’istituto di Nando Pagnoncelli di indagare umori e malumori degli elettori a poche settimane dalle elezioni Regionali (il costo dell’appalto sarebbe di 22mila euro)  

 

confronto tra francesco acquaroli e matteo ricci alla uil di ancona

“Sicurezza, salute, risparmi e costo dell’energia, famiglie e occupazione – scrive il quotidiano romano - Cosa preoccupa gli italiani a tre anni dal “d-day”, cioè da quando Meloni ha varcato il portone di Palazzo Chigi? Potrebbero essere questi alcuni dei terreni da sondare, stando ai beninformati, dal team di Pagnoncelli…”

 

 

 

MARCHE

MATTEO RICCI

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”  - Estratti

 

Le Marche sono la prima delle sette regioni al voto in questo autunno. Qualcuno, scherzando ma non troppo, ha parlato di questa regione come dell’Ohio italiano, lo stato che negli Usa farebbe da cartina di tornasole dei risultati delle presidenziali.

 

È però indiscutibile che le Marche rappresentino, più delle altre chiamate al voto, una ipotetica regione contendibile, che potrebbe determinare il segno della lunga consultazione autunnale. I risultati di Puglia, Campania, Toscana, Veneto, probabilmente la Calabria (la Val d’Aosta fa caso a sé), sono in linea di massima ritenuti scontati o quasi, anche se da diversi anni abbiamo scoperto che le urne possono riservarci sorprese inattese. Si spiega così perché il voto delle Marche sia osservato con particolare attenzione.

meloni acquaroli

 

Oggi la sfida è tra Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra e presidente uscente, e Matteo Ricci, candidato del «campo largo», ex sindaco di Pesaro e attualmente eurodeputato. 

Tre sembrano essere i temi sui quali si esprime una maggiore attenzione e preoccupazione da parte degli elettori marchigiani: al primo posto la sanità, indicata come tema prioritario dalla larghissima maggioranza (64%) degli elettori, con punte più elevate tra gli elettori di Ricci (74%); segue il tema del lavoro e dell’occupazione (27%), ex aequo con il tema dei trasporti pubblici e delle infrastrutture. 

 

Meno rilevanti, pur se non inconsistenti, gli altri temi. 

 

nando pagnoncelli a dimartedi

Il tema della sanità, centro delle attenzioni degli italiani e non solo dei marchigiani, sembrerebbe essere elemento critico nei confronti di Acquaroli, presidente della regione, ente da cui dipende molto del funzionamento di questo settore di servizio. In realtà non è così: l’operato del presidente e della sua amministrazione è positivo per la maggioranza assoluta degli elettori (il 57%), mentre le critiche vengono espresse dal 35%. E va considerato il fatto che tra gli elettori di Ricci sempre il 35% valuti positivamente l’operato di Acquaroli.

 

Dato che diventa maggioritario tra gli elettori incerti. L’attuale presidente parte quindi da una base di apprezzamento piuttosto interessante. La partecipazione La stima della partecipazione è molto complessa: attualmente il 49% degli elettori si dichiara sicuro di andare a votare il prossimo 28-29 settembre, mentre il 13% lo ritiene probabile. Sappiamo, per lunga esperienza che queste dichiarazioni non corrisponderanno all’effettivo comportamento degli elettori.

GIORGIA MELONI ALLA FIERA DEL TARTUFO DI ACQUALAGNA

 

È complicato arrivare a un’ipotesi di partecipazione corretta: molto dipende dal coinvolgimento degli elettori, dalla pressione mediatica delle ultime settimane e, perché no, dalle condizioni atmosferiche del weekend. Comunque, con queste dichiarazioni, possiamo pensare ad un’affluenza al momento intorno al 56%. 

 

Richiesti, infine, di esprimere il proprio voto per i candidati (sono stati testati naturalmente tutti i sei candidati in corsa tra due settimane), il 50,1% si esprime per Acquaroli, il 44,8% opta per Ricci, il restante 5% circa sceglie uno degli altri candidati.

GIORGIA MELONI FRANCESCO ACQUAROLI

Le liste Dal punto di vista del voto di lista, il primo partito risulta essere Fratelli d’Italia, la formazione del presidente uscente, stimata al 25%; al secondo posto il Partito democratico al 21,6%. Nel centrodestra seguono Forza Italia al 7,3% e la Lega al 5,9%. Quindi le altre forze minori, che insieme assommano all’11,7%. 

 

Complessivamente la coalizione dei partiti di centrodestra otterrebbe il 49,9%, più o meno tanto quanto il candidato presidente. Nel centrosinistra seguono il Pd Avs con il 6,9%, il Movimento 5 Stelle con il 6,5%, quindi le altre formazioni minori con il 10% complessivamente.

 

nando pagnoncelli a dimartedi

La coalizione dei partiti di centrosinistra, nel suo insieme, arriverebbe al 45%, di nuovo, grossomodo, il risultato di Matteo Ricci. 

 

Le previsioni Ma gli elettori chi pensano che vincerà? La maggioranza relativa (43%) non sa esprimersi (dato che diventa larghissimo tra incerti e astensionisti), ma il 38% opta per Acquaroli (79% tra i suoi elettori) e il 16% per Ricci (47% tra i suoi elettori, tra cui circa un quarto pensa che vincerà l’avversario). 

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