casillas

ADIOS CASILLAS – DOPO 25 ANNI IL PORTIERE LASCIA IL REAL E SE NE VA AL PORTO – DA SIMBOLO DEL MADRIDISMO A SEPARATO IN CASA: GLI ALTI E BASSI DI “SAN IKER” TRA MIRACOLI, BACI, FISCHI E POLEMICHE CON MOURINHO - IL PAPA’ DEL NUMERO UNO ATTACCA FLORENTINO PEREZ

Francesco Persili per “Dagospia”

 

CASILLAS DECIMACASILLAS DECIMA

Nessun calciatore è più grande del Real Madrid. Neanche Casillas, il portiere più vincente della storia della Casa Blanca, il capitano che ha alzato la Decima. Dopo 25 anni, 725 partite, 3 Champions, 5 titoli di Liga, il simbolo del madridismo saluta i blancos e se ne va al Porto (con una parte dell’ingaggio pagata dal Real). Si chiude un’epoca. Non si fa in tempo a metabolizzare l’addio al calcio europeo di Pirlo, Xavi, Lampard e Gerrard che nello stesso giorno vengono ammainate altre due bandiere: Schweinsteiger, 17 anni al Bayern Monaco, vola al Manchester United. E in serata si chiude anche la telenovela Casillas che dopo mesi di polemiche e ripicche divorzia dal club in cui arrivò a 9 anni.

CASILLAS CARBONEROCASILLAS CARBONERO

 

Scorrono i titoli di coda su una delle storie più belle e tormentate del calcio contemporaneo. Jorge Valdano, ex attaccante, allenatore e dirigente del Real Madrid, nell’omaggiare “un eroe” del Real e del calcio spagnolo, ha fatto notare come Casillas se ne vada dalla Casa Blanca con due anni di ritardo. Si era rotto qualcosa già da tempo con il club di Chamartin.

 

La vulgata dei media spagnoli attribuisce alla gestione Mourinho l’inizio delle incomprensioni tra il numero uno e il mondo Real. Più delle incertezze sui palloni alti avrebbero potuto i sospetti dello Special One che aveva individuato in Casillas, sposato con la bellissima tele-giornalista spagnola Sara Carbonero, la gola profonda dello spogliatoio. Le voci da Valdebebas fuggite raccontano di incomprensioni e di faccia a faccia da film. «Ci piacerebbe ritardare gli allenamenti di un’ora perché i genitori possano portare i loro figli a scuola», chiese un giorno Iker (a quel tempo non ancora papà) a Mou che restò imperturbabile: «Lei ha figli? No, e allora non si preoccupi dell’ora di allenamento. E poi sono una minoranza quelli che hanno figli».

spagna eliminata dal mondiale   casillasspagna eliminata dal mondiale casillas

 

 

Musi lunghi, infortuni e qualche veleno di troppo. Non era più “San Iker”: il portiere che secondo il tecnico portoghese avrebbe meritato il Pallone d’Oro viene messo in discussione. Il numero uno della Spagna campione del mondo e di Europa soffre il dualismo tra i pali con Diego Lopez e gli incomprensibili fischi di una parte delle tifoseria.

 

Incomprensibili perché se c’è un calciatore che ha incarnato con Di Stefano e Butragueno i valori del club più blasonato del mondo, quello è Casillas. Ambasciatore in campo della migliore tradizione madridista. «Io Galactico? No, io sono di Mostoles». Signorilità, eleganza ed intelligenza diplomatica. Quando le sfide col Barcellona si trasformarono in corride volle subito chiarirsi con Xavi per salvaguardare gli interessi della Nazionale.

 

iker casillas della spagna sotto la pioggiaiker casillas della spagna sotto la pioggia

Le lacrime dopo la finale di Glasgow (quella della paratona su Berbatov), il bacio alla sua Sara Carbonero in mondovisione dopo la conquista della coppa del mondo, lo stile Real cucito sulla pelle ed esibito in ogni occasione: Casillas non è solo la leggenda dei blancos, per numero di presenze dietro solo a Raul, ma una icona pop.

 

REAL-ATLETICOREAL-ATLETICO

Uno degli autori del libro-cult in Spagna, “Yo fui a EGB”, Jorge Diaz, in un’intervista al quotidiano spagnolo “Marca”, ha ricordato come l’unico dei calciatori in attività che potrebbe trovare posto nel pantheon dei 30/40enni è il portiere del Real Madrid: «Uno che per la sua semplicità potrebbe essere l’Arconada dei giorni nostri». Casillas ha conosciuto gli alti e bassi dello sport senza perdere il suo stile. Ha vinto la Decima (“E’ meglio del Mondiale”) e poi in questa stagione è finito sul banco degli imputati dopo la disfatta nel derby contro l’Atletico.

 

Suo padre ha accusato il presidente Florentino Perez di aver orchestrato una campagna contro di lui e quando ha saputo del trasferimento in Portogallo l’ha messa giù dura: «Il Porto è una squadretta, mio figlio si merita un club di prima categoria come il Barcellona». «Iker va via ma il suo esempio resta perché rappresenta il meglio della nostra storia», il Real prende congedo da uno dei suoi simboli concedendo tutti gli onori a quello che definisce «il miglior portiere della storia del Real e del calcio spagnolo». E, allora, perché disfarsene?

casillas bacia sara la sua fiamma italica casillas bacia sara la sua fiamma italica iker casillas iker casillas

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...