jurgen klopp

ALL YOU NEED IS KLOPP! L'ALLENATORE DEI "REDS" JURGEN KLOPP DICE ADDIO A LIVERPOOL CON UNA SPLENDIDA LETTERA: “È LA CITTÀ DALLE BRACCIA APERTE" – MOLTO PIU’ DI UN TECNICO, IL TEDESCO È STATO IL LEADER DI UNA COMUNITÀ. NEGLI ANNI BUI DEL COVID, KLOPP È STATO ESEMPLARE, FORSE LA FIGURA DI MAGGIOR RIFERIMENTO DELLA CITTÀ, TIFOSI DELL’EVERTON COMPRESI. LA SUA ANIMA SOCIALISTA HA STABILITO UNA CONNESSIONE PROFONDA CON I TIFOSI E CON L’ANIMA DI LIVERPOOL…

Stefano Boldrini per ilfattoquotidiano.it

 

L’addio al Liverpool di Jurgen Klopp, all’ultima panchina con i Reds nel match del 19 maggio contro il Wolverhampton, meritava qualcosa di speciale dopo nove anni straordinari e l’allenatore tedesco ha nobilitato l’avvenimento con una splendida lettera alla città diffusa attraverso Echo, storico giornale locale. Basta l’immagine, che ispira il titolo: “Liverpool città dalle braccia aperte”. Open Arms, come l’Organizzazione umanitaria sostenuta dal suo grande rivale, Pep Guardiola.

klopp liverpool

 

La lettera di Jurgen Klopp

“Prima di venire a Liverpool non avevo mai scritto una lettera a un giornale in vita mia. Ora sto scrivendo la seconda lettera al Liverpool Echo e questo probabilmente spiega alcune cose.

La prima è che probabilmente ora ho ‘quell’età’. La seconda è che questo è un giornale che gioca un ruolo importante in questa città. La terza è che per me è un ottimo modo per parlare a quante più persone possibile che vivono qui.

Per me Liverpool è la città delle braccia aperte. Un posto che ti accoglie come un figlio e non gli importa da dove vieni. Vuole solo che tu ne faccia parte e non potrei essere più orgoglioso del fatto che mi sia stato permesso di avere questo incredibile privilegio.

Una città che dà questo tipo di accoglienza merita almeno un addio doveroso.

Quando penso a questa città e alle sue meravigliose persone, la lezione più grande che porterò con me è che arrendersi non rientra sicuramente nel dizionario di Liverpool.

Se vieni da qui, è probabile che non solo tu sia pronto a combattere, ma che tu voglia davvero combattere. Non solo. Il modo in cui state uniti, in tutti i tipi di circostanze, significa che anche quando le probabilità sono contro di voi, è ancora possibile vincere.

klopp

Questo è il motivo per cui uno dei momenti di cui sono più orgoglioso è quando mi è stato consegnato il premio Libertà della Città di Liverpool. Ricevere questo onore, in una notte in cui i capi della città hanno parlato di me, un ragazzo della Foresta Nera, come se fossi uno di loro, è uno dei più grandi privilegi della mia vita.

Condividere momenti di successo con la gente non può che essere speciale, indipendentemente dal club in cui ti trovi, ma il modo in cui lo fa Liverpool ti porta a un livello completamente nuovo.

Oltre a tutto ciò, mi è piaciuto il fatto che questa è davvero la città del calcio. Non importa dove vai a Liverpool e non importa con chi parli: la gente vuole parlare di calcio. E non solo chattare. Ogni singola parola racchiude una passione e un amore per il gioco.

JURGEN KLOPP E LA MOGLIE

Naturalmente io sono del lato Rosso e lo sarò sempre adesso, ma so per esperienza che lo stesso è assolutamente vero per il lato Blu. Vivere vicino al fiume Mersey ha chiaramente questo effetto sulle persone.

Domenica sarà l’ultima volta che allenerò il Liverpool e sarà un’occasione in cui cercheremo ancora una volta di rendere orgogliosi i nostri tifosi, ma sarà anche un’opportunità per ricordare i momenti trascorsi insieme”.

 

Un saluto da gran signore, che non ha celebrato solo la forza magnetica del calcio nella città di Liverpool, ma anche il suo profondo senso di comunità che ha portato, per esempio, al famoso report sul disastro di Hillsborough del 15 aprile 1989. In quel documento, elaborato dopo anni di lavoro, sono stati smontati i capi d’accusa delle autorità del governo Thatcher e smascherato il castello di bugie per depistare le indagini costruito all’epoca dalla polizia, vera responsabile della strage. Nel 2012, il premier David Cameron fu costretto a chiedere scusa alla città.

JURGEN KLOPP PERDE LA FEDE NUZIALE IN CAMPO

 

Klopp saluta dopo 3137 giorni: dall’esordio sulla panchina Reds il 17 ottobre 2015 in Tottenham-Liverpool, al congedo di Liverpool-Wolverhampton, 19 maggio 2024. Il bilancio, a un match dall’addio, è di 490 partite, con 298 successi, 109 pareggi e 83 sconfitte. Sotto la guida del tecnico tedesco sono arrivati otto trofei: 1 Mondiale per club, 1 Champions1 Premier, 1 Supercoppa Uefa, 1 FA Cup, 2 Coppe di Lega, 1 Community Shield. Il Liverpool è stato il principale avversario del Manchester City di Guardiola. Un fiero oppositore, che ha potuto contare sempre su investimenti senza limiti di spesa, al contrario della politica più rispettosa delle regole finanziarie seguita dal Liverpool.

 

Klopp sbarcò in riva al Mersey per sostituire il nordirlandese Brendan Rodgers. L’8 ottobre 2015 firmò un contratto triennale. Come ha rivelato il quotidiano spagnolo El Paìs, l’allenatore tedesco, reduce dalla magnifica esperienza al Borussia Dortmund, fu scelto con il sistema matematico di un fisico di Cambridge, Ian Graham, già adottato con i Boston Red Sox di baseball dal comproprietario del Liverpool, John W.Henry.

 

liverpool manchester united gakpo klopp

Klopp si presentò definendosi “Normal One”, in contrapposizione allo Special One per eccezione, José Mourinho, in quel momento tecnico del Chelsea campione in carica della Premier. La verità è che in questi nove anni Klopp si è meritato la qualifica di Special. Un allenatore e un uomo capace non solo di dare un’impronta al calcio del Liverpool con il suo Gegenpressing, irresistibile nelle migliori giornate, ma anche di mostrare un alto livello di sensibilità sociale.

 

Negli anni bui del Covid, Klopp è stato esemplare, forse la figura di maggior riferimento della città, tifosi dell’Everton compresi. La sua anima socialista ha stabilito una connessione profonda con i tifosi e con l’anima di Liverpool. È stato allenatore e leader, figlio adottivo e padre, amico e voce delle coscienze. L’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Le open arms, evocate nella lettera al Liverpool Echo, lo abbracceranno all’Anfield con affetto. L’allenatore, e l’uomo, meritano un grande tributo e, più semplicemente, un affettuoso grazie. Ora il Liverpool passerà nelle mani dell’olandese Arne Slot, 45 anni, reduce da tre stagioni al Feyenoord. Il suo problema uno non sarà guidare i Reds, ma rappresentare il post Klopp.

klopp e guardiola manchester city liverpool 3jurgen klopp 1KLOPP GUARDIOLA 5JURGEN KLOPPklopp guardiola 3kloppjurgen klopp unai emery

 

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")