arte fiera bologna

MELONI, LI SENTI ‘STI FISCHIONI? - ALL'ARTE FIERA DI BOLOGNA VA IN SCENA LA PROTESTA A SUON DI FISCHI DI GALLERISTI E ARTISTI  CONTRO IL GOVERNO CHE NON HA ABBASSATO L'IVA SULLA COMPRAVENDITA DI OPERE D'ARTE DAL 22 AL 10% – ITALICS, IL CONSORZIO CHE RIUNISCE 74 TRA LE PIÙ IMPORTANTI GALLERIE D’ARTE ITALIANE: “SENZA LA RIDUZIONE DELL’IVA L’ITALIA ESCE DAL MERCATO DELL’ARTE" - FRANCIA E GERMANIA HANNO ABBASSATO L'IVA SULLE OPERE AL 5 E AL 7% - VIDEO

Arte Fiera, fischi dei galleristi contro il governo

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2025/02/09/video/arte_fiera_fischi_dei_galleristi_contro_il_governo_per_liva_sulle_opere_darte-423991820/

 

Da video.repubblica.it - Estratti

 

artefiera protesta galleristi contro governo 2

Come in un corteo, come in un presidio davanti a una fabbrica, alle 17, nei padiglioni di Arte Fiera è andata in scena una protesta sonora: galleristi, quasi tutti quelli presenti, ma anche artisti e operatori tutti insieme hanno fischiato per qualche minuto dentro a fischietti colorati, con il suono che rimbombava per i padiglioni dell’Expo.

 

arte fiera bologna

 

 

 

 

 

Anche Simone Menegoi, direttore artistico della manifestazione, l’ha fatto. Non era una performance d'artista ma un'azione collettiva ideata per dare un segnale al Governo che giovedì, mettendo la fiducia al Decreto Cultura, non ha approvato l'abbassamento dell'Iva sulla compravendita di opere d'arte dal 22 al 10 per cento. I promotori dell'azione sono state le gallerie del gruppo Italics che nei giorni scorsi ha mandato una lettera di protesta al Governo.

 

 

(...) "Abbiamo coinvolto i colleghi presenti in Fiera perché la protesta fosse trasversale - ha spiegato Francesca Pennone, una delle titolari di Pinksummer - Volevamo dare un segnale concreto proprio qui ad Arte Fiera, la prima fiera d'arte in Italia"

 

italics

LA LETTERA DI ITALICS

Da exibart.com

Italics, il consorzio che riunisce 74 tra le più autorevoli gallerie italiane d’arte contemporanea, moderna e antica, lancia un duro attacco al governo di Giorgia Meloni con una lettera aperta, esprimendo «Profondo stupore e grande apprensione», per la mancata riduzione dell’IVA sulle opere d’arte nel Decreto Legge n. 201 del 27 dicembre 2024. Il provvedimento, approvato definitivamente e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 febbraio 2025, ha disatteso le richieste lungamente avanzate dal settore, mantenendo l’aliquota al 22%...

 

artefiera protesta galleristi contro governo 21

«Il governo ha deciso di voltare le spalle al mercato dell’arte italiano, dimostrando indifferenza per il suo valore economico e, cosa ancora più grave, per il suo valore culturale, di fatto decretandone la condanna a morte e causando un danno incalcolabile in termini di sostegno agli artisti e alla rilevanza culturale del nostro Paese sulla scena globale», si legge nella lettera di Italics, che è presieduto da Lorenzo Fiaschi (Galleria Continua), con vicepresidente Pepi Marchetti Franchi (Gagosian).

 

lorenzo fiaschi

ITALICS sottolinea come la decisione dell’esecutivo penalizzi un settore già fragile e in difficoltà, escludendo di fatto l’Italia dal mercato artistico internazionale. Francia e Germania, per esempio, hanno abbassato l’IVA sulle opere d’arte rispettivamente al 5,5% e al 7%, mentre l’Italia resta ancorata a un sistema fiscale che, secondo il consorzio, «Scoraggia collezionisti, gallerie e case d’asta a operare nel nostro Paese».

 

(...)

Tra le righe della lettera di Italics si evidenzia l’assenza di una strategia culturale ed economica adeguata per sostenere il mercato dell’arte in Italia. Il mancato adeguamento dell’IVA agli standard europei si prefigura come una politica miope che rischia di far perdere definitivamente alle gallerie italiane il ruolo di protagoniste sulla scena artistica globale.

arte fiera bologna 2025

 

La preoccupazione è condivisa anche dal Gruppo Apollo, di cui fa parte lo stesso Italics e che in un comunicato ufficiale ha parlato di «Colpo di grazia» per il mercato dell’arte italiano. «Di fatto l’Italia uscirà dal mercato internazionale, perché non le sarà più concesso competere con i paesi europei», afferma il consorzio.

 

pepi marchetti franchi

A questo si aggiunge la rigidità della normativa sulla circolazione delle opere d’arte: mentre in altri paesi europei il limite di valore per l’uscita di beni artistici è fissato a 300mila euro, in Italia esiste un’unica soglia di valore pari a 13.500 euro applicabile a qualsiasi tipologia di beni, tranne quelli archeologici, di età superiore a 70 anni.

 

Secondo gli esperti del settore, il governo ha scelto di ignorare le opportunità offerte dalla direttiva (UE) 2022/542, che ha permesso a diversi paesi di abbassare l’IVA sulle opere d’arte. La conseguenza diretta sarà un’ulteriore fuga di artisti e collezionisti verso mercati più favorevoli, con il rischio di impoverire ulteriormente il tessuto culturale italiano.

 

Mentre il governo giustifica la decisione con esigenze di bilancio, il settore dell’arte chiede risposte concrete. Italics, nel suo appello, esorta l’esecutivo a riconsiderare la questione e a introdurre misure che possano rilanciare il mercato artistico italiano.

 

artefiera protesta galleristi contro governo 22

Il rischio, altrimenti, è che l’Italia diventi sempre più marginale nel panorama internazionale dell’arte, nonostante il suo inestimabile patrimonio culturale. «Molti attori dell’industria culturale stanno già chiudendo o, per i pochi a cui è possibile, delocalizzando.

 

simone menegoi

Ci appelliamo al Governo perché riveda immediatamente le Sue posizioni in materia, che arrecano fin d’ora un danno economico e culturale al nostro Paese, culla indiscussa della cultura mondiale», conclude la lettera.

italics

artefiera protesta galleristi contro il governofrancesca pennone

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...