felix melia

“BIM” SALA BIM – TUTTI A GINEVRA PER LA “BIENNALE DELL’IMMAGINE IN MOVIMENTO”, UNA DELLE PIÙ ANTICHE E IMPORTANTI MANIFESTAZIONI EUROPEE PER LA PRESENTAZIONE DI VIDEO, FILM D’ARTISTA E OPERE MULTIMEDIALI

Laura Cherubini per "il Fatto Quotidiano"

un disegno di pudlo pudlatun disegno di pudlo pudlat

  

È nel 1985 a Ginevra (con l’appellativo di “Settimana internazionale del video”), in occasione di un’atelier degli artisti Silvie e Chérif Defraoui che André Iten crea la BIM: la “Biennale dell’Immagine in Movimento” che è oggi una delle più antiche e importanti manifestazioni europee per la presentazione di video, film d’artista e opere multimediali.

 

L’attuale edizione presentata al Centre d’Art Contemporain di Ginevra (dove il progetto, in collaborazione con altre istituzioni, inizia per poi viaggiare) è curata da Andrea Bellini in collaborazione con Hans Ulrich Obrist e Yann Chateigné.

 

obrist alla bim 2014obrist alla bim 2014

“È un paradosso: una mostra che produce opere e non il contrario” ci dice Andrea Bellini “Grazie a questo progetto esistono 22 nuove opere, commissionate e prodotte dal Centre. Abbiamo fatto un passo indietro: non imponiamo temi e non chiediamo alle opere di illustrarli, investiamo soldi e 2 anni di tempo per accompagnare la realizzazione: quasi una nuova etica del lavoro curatoriale e istituzionale”.

  

jeremy shaw alla bim di ginevrajeremy shaw alla bim di ginevra

I lavori presentati sono tra i più variegati. Marie Kolbaek Iversen proietta l’evoluzione della struttura cristallina di un opale con il titolo The Inversion of Morel che rovescia l’ottica del romanzo di Bioy Casares.

 

Jeremy Shaw esplora stati alterati e psichedelici, ai confini della realtà: una comunità affetta da una curiosa sindrome per cui le persone si trasformano in esseri scomparsi da centinaia di anni.

 

Felix Melia s’ispira a Rashomon di Akira Kurosawa. Alexander Carver e Daniel Schmidt intrecciano 2 commedie erotiche situate a Porto Rico trasponendone l’attuale realtà periferica in quella coloniale di un tempo.

ginevra, bim 2014ginevra, bim 2014

 

Mark Boulos mette 3 attrici a recitare lo stesso monologo di Antigone. James Richards predispone un’installazione video nella quale lo spettatore può penetrare un’immagine e assistere alla sua dissoluzione. L’installazione video di Ed Atkins è ispirata a un disegno di Pierre Klossowski, lo scrittore fratello del pittore Balthus. Arvo Leo si reca 20 anni dopo sulle tracce dell’artista Pudlo a Cape Dorset e nel video Fish Plane, Heart Clock ne combina i disegni quasi tutti inediti con le proprie riprese dei luoghi. Li Ran propone un’installazione video a 5 canali. Isa-bel Lewis crea un momento di festa che unisce gente, piante, profumi, musiche e danze. La coreografia di Alexandra Bachzetsis fa riverberare i movimenti da un performer all’altro.

ginevra, bim 2014 ginevra, bim 2014

 

Ci sono anche 2 giovani artisti italiani, Carlo Tribbioli e Federico Lodoli (nati nel 1982) che presentano un film documentario sulla guerra, Fragment 53, Liberian notes che analizza il caso Liberia in 7 ritratti. Ma risultati molto alti raggiunge anche Florent Meng con Notes sur H2 poetica opera che segue le tracce di un uomo rimasto a vivere in una città fantasma a Gaza: è un falegname che costruisce bare e attende la fine circondato da cani che accompagnano la sua vita solitaria e silente.

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Centrale la retrospettiva dell’Archivio di Luciano Giaccari che, dalla fine degli anni 60 e per tutti i 70 ha filmato quasi tutti i più importanti avvenimenti, allora costituiti in buona parte da fatti performativi e dunque effimeri: da “Documenta” a “Vitalità del negativo” ai festival di musica e danza all’Attico di Sargentini. Si tratta del più importante archivio in Europa, forse non tutti sanno che si trova in Italia, a Varese

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