'installazione di gaetano pesce 2

MAXXI SFREGIO - BLITZ NOTTURNO DI ALCUNI VANDALI AL MUSEO “MAXXI” DI ROMA: DANNEGGIATA CON CALCI E SASSI L’INSTALLAZIONE “UP 5E6” DI GAETANO PESCE

maxxi   danneggiata l'installazione di gaetano pescemaxxi danneggiata l'installazione di gaetano pesce

Sara Grattoggi per “la Repubblica”

 

Hanno sfregiato con calci e sassi l’installazione “ Up 5e6” di Gaetano Pesce, esposta da tre mesi per la personale dell’architetto e scultore nella piazza del Maxxi di Roma, il museo delle arti del XXI secolo progettato da Zaha Hadid. Una versione alta 7 metri della poltrona creata dall’artista nel 1969, «che metaforicamente lega con una catena un corpo femminile a una palla, per denunciare la condizione di subordinazione femminile».

 

maxxi   danneggiata l'installazione di gaetano pesce 7maxxi danneggiata l'installazione di gaetano pesce 7

I vandali hanno sfondato a calci alcune delle pareti interne di polistirolo, gettando sassi oltre la grata che protegge il cuore dell’installazione: una galleria di fotografie di monitor che riportano casi e quesiti di cronaca («In quale Paese le donne subiscono l’infibulazione?»).

 

Non si dà pace il maestro, osservando l’opera ferita: «Mi sembra così grave perché mi chiedo se sia stata un’azione di vandalismo gratuita o un attacco al mio messaggio. Denunciare la subordinazione e la schiavitù che la donna subisce in molti Paesi del mondo ha forse infastidito qualcuno?».

 

maxxi   danneggiata l'installazione di gaetano pesce 6maxxi danneggiata l'installazione di gaetano pesce 6

È arrivato di corsa al museo, ieri all’ora di pranzo. E dopo un amaro sopralluogo nel “corpo” principale dell’installazione, è entrato nel secondo, che contiene il video del discorso di Malala Yousafzai all’Onu: un tributo alla studentessa e attivista pakistana che rischiò la morte per le sue battaglie per il diritto all’istruzione femminile, osteggiate dai talebani pachistani. Fortunatamente il video, che di notte è spento, non è stato toccato. Ma ciò non basta a placare i dubbi dell’artista e del curatore della mostra, Gianni Mercurio: «Nient’altro, intorno, è stato danneggiato. Solo l’installazione. Per questo ci sembra un’azione mirata».

 

«Avevo voluto riproporre l’opera in formato extra proprio per sottolineare l’attualità del tema — spiega, invece, lo scultore e designer — : la sottomissione delle donne causata dalla paura che l’uomo ha di perdere la sua supremazia. Una paura che vedo soprattutto nei Paesi islamici».

maxxi   danneggiata l'installazione di gaetano pesce 4maxxi danneggiata l'installazione di gaetano pesce 4

 

L’accaduto è stato subito denunciato dalla Fondazione Maxxi alle forze dell’ordine. Ma identificare i vandali potrebbe essere difficile: una sola telecamera, lontana, inquadra l’area. «Quest’atto vandalico verso un’opera d’arte straordinaria ci colpisce e addolora profondamente — dichiara Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi — È un brutto segnale di inciviltà che tuttavia non ci fermerà: continueremo a esporre opere d’arte fruibili gratuitamente nella piazza».

 

maxxi   danneggiata l'installazione di gaetano pesce 2maxxi danneggiata l'installazione di gaetano pesce 2

Il museo avrebbe anche predisposto il restauro dell’opera. Ma Pesce sta valutando di lasciarla così: «È comunque un documento, un contributo, anche se negativo, che testimonia la forza dei temi che l’opera tocca ».

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…