PERCHÉ, OLTRE A PRANDELLI E ABETE, NON SLOGGIANO QUEI POLTRONARI CHE, NON MUOVENDO UN DITO, HANNO FATTO SCHIZZARE LO SPREAD TRA LA “SERIE A” E GLI ALTRI CAMPIONATI: IN 15 ANNI SIAMO CROLLATI AL QUARTO POSTO DOPO PREMIER, LIGA E BUNDESLIGA

Marco Bellinazzo per "il Sole 24 Ore"

 

Il fallimento della Nazionale in Brasile è anche il riflesso del declino economico-sportivo del Calcio italiano Spa. Un declino che oggi appare inarrestabile, ma che forse tale non è. A condizione che, analogamente a quanto accade per il Paese non calcistico, vengano fatti quegli investimenti e quelle riforme colpevolmente rimandati negli ultimi 15 anni.

Aurelio Regina Giancarlo Cremonesi e Luigi Abete Aurelio Regina Giancarlo Cremonesi e Luigi Abete

 

E cioè in nell'arco di tempo in cui la Serie A è passata – in termini di fatturato – dall'essere a un passo dalla leadership europea e mondiale, alle spalle della Premier league inglese, alla scomoda condizione di quarta lega del Vecchio Continente, tallonata dalla Ligue 1 francese che grazie ai (fin troppo) generosi finanziamenti di sceicchi qatarioti e oligarchi russi e alle spese nei nuovi stadi in vista degli Europei 2016 cresce di quasi il 15% a stagione.

 

LO SPREAD DEI FATTURATI

Giancarlo Abete e Alemanno Giancarlo Abete e Alemanno

Alla fine degli anni '90 la Serie A aveva un fatturato di circa un miliardo di euro, la Premier league di 1,2 miliardi, mentre dietro faticavano spagnoli (722 milioni), tedeschi (681) e transalpini (607). Ora è vero che anche l'Inghilterra è uscita al primo turno dal mondiale brasiliano, ma tradizionalmente la nazionale inglese vista la quantità di partite giocate e dei ritmi sostenuti, non è mai stata competitiva (se si esclude i Mondiale vinto in casa nel '66). Viceversa, la Premier (pur non essendo un modello di equilibrio dei conti, con club ancora troppo indebitati), ha saputo in questi 10 anni quadruplicare gli incassi, attraverso investimenti sugli stadi per 3,3 miliardi di sterline e politiche commerciali di respiro globale.

 

DEMETRIO ALBERTINI SERATA SANPATRIGNANO DEMETRIO ALBERTINI SERATA SANPATRIGNANO

Se nel 1997 il valore commerciale della massima serie d'Oltremanica era di 685 milioni di euro e quello della Serie A di 551 milioni, con uno scarto di appena il 20%, oggi questo gap è praticamente raddoppiato. Al termine della stagione 2011/2012, per esempio, gli incassi della Premier hanno superato quota 2,5 miliardi mentre il campionato italiano è rimasto fermo a 1,6 miliardi con uno "spread" salito al 37 per cento. Il differenziale tra i due tornei ha iniziato a crescere, in realtà, fin dagli anni Duemila.

 

DIRITTI TV, STADI E SPONSOR

Demetrio AlbertiniDemetrio Albertini

Merito dei diritti televisivi e soprattutto del botteghino. Dalla stagione 2006/07 a quella 2010/11, la Premier ha incassato dai diritti tv 5,8 miliardi a fronte di contratti che hanno garantito alla serie A 4,2 miliardi. Nello stesso periodo, dal settore commerciale, sponsor e merchandising, se la Premier ha recuperato 2,8 miliardi, la A non è andata oltre 1,8 miliardi.

 

Più soddisfazioni, le società inglesi le hanno avute dal botteghino: grazie alla biglietteria hanno ottenuto incassi per 3,5 miliardi (quelle italiane meno di un miliardo). Nel complesso le entrate della Premier nell'ultimo quinquennio hanno oltrepassato i 12 miliardi, quelle della serie A hanno solo sfiorato i 7 miliardi. E lo spread è destinato ad allargarsi. Dalla stagione 2013-2014 la Premier League incassa per i soli diritti tv venduti in Gran Bretagna un miliardo di sterline all'anno (per il triennio fanno circa tre miliardi e mezzo di euro), con un incremento del 70% rispetto al precedente contratto.

 

TavecchioTavecchio

Quanto all'area commerciale è di questi giorni la notizia che i club della Premier stanno valutando di chiudere lo storico accordo con il main sponsor Barclay che garantisce circa 50 milioni all'anno per bandire un'asta, in quanto sono convinti di poter ottenere ancora più soldi.

MODELLO BUNDESLIGA

Ma il modello vincete di Lega in queste ultime annate è rappresentato senza dubbio dalla Bundesliga. La Liga spagnola infatti si regge sull'egemonia di Real Madrid e Barcellona, i primi due club per ricavi in Europa che insieme fatturano oltre un miliardo impoverendo il resto del movimento calcistico iberico.

 

ANDREA TAVECCHIO ANDREA TAVECCHIO

In Germania la coesione tra Bundesliga e Federazione, dopo la delusione dell'Europeo del 2000, associata a nuove politiche di integrazione, a investimenti nei vivai e al rigore nella gestione dei bilanci ha reso possibile il "miracolo" di una Nazionale forte e agguerrita e di campionato economicamente sano che ha ormai abbattuto il muro dei 2 miliardi di fatturato stagionale.

 

Nel 2012/13, per esempio, dal botteghino sono arrivati 469 milioni (con la media record di spettatori per match pari a 41.914 e 12,8 milioni di biglietti staccati), dai diritti tv 619 milioni (28%) e dal calciomercato 155 milioni (le plusvalenze valgono il 7% del fatturato totale). Il settore commerciale ha prodotto quasi il 33% delle entrate: nel dettaglio il merchandising 120 milioni (5,5%) e le sponsorizzazioni 579 milioni (26%). La Bundesliga inoltre ha raggiunto nella stagione 2012/13 profitti per 62,6 milioni.

 

I "BONUS" CHAMPIONS 2013/14

La maggiore competitività dei club più ricchi (che quindi possono permettersi i migliori calciatori) dà accesso anche alla fetta maggiore dei premi legati alla partecipazione a Champions ed Europa league. L'aver perso un posto nel ranking Uefa a favore della Germania non ha solo un risvolto sportivo, ma costa all'Italia mediamente 40 milioni all'anno. Proprio ieri sono state rese note le somme ottenute dalle squadre che hanno disputato le coppe europee nella stagione 2013/14.

cristiano ronaldo esulta dopo il gol agli stati uniticristiano ronaldo esulta dopo il gol agli stati uniti

 

Le italiane partecipanti alla Champions League hanno ricevuto 128 milioni di euro su un totale da 1,1 miliardi distribuiti sulla base dei risultati in campo e del market pool (la quota collegata al mercato tv nazionale). Il dividendo maggiore è stato della Juventus che ha raggiunto i 50 milioni (di cui 7 per la semifinale in Europa league). Dietro i bianconeri si piazza il Napoli con 40 milioni (di cui 1,6 per la breve avventura in Europa). Il Milan, unico team italiano a superare la fase a gironi, si è fermato a 37,6 milioni.

 

cristiano ronaldocristiano ronaldoBAYERN MONACOBAYERN MONACOlionel messi festeggia il suo gollionel messi festeggia il suo gol

La squadra ad avere i ricavi più alti è stata il Real Madrid campione d'Europa con 57,4 milioni, seguito dal Paris Saint-Germain (54,4). Sopra quota 50 milioni anche l'Atletico Madrid protagonista della finale di Lisbona. Il Manchester United ha messo in cassa 44,8 milioni di euro, poco più del Bayern Monaco (44,6). Il Chelsea ha guadagnato 43,4 milioni e il Barcellona 42. Più in generale, le società inglesi hanno ricevuto assegni per 151 milioni, quelli tedeschi 129 milioni e quelli spagnoli 167.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...