
COM’È DIFFICILE FARE LE SCARPE A SINNER! – IL NUMERO UNO AL MONDO CONQUISTA GLI OTTAVI DEGLI US OPEN DOPO AVERE SUPERATO SHAPOVALOV IN RIMONTA, IN QUATTRO FATICOSI SET E OLTRE TRE ORE DI GIOCO – L’ALTOATESINO ERA ANDATO SOTTO DI UN SET. POI LA SVOLTA A METÀ DEL TERZO SET, CON IL CANADESE AVANTI 3-0: JANNIK HA ROTTO I LACCI DELLE SCARPE, LE HA CAMBIATE, È RIENTRATO E HA PIAZZATO UN PARZIALE DI NOVE GAME CONSECUTIVI CHE HA SPACCATO IL MATCH – SINNER: “È STATA DURISSIMA, SONO STATO BRAVO A RESISTERE” – VIDEO
— Nahil58 ???? (@Mr_Nahil58) August 30, 2025
Estratto dell’articolo di Massimo Calandri per “la Repubblica”
jannik Sinner cambia le scarpe durante il match con con denis Shapovalov - us open
Era attesa battaglia tra Musetti e Cobolli, l'ha dovuta affrontare invece Sinner con Shapovalov, sconfitto in rimonta in quattro faticosi set e oltre tre ore.
Due italiani agli ottavi degli Us Open, Jannik insieme a Lorenzo, in campo per un'ora e mezza prima del ritiro di Flavio per un problema alla mano […]
Il momento chiave della partita di Sinner è arrivato a metà terzo set, con il canadese avanti 3-0 e ai vantaggi sul servizio dell'azzurro: Jannik ha rotto i lacci delle scarpe, si è fermato il tempo necessario a cambiarle, è rientrato e ha piazzato un parziale di nove game consecutivi che ha spaccato il match.
Ha vinto nonostante la giornata negativa, contro un avversario con cui aveva perso l'unico precedente. Decisivo il rendimento alla battuta: era questa la verifica a cui era atteso Sinner, che con Kopriva e Popyrin aveva tenuto una percentuale bassa con la prima. Ieri in avvio è stato falloso, ma è cresciuto all'interno della partita, mascherando la frustrazione iniziale.
Shapovalov ha sprecato tante occasioni e al dunque si è sciolto, come gli è successo tante volte in carriera. Era partito bene, col suo tennis elegante e potente: si è portato sul 5-3, ha ceduto la battuta ma ha chiuso il primo set grazie a un doppio fallo di Jannik (7-5).
Bravo però a sfruttare l'unico passaggio a vuoto del canadese nel secondo, deciso da un break al settimo game (6-4). «Oggi è così, bisogna stare lì e lottare», ha detto Vagnozzi al suo allievo all'inizio del terzo set, quando era ripresa la grandinata di vincenti: Shapovalov ha avuto la possibilità di salire 4-0, in quel momento Sinner ha cambiato marcia (6-3, 6-3 negli ultimi due set). «Un match difficile, mi ha spinto il pubblico», ha detto Jannik.
jannik Sinner e denis Shapovalov - us open
Il primo a qualificarsi agli ottavi era stato Musetti, in un derby interrotto dopo due game del terzo set per il ritiro di Cobolli. Flavio ha scosso la testa, si è diretto a rete e ha abbracciato l'amico: «Non ce la facevo nemmeno a tenere in mano la racchetta. Odio ritirarmi. Mi dispiace per il mio avversario, soprattutto perché è lui. Ha vinto perché è stato migliore di me».
La partita ha avuto poca storia, Cobolli da subito è sembrato rigido nei movimenti. Musetti ha piazzato la prima accelerazione negli ultimi game del set d'apertura (chiuso 6-3), replicando il break all'inizio del secondo.
Flavio ha avuto un paio di possibilità di rientrare, non le ha sfruttate ed è sprofondato, chiedendo poi l'intervento del fisioterapista. Stefano, il papà, gli ha indicato la strada: «Se sei al limite, non serve che fai l'eroe», Cobolli ha alzato bandiera bianca. «Ero stanchissimo, ma l'infortunio non è grave. Tornerò per la Laver Cup». […]