conte mazzola

"CONTE MI SEMBRA ANCORA JUVENTINO" – “BAFFO” MAZZOLA, BANDIERA INTERISTA, STRONCA IL TECNICO NERAZZURRO: "NON MI CONVINCE. SI NASCE JUVENTINI COME SI NASCE INTERISTI, È DIFFICILE CAMBIARE. NON C'È NIENTE DA FARE, È UNA COSA CHE HA DENTRO PROPRIO" - I PRECEDENTI TRAPATTONI E LIPPI - IL CASO ARMANDO PICCHI (LIBERO DELLA GRANDE INTER E POI TECNICO DELLA JUVE)

FRANCO VANNI per repubblica.it

 

MAZZOLA 5

C'era da aspettarselo. Al primo inciampo in campionato della sua Inter, a San Siro contro una Juve fortissima, la pancia dei tifosi interisti è tornata a borbottare. A guidare gli scettici è la super bandiera Sandro Mazzola, che intervistato da "Un giorno da pecora" su Radio Rai ha detto chiaramente quello che i più intransigenti e nostalgici fra i nerazzurri sussurrano da tempo: "Conte? Abbiamo fatto bene a toglierlo alla Juve, però non mi convince. Quando parla mi sembra parli ancora con gli juventini invece che con i nostri perché si nasce juventini come si nasce interisti, è difficile cambiare. Non c'è niente da fare, è una cosa che ha dentro proprio".

antonio conte

 

A suo tempo ci era passato anche Trapattoni, vittorioso con la Juve, che per farsi perdonare il passato bianconero a Milano dovette conquistare lo scudetto dei record nella stagione 1988/89.

 

SANDRO MAZZOLA

Restò invece impigliato al marchio di simbolo juventino Marcello Lippi, mai davvero amato a San Siro. Conte, che ha fatto tesoro delle esperienze dei suoi illustri predecessori, dalla Milano nerazzurra si è fatto subito amare. Quella del Meazza non è stata una semplice accettazione, ma una vera infatuazione collettiva: gli ultrà che lo chiamano sotto la curva dopo ogni vittoria, i tifosi dei distinti che lo acclamano per il bel gioco, l'esigente tribuna lo sostiene compatta.

 

antonio conte

Che non sarebbe stato facile farsi amare dal primo giorno, l'ex capitano della Juve di Moggi lo aveva messo in conto. Già nelle prime conferenze stampa lo aveva esplicitato: "Non faccio niente per ingraziarmi i tifosi, ma garantisco che la mia dedizione all'Inter è totale". Arrivati alla settima giornata, il feeling è pressoché totale. Anche quei protagonisti della stagione del Triplete - da Materazzi a Stankovic - che al suo arrivo avevano prudentemente posticipato ogni giudizio professionale e personale dell'Inter contiana hanno poi elogiato il gioco e la determinazione. Per non interrompere la luna di miele con il mondo nerazzurro, Conte deve semplicemente fare quello che ama di più: vincere. In campionato, fino a domenica scorsa, lo aveva fatto sempre. Superata la lunga pausa per le partite delle nazionali, dovrà ricominciare a farlo, per placare anche le critiche degli irriducibili.

rivera mazzolaSANDRO MAZZOLA

 

Le frasi di Mazzola seguono quelle di Massimo Moratti, per cui Conte è invece "un professionista con continuità, forza e carattere". Ma l'ex presidente, dopo la sconfitta in casa per 1-2 con Juve, tocca un altro nervo scoperto della gestione cinese dell'Inter: "Forse Icardi in campo sarebbe stato utile", ha detto. Non stupisce che lo dica proprio lui, al termine di una serata in cui Lukaku non ha brillato. Maurito nel 2013 era stato di fatto l'ultimo colpo di mercato della sua lunga presidenza, prima del passaggio della società a Erick Thohir.

FERRUCCIO E SANDRO MAZZOLA 5

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