antonio conte

CONTISMO SENZA LIMITISMO - IL CT HA FATTO DI NECESSITA’ VIRTU’: UNA NAZIONALE SENZA TALENTO PUO’ VINCERE SOLO CON GRINTA, FORZA E RABBIA - REGOLE DA CASERMA E UN SOLO IMPERATIVO: “NON SO SE FAREMO INNAMORARE L’ITALIA, MA DI SICURO CONTINUEREMO A SPUTARE SANGUE”

1. LE 10 REGOLE DI CONTE

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera

antonio conte sanguinolentoantonio conte sanguinolento

 

L' ultima volta che l' Italia ha vinto 2-0 all' esordio era nel 2006 contro il Ghana, ma Antonio Conte evita accuratamente i paragoni con i fantastici campioni del mondo di Marcello Lippi.

 

Anzi, preferisce ricordare una storia più buia e recente, quando due anni fa in Brasile, dopo aver messo sotto l' Inghilterra a Manaus, infilammo le sconfitte con Costa Rica e Uruguay tornando a casa. La storia sembra diversa perché dentro il Parc Olympique è nata una stella e l' Europa del calcio osserva, stupita e un po' invidiosa, la trasformazione del brutto anatroccolo in un cigno bellissimo.

 

antonio conte sangue della patria antonio conte sangue della patria

La Nazionale a più basso contenuto di talento della storia moderna si è ritrovata in una notte fredda e piovosa, quasi d' incanto. La forza di questa squadra di ferro è quasi tutta nel lavoro dell' allenatore, una specie di Rocky Balboa azzurro, colpito da Zaza nell' esultanza del primo gol, ma sempre in piedi, scatenato seppur sanguinante. Grinta, forza, rabbia. E un duro lavoro sull' aspetto tattico, tecnico, psicologico, fisico (siamo i più vecchi ma quelli che hanno corso di più sino adesso con 119,7 km percorsi).

 

antonio conte ha apprezzato i capelli di fellainiantonio conte ha apprezzato i capelli di fellaini

Conte è così: o si ama o si odia. O gli si vende l' anima o si divorzia. Il gruppo si è affidato al lavoro e alle manie del suo stratega, condividendo con lui la voglia di riscatto dopo due anni vissuti tra lo scetticismo.

 

Il segreto di Conte è nel lavoro giornaliero attraverso dieci regole messe in pratica alla Juventus e perfezionate in azzurro. La forza del c.t. è non sottovalutare niente e niente dare per scontato. La duttilità della rosa, con giocatori scelti in base alle esigenze tecnico-tattiche, la base di partenza.

 

Giaccherini ne è l' esempio: ala, terzino, interno. Ma tutti si spremono: De Rossi è tornato, Eder è rinato, Candreva ha confermato il suo valore. Figli di un dio minore e armati della stessa voglia di emergere. Così sono stati banditi i festeggiamenti eccessivi «perché niente è stato fatto» ha ricordato l' allenatore sul campo ieri mattina. E da oggi testa, gambe e cuore sulla Svezia. Seguendo le metodologie di Conte.

ANTONIO CONTE E MASSIMO CARRERA ANTONIO CONTE E MASSIMO CARRERA

 

L' analisi del match attraverso le relazioni del fratello Gianluca e della società Sics di Bassano del Grappa, le sedute video giornaliere, le prove sul campo nel centro Bernard Gasset. Regole dure, un po' da caserma, ma uguali per tutti e finalizzate allo stesso obiettivo: tornare a casa senza rimpianti.

 

«Non so se faremo innamorare gli italiani, di sicuro continueremo a sputare sangue», dice il guru che ha acceso la squadra. «La bellezza di questo risultato non è solo la vittoria, ma l' unità del gruppo: avete visto come ha esultato la panchina? Tutti insieme appassionatamente, anche chi doveva entrare e non è entrato».

 

Il riferimento è a Zaza, che doveva subentrare a Eder e invece è tornato in panchina a favore di Immobile. Nessun problema: la squadra è unita, si sente, vuole stupire. Il patto è semplice: giocarsela sempre.

 

La promessa, adesso, è non farsi ingannare dalle sirene tentatrici. I complimenti possono saziare la fame e fiaccare l' anima. Conte non ha paura e tiene tutti sulla corda. Se siete diversi da quelli che sono naufragati in Brasile dimostratelo con la Svezia, la sua sfida. Buffon e compagni non vedono l' ora di accontentarlo.

ANTONIO CONTE PUMAANTONIO CONTE PUMA

 

2.GIACCHE, LEO& CO - I SOLDATINI SCELTI DEL GENERALE ANTONIO

Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera

 

La prova che la simbiosi allenatore-squadra è perfetta sta tutta in una simpatica frase, che Antonio Conte urla a squarciagola nel momento più delicato della la sfida col Belgio: «Vi ammazzo tutti!!!». Solo pochi allenatori si possono permettere la minaccia sistematica per tenere sulla corda la squadra. E Antonio, modestamente, può. Perché lui ha fornito (e fatto studiare a memoria) il manuale delle istruzioni da sviluppare in campo.

 

E allora ha la facoltà di trattare gli azzurri come una moglie spietata col marito che inevitabilmente ha sbagliato a montare la cassettiera dell' Ikea. Così Emanuele Giaccherini, senza scherzare troppo, spiega che «il c.t. ha minacciato di mandarmi a casa a piedi se avessi sbagliato un gol come quello contro la Scozia...».

 

antonio conte medicatoantonio conte medicato

Per Conte, la massima cattiveria è il simbolo della massima fiducia. Che ripone soprattutto negli uomini più fedeli, le sue truppe scelte, quelli che gli devono praticamente tutto: il «Giacche» in questo club ristretto è in buona compagnia con Leonardo Bonucci, ma anche con due iscritti più recenti come Graziano Pellé, autore del 2-0, e l' interista Eder, schierato titolare nonostante l' involuzione milanese e capace di non deludere le attese di Conte.

 

GIACCHERINIGIACCHERINI

«He' s unique», dice Giaccherini alla stampa inglese, avida di dettagli o almeno di aggettivi sul prossimo allenatore del Chelsea. Non è piaggeria, quella del giocatore di proprietà del Sunderland: cosa dovrebbe dire del resto di un tecnico che lo ha voluto alla Juventus dopo appena un anno di serie A col Cesena, che gli ha dato il ruolo di dodicesimo uomo (a volte sottoutilizzato) per due stagioni e che ha dato in escandescenze quando il suo fedelissimo è stato venduto in Premier League?

 

bonucci giaccherini italia belgiobonucci giaccherini italia belgio

È stato lo stesso Conte ai tempi della Juve a ribattezzarlo «Giaccherinho» perché «se fosse straniero avrebbe molto più credito: vale per Emanuele e per tanti altri nostri giocatori». Leonardo Bonucci quando l' attuale c.t. sbarcò alla Juventus era considerato un difensore modesto soprattutto in marcatura, reduce da un' annata storta con Delneri.

 

L' impatto con Conte poi è stato traumatico: «Perché ero tornato in cattive condizioni dal viaggio di nozze - ha raccontato Leo col sorriso prima dell' amichevole in Germania - e quindi ci ho messo un po' a rimettermi in riga. Ma se sono diventato tra i più forti al mondo nel mio ruolo, il merito è tutto suo».

 

PELLE'PELLE'

Il lancio di Bonucci è stato uno dei principali tratti del gioco della Juve contiana: Allegri ha espressamente limitato questa risorsa, per abituare la squadra a giocare con la palla a terra. Chissà, forse anche per questo, secondo Leo, «Conte è il miglior allenatore italiano».

 

La coppia Pellé-Eder è stata battezzata per la prima volta allo Juventus Stadium contro l' Inghilterra e nel secondo anno di Conte ha superato quella iniziale, Zaza-Immobile. Pellé può parlare in leccese stretto col c.t., Eder è silenzioso. Ma tutti e due, molto criticati per i pochissimi gol nel 2016, hanno conservato il posto e col Belgio hanno dimostrato di meritare la fiducia di Conte: perché fanno meglio degli altri i movimenti giusti per favorire gli inserimenti, certo. Ma anche perché devono tutto al c.t.. E in cambio danno sempre qualcosa in più.
 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI, BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…