cristiano ronaldo

CR7, LA JUVE CALA L'ASSO DI COPPE - “QUESTE SONO LE SUE PARTITE, GLIELO LEGGI IN FACCIA”: STASERA RITORNO CON L’AJAX ALLO STADIUM, ALLEGRI SI AGGRAPPA A RONALDO, 64 GOL NELLE GARE A ELIMINAZIONE DIRETTA – MA I 'LANCIERI SOGNANO' LO SGAMBETTO, L' 'ALLENATORE DEGLI OLANDESI TEN HAG, GIA’ VICE DI GUARDIOLA AL BAYERN: "SIAMO GIOVANI, MA GIOCHIAMO DA ADULTI. VOGLIAMO UN'ALTRA PARTITA INDIMENTICABILE”- GIALLO DE JONG

Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera

cristiano ronaldo

 

 

La porta magica ha compiuto un anno il 3 aprile, data dell' apparizione ronaldesca tramite rovesciata con la maglia del Real Madrid. E con l' arrivo di Cristiano a Torino è diventata un luogo di culto pagano: sotto la Nord, CR7 ha segnato i suoi primi gol a settembre contro il Sassuolo, ha colpito magnificamente al volo il lancio di Bonucci contro lo United e soprattutto ha segnato due delle tre reti nella epica rimonta contro l' Atletico Madrid. Alle quali si è aggiunto il gol all' andata ad Amsterdam, anche in quel caso nell' unica occasione avuta.

 

Perché in queste partite (64 reti in 78 gare a eliminazione diretta) Ronaldo non sbaglia un colpo e si trasfigura. Letteralmente: «Diventa un altro giocatore, glielo si legge in faccia - spiega Massimiliano Allegri con quel misto di ammirazione e rispetto che riserva solo a Cristiano -. Sarebbe stato anomalo uscire dalla Champions con un solo gol segnato da lui e difatti poi ne ha fatti 4 in 2 partite. Fortunatamente ce l' abbiamo noi».

 

 

ajax juve ronaldo

CR7 è costato 100 milioni, 8 in più dell' intero fatturato dell' Ajax della scorsa stagione. È arrivato a Torino per prendere la Juve per mano e accompagnarla attraverso la porta magica che conduce fino alla finale di Madrid e poi farle salire l' ultimo livello. Ma è vero anche che Cristiano ultimamente soffre un po' di solitudine lì davanti e alla Cruyff ArenA per segnare ha dovuto far partire l' azione con un movimento a metà campo che ha mandato fuori giri la fase difensiva dell' Ajax. Per poi terminare l' opera con un altro gol di testa, come quello che aveva aperto l' ordalia contro l' Atletico del Cholo, chiusa con un gesto volgare, ma liberatorio, da re della giungla.

 

Perché il dispendio mentale e fisico di queste battaglie è difficilmente immaginabile: «E bisogna essere abituati: guardate Rugani o Spinazzola, che dopo una gara da titolari hanno faticato a riprendersi - sottolinea Allegri -.

CRISTIANO RONALDO E L ESULTANZA CONTRO I TIFOSI DELL ATLETICO MADRID

La sfida di stasera sarà molto tecnica, ma anche molto fisica. E quelli che giocano devono essere delle iene. Anche perché il risultato dell' andata non conta niente: è una partita secca, dobbiamo giocarla con la stessa intensità che abbiamo avuto contro l' Atletico, ben sapendo che affrontiamo un avversario molto diverso.

 

Ci servono due cose: grande rispetto per l' Ajax quando saremo costretti a difendere. E più lucidità nella costruzione del gioco. Se facciamo bene sotto questi due aspetti, allora passiamo il turno. Ma sarà una partita infinita, sempre aperta, nella quale tutti giocheranno fino per vincere fino all' ultimo».

 

Allegri ritrova Emre Can, uomo chiave contro l' Atletico, ma deve rinunciare a Chiellini (come all' andata) e a Mandzukic, ufficialmente per problemi al tendine rotuleo. Considerata anche l' assenza di Khedira, mancano chili e centimetri in quantità industriale per attaccare «il deserto che c' è oltre la loro prima linea di pressione», primo concetto espresso da Max dopo l' andata e ripetuto adesso: «Dobbiamo essere tecnicamente puliti e veloci. Devo scegliere tra Dybala e Kean, o forse nessuno dei due. In quel caso giocano sia De Sciglio che Cancelo, ma decido all' ultimo».

cristiano ronaldo dopo la vittoria contro l atletico madrid

L' argentino sembra il favorito. Due anni fa segnò due gol al Barcellona proprio nei quarti. Ma la porta non era quella magica.

 

2. TEN HAG, L' ANTI ALLEGRI: ESALTA I RAGAZZINI COL CALCIO «COMPLESSO»

 

Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera

 

I ragazzini mannari danzano leggeri e feroci sul prato dello Stadium nell' ultimo allenamento, interamente aperto alla stampa, evento eccezionale a questi livelli.

Del resto l' Ajax non ha nulla da nascondere, nemmeno il recupero lampo della sua stellina più brillante, Frenkie De Jong, il cervellone biondo, col sorriso sempre sguainato e la palla attaccata al piede: «Se sei timido, qui per te sarà complicato» è una delle massime che campeggiano sui muri dell' accademia dell' Ajax, chiamata «Futuro». E anche mostrarsi al mondo senza filtri è un messaggio, forte e chiaro: questa squadra non ha paura di niente. E di nessuno.

ten hag

 

Soprattutto da quando è arrivato Erik Ten Hag, cresciuto lontano da Amsterdam sia come giocatore (era un centrale difensivo del Twente) che come allenatore. I due anni da assistente di Pep Guardiola al Bayern Monaco, dove guidava anche la squadra B, gli hanno impresso il marchio di discepolo di Pep sul cranio rasato, che in effetti somiglia a quello del maestro. Ma Ten Hag, che in Olanda è considerato in odore di eresia perché non è un dogmatico del 4-3-3, riporta ordine nell' albero genealogico di famiglia: «Guardiola è stato importante per me, ma lui al Barcellona ha imparato da Cruyff la filosofia dell' Ajax».

 

ajax juve

Tutto torna, ma ognuno ci mette del suo: Ten Hag ha riportato lo stile olandese al centro di tutto nel tentativo di rivincere il campionato dopo cinque anni e ha superato «diverse frontiere» come ama ripetere: «Se siamo qui vuol dire che siamo all' altezza dei giganti come Real e Juve. Possiamo farcela: siamo giovani, ma giochiamo come adulti. La Juve resta favorita, ma noi vogliamo aggiungere alla lista un' altra partita indimenticabile».

ajax juve

 

La specialità di questo tecnico 49enne che già Kalle Rummenigge al Bayern aveva battezzato («È destinato a un grande futuro») è la capacità di lavorare sulla mente dei propri giocatori, sia nella quotidianità che nella vigilia delle grandi partite: «È genuino e interessato a te - ha spiegato l' ex milanista Urby Emanuelson che ha avuto come allenatore sia Ten Hag che Allegri -. Max è un genio, mentre Erik lavora più individualmente coi giocatori sotto l' aspetto mentale ed è una grande persona. In più ha una grande flessibilità tattica».

ajax juve douglas costa

 

Su un aspetto però non ci sono deroghe, ovvero sul fatto che l' Ajax farà una partita d' attacco «perché è sempre una questione di mentalità e molto dipende dalla testa: siamo freschi, anche sotto questo aspetto» dice Ten Hag.

 

ajax juve

E niente può turbare chi ha una visione differente del calcio, «che è complesso», ovvero il contrario di quello che sostiene Allegri. Nemmeno il fatto che De Jong, già venduto al Barcellona, avrà l' ultima parola se giocare o meno: «Il fatto che il prossimo anno giochi in un' altra squadra non influirà sulla sua decisione - sottolinea il suo allenatore -. Vediamo se vale la pena rischiarlo». Solo la pretattica è uguale a tutte le latitudini.

cristiano ronaldo 24cristiano ronaldo juve atleticoajax juve ronaldocristiano ronaldoRONALDO A BOLAcristiano ronaldo 20cristiano ronaldo e andrea agnellicristiano ronaldo

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)