2021riello vigneti

L’UVA PASSA, L’ARTE RESTA! – DALLA FRANCIA ALL’ITALIA, I VIGNAIOLI DI TUTTO IL MONDO STANNO DISSEMINANDO DI OPERE D’ARTE E INSTALLAZIONI I LORO VIGNETI – RIELLO: “A BRESCIA SI PUÒ TROVARE IL PIÙ GRANDE VIGNETO URBANO DI TUTTA EUROPA, IL "PUSTERLA" DOVE EMANUELE RABOTTI COLTIVA UNA VARIETÀ ANTICA E AUTOCTONA. E, SU INVITO DELL'AGGUERRITA ASSOCIAZIONE BELLE ARTI LOCALE, L'ARTISTA PASCALE MARTHINE TAYOU HA PENSATO PER QUESTO LUOGO UNA INSTALLAZIONE MOLTO SPECIALE: "LA PLAGE"…”

Antonio Riello per Dagospia

 

riello festaiolo

Importanti e riveriti produttori francesi di vino stanno coinvolgendo a tutto spiano artisti di rilievo per disseminare di opere d'arte i loro leggendari vigneti.

 

A Vosne-Romanée, la Cuverie du Prince de Conti (patria del Romanée Conti, la Rolls-Royce dei grandi rossi di Borgogna) con l'aiuto del Consortium Art Contemporain di Dijon ospita le installazioni di Christophe Brunnquell e di Beau Dick.

 

 

Nella zona di Bordeaux lo Chateau Chasse-Spleen a Moulis-en-Medoc ospita le opere di vari artisti tra cui Anita Molinero, Felice Varini e Katinka Bock.

 

 

tom shannon chateau lacoste

Nello Champagne, vicino a Reims, l'eponima Maison Ruinart viene celebrata da par suo con l'intervento di Tomas Saraceno. Sempre vicino a Reims il Domaine Vranken-Pommery offre ai visitatori una collezione piuttosto imponente (notevole l'installazione di Daniel Firman).

 

bernard venet, chateau saint mur

La Provenza è probabilmente l'area più ricca di intrecci alcoolico-artistici. Il più aggiornato, chic e ambizioso è di sicuro quello legato allo Chateau La Coste nei pressi di Aix-en-Provence (si va da Tracy Emin a Sean Scully). Vicino a Saint-Tropez si trova il Chateau Saint-Maur dove ogni estate vengono ospitate mostre notevoli (quella di quest'anno si intitola "Minimo"), ci sono in ogni caso anche opere permanenti come  "At Dawn" del duo Martine Feipel e Jean Bechameil.

 

la plage bs 7

La Commanderie de Peyrassol (92 ettari a vigneto e circa 100 opere di Arte Contemporanea sparse in giro, non manca quasi nessun nome "giusto") non è comunque certo da meno.

 

Infine, tra i grandi crus del Chateau Sainte-Roseline, troneggia una tripla mostra che comprende Jean Dubuffet, Joan Mirò e Barry Flanagan.

 

dawn martine feipel e jean bechamel commanderie de peyrassol

Tornando in Italia, Brescia, dal canto suo, potrebbe sembrare solo una delle tante città manifatturiere del Nord, concentrata nelle complesse e faticose trasformazioni dell'Era Post-Industriale.

 

Apparentemente dunque una destinazione senza un particolare glamour, ben diversa dagli ambienti esclusivi dei manieri francesi.

 

A Brescia in ogni caso, tra tante altre cose davvero molto belle, ci sono anche notevoli note enologiche ed artistiche da scoprire. Si può trovare il più grande vigneto urbano di tutta Europa (circa quattro ettari), noto come vigneto "Pusterla" dove Emanuele Rabotti coltiva una varietà antica e autoctona. Le piante si arrampicano sulle pendici settentrionali del colle Cidneo, che ha sulla sommità il vasto Castello da cui si domina la città.

 

la plage bs 8

E, su invito dell'agguerrita Associazione Belle Arti di Brescia, l'artista Pascale Marthine Tayou (1967) ha pensato per questo luogo una installazione molto speciale: "La Plage". Il lavoro di Tayou di solito testimonia, in modo non scontato e con il piglio di un giocoliere visionario, le complicate relazioni che si sono create nei secoli tra la Civiltà Africana e i paesi colonialisti Europei.

 

 E' un personaggio carismatico molto considerato da critici e curatori di tutto il Mondo, vive e lavora tra il suo paese natale (il Camerun) e la Francia. Può vantare robuste partecipazioni a importanti rassegne (come Documenta 2002) ed è rappresentato in Italia dalla Galleria Continua.

 

Qui l'artista ha sistemato circa 600 classici ombrelloni coloratissimi da spiaggia colorati (realizzati apposta per la bisogna) in mezzo ai filari delle viti. Potrebbe essere letto ovviamente come un intervento di Land Art. Massimo Minini però ama definire Tayou piuttosto come un paesaggista contemporaneo (un pronipote della schiatta di Watteau, Claude Lorrain o di Fragonard) che, a modo suo, ritrae e modifica il paesaggio esistente. Un suggeritore di paesaggi insomma.

la plage bs 1

 

Non manca, guardandosi indietro, anche un'ombra di ricordo per le famose file di drappi/ombrelli colorati del duo Jeanne-Claude Christo.  Il risultato: una vigna, oppure una spiaggia, probabilmente tutte due le cose assieme. Gli artisti usano spesso una tecnica collaudata per creare un turbamento emotivo-sensoriale: mescolano (e spesso invertono) luoghi e/o situazioni che in condizioni "normali" dovrebbero essere decisamente tenute lontane e separate.

riello festaiolo 1

 

Un caso tipico è quello del Padiglione della Lituania all'ultima Biennale di Venezia dove tre artisti (Lina Lapelyte, Vaiva Grainyte e Rugile Barzdziukaite) hanno portato un pezzo di spiaggia (con sdraio, sabbia, bagnanti e ombrelloni inclusi) dentro al seminterrato di un edificio dell'Arsenale di Venezia. Quasi sempre funziona il binomio interno/esterno. Ma anche, come nel caso di Brescia, il semplice innesto di due diverse situazioni, entrambe esterne, in un unico insieme può scatenare comunque il cosiddetto effetto "ostranenie" (un termine in lingua russa che sinteticamente riassume l'effetto destabilizzante che innesca il de-portare, in un contesto decisamente inaspettato, una realtà abitualmente associata ad un altro ambito).

la plage bs 3

 

Alla fine, su questo bel declivio, quel che conta di più è che "La Plage" riesce ad emanare una visione sostanzialmente ottimistica del futuro, dove il lavoro e la fatica sembrano virtuosamente poter convivere con la vacanza e il relax. Potrebbe forse, per qualcuno, anche essere il misterioso segnale dell'inizio della fine di un gigantesco incubo collettivo (è stato inaugurato il 21 giugno....). Chissà? Non è fantascienza comunque. E neanche Utopia. Sono solo i Super-Poteri dell'Arte al lavoro.

beau dick, cuverie conti, vosne romanee

 

 

la plage bs 2la plage bs 6daniel firman pommeryla plage bs 4

 

   

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…