dalma maradona aurelio de laurentiis

NON C’È PACE PER DIEGO – AURELIO DE LAURENTIIS HA CONFERMATO IL NO ALLA RICHIESTA DI INGRESSO ALLO STADIO DEL NAPOLI ALLA FIGLIA DI MARADONA DALMA CHE STA GIRANDO IL DOCUMENTARIO “LA HIJA DE DIOS” – IL MOTIVO? SAREBBE IN TRATTATIVA CON UNA PIATTAFORMA INTERNAZIONALE PER UNA SERIE TV SU DIEGO – INTANTO È PARTITA LA GUERRA LEGALE PER L’EREDITÀ DEL “PIBE DE ORO” E I FIGLI STANNO SPUNTANDO COME FUNGHI…

dalma maradona 3

 

Maurizio Nicita e Filippo Maria Ricci per www.gazzetta.it

 

Avevamo lasciato Dalma Maradona in attesa di una risposta di Aurelio De Laurentiis. La “Hija de Dios”, come il titolo del documentario che sta girando, ha chiesto via whatsapp al presidente del Napoli di farla entrare a filmare allo stadio intitolato a suo padre.

dalma maradona 2

Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti dopo il 3-2 sul Leicester: "Partita di livello contro un avversario scomodo"

 

NUOVO NO 

De Laurentiis non ha risposto direttamente a Dalma, che però ha ricevuto una mail: l’avvocato del presidente, Lorenzo De Sanctis, le ha confermato il diniego alla richiesta di ingresso allo stadio che porta il suo stesso cognome, giustificando il nuovo no con una trattativa in corso con una piattaforma internazionale per la registrazione di una serie. 

 

dalma maradona 1

Pochi indizi. E poche parole, che però hanno preso forma quando ieri pomeriggio ha parlato De Laurentiis: “Abbiamo scritto e stiamo registrando 30 episodi, prodotti da una piattaforma internazionale, e riguarderanno la storia del Napoli a partire da Giorgio Ascarelli nel 1926 fino ai tempi nostri. Se non ci fosse stata la morte di Maradona avremmo già cominciato a girare”. 

 

dalma gianinna

Dalma ci è rimasta molto male, ma dall’Argentina hanno chiesto alla Bronx, la casa di produzione che si occuperà delle scene napoletane de “La hija de Dios”, di sondare il terreno con il Comune di Napoli, proprietario dello stadio. De Laurentiis ha anche annunciato che il 20 dicembre andrà alla Farnesina dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per presentare l’idea dell’organizzazione di una partita annuale dedicata a Diego Maradona. 

 

La prima, idealmente il 24 maggio, giorno del compleanno di Aurelio De Laurentiis, sarà un Napoli-Argentina.

maradona con le figlie

 

QUANTI FIGLI? 

Diego, Diego, sempre Diego. Film, serie, maglie, ricordi, omaggi, partite. Maradona è un patrimonio, e attorno alla sua figura è in corso una guerra di vari mondi. Al momento ci sono cinque figli riconosciuti, Diego Junior, Dalma, Gianinna, Jana e il piccolo Diego Fernando. 

 

Una richiesta di paternità negata a Magalì Gil, altre due in attesa, quelle di Santiago Lara e Eugenia Laprovittola, e la possibile incorporazione dei figli cubani, che inizialmente erano tre, i gemelli Joana e Lu e Javielito, e ora sono cinque visto che si parla anche di Harold e Johanna. La giudice che segue la successione ha dato tempo fino al febbraio del 2022 ai possibili eredi di farsi avanti.

diego fernando maradona ojeda 2

 

BATTAGLIA LEGALE 

Questa dozzina di giovani tra gli 8 e i 35 anni hanno diritto, o lotteranno per aver diritto, alla spartizione del patrimonio di papà Diego Armando, attorno al quale è partito un complesso e intricato iter giudiziario che sta strozzando la battaglia per l’eredità Maradona. In campo un esercito di avvocati, e lo stesso giudice che si occupa della successione che è cambiato quattro volte perché i vari figli avevano presentato domanda di eredità in luoghi differenti. 

diego fernando maradona ojeda 1

 

Ora almeno i cinque ufficialmente riconosciuti si sono riuniti sotto la guida di Sebastian Baglietto, storico legale di Claudia Villafañe, l’avvocato scelto dal giudice per curare la successione.

 

L’ACCORDO 

Gli eredi, in attesa di capire forma, entità, geografia e dimensioni del patrimonio, hanno iniziato una guerra legale. Prima di addentrarci nei conflitti economici va citata la causa penale per negligenza legata alla morte di Maradona avviata contro l’entourage medico (sette persone fra medici e infermieri) che ha curato Diego nei giorni che hanno portato alla sua morte il 25 novembre 2020. 

jana maradona 3

 

In ambito finanziario, gli eredi contestano il contratto per la gestione dei marchi legati a Maradona (compresi i suoi soprannomi, tipo “La Mano de Dios”) e ai diritti d’immagine. 

 

Poche settimane prima della morte, Maradona aveva firmato un accordo con la Sattvica, una società gestita dall’argentino Matias Morla, avvocato e persona vicina a Diego sin dal 2012, e con l’italiano Stefano Ceci, da oltre vent’anni amico del Pibe e da tempo suo uomo di fiducia in questioni economiche e d’immagine, i cui interessi sono tutelati dall’avvocato Claudio Minghetti e dal professor Sandro Censi in Italia e dallo Studio Uckmar a Baires. Gli eredi hanno impugnato questo accordo e hanno intrapreso diverse azioni legali per bloccarne l’utilizzo.

 

IL MARCHIO 

giannina maradona 1

In Argentina hanno avviato una causa penale per circonvenzione d’incapace, procedimenti civili per la rescissione del contratto e una denuncia contro Morla per amministrazione fraudolenta.

 

In Italia gli avvocati nominati dagli eredi, Francesco Caroleo Grimaldi, Antonella Tomassini e Federico Sinagra, hanno presentato una denuncia penale alla Procura di Napoli per truffa aggravata nei confronti di Ceci e una diffida in sede civile allo stesso Ceci e al Napoli per l’utilizzo del marchio Maradona: in entrambi i casi è tutto legato all’operazione commerciale che ha portato alla produzione della maglia che il club partenopeo ha usato per tre gare. 

maradona figlie

 

A margine Claudia Villafañe e le sue due figlie, Dalma e Gianinna, hanno querelato Ceci per diffamazione presso la procura di Roma a seguito di un’intervista rilasciata a La Repubblica.

 

BOTTA E RISPOSTA 

MARADONA 77

In Italia la partita legale è appena cominciata, in Argentina va avanti da tempo e il risultato resta molto incerto. A La Plata il giudice incaricato per la successione il 23 novembre ha risposto affermativamente alla richiesta interposta da Ceci di poter continuare a gestire l’immagine di Maradona, un altro giudice a Buenos Aires 6 giorni dopo, pur dichiarandosi incompetente, sul tema ha dato ragione alla richiesta di sospensione avanzata dagli eredi. Ci vorranno mesi, forse anni, perché Maradona possa riposare in pace.

murales maradona napoli 2

 

 

Da www.ilnapolista.it

Sulla Gazzetta dello Sport una nuova puntata della querelle Dalma Maradona-Napoli per il documentario su Diego Armando. Fino a qualche giorno fa, sembrava che alla figlia del Pibe de Oro fosse stato concesso, dal Comune di Napoli, il permesso di girare allo stadio, anche se il presidente del club, Aurelio De Laurentiis, aveva negato il suo ok. Ma adesso pare non sia più così: Dalma verrà in città, ma non potrà effettuare riprese all’interno dell’impianto.

murales maradona buenos aires 6

 

“Ieri al momento di chiudere data e ora, dal Comune hanno fatto sapere di non poter aprire le porte agli argentini. Dalma arriva mercoledì, ma fino a venerdì allo stadio ci sarà un’ispezione. Sabato e domenica non c’è nessuno che possa farla entrare, da lunedì il campo entra nella giurisdizione del Napoli in vista della sfida con lo Spezia di mercoledì. A quel punto Dalma sarà già ripartita per Buenos Aires, teoricamente senza poter essere entrata al Maradona. Dal suo entourage trapela sdegno e non mollano la presa”.

giannina maradona 2murales maradona napoli 8murales maradona napoli 1murales maradona buenos aires 5dalma maradona 3dalma maradona 2dalma maradona 1diego fernando maradona ojeda 3jana maradona 2jana maradona 1jana maradona murales maradona buenos aires 9ottavio bianchi maradona 1murales maradona napoli 3maradona figlie

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...