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ESTASI BERRETTINI A WIMBLEDON: SALVA 3 MATCH POINT CONTRO SCHWARTZMAN E SI REGALA FEDERER AGLI OTTAVI – A 23 ANNI IL TENNISTA ROMANO È VIRTUALMENTE N. 18 DEL MONDO, IL CAPITANO DI DAVIS BARAZZUTTI: “MATTEO VALE I PRIMI 10 DEL MONDO” – TIFOSO DELLA FIORENTINA, DA QUALCHE SETTIMANA È TORNATO SINGLE. E IERI, SU INSTAGRAM, HA INIZIATO A SEGUIRLO EUGENIE BOUCHARD… - VIDEO

 

https://video.sky.it/sport/tennis/video-wimbledon-2019-berrettini-federer-intervista/v522454.vid

 

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

berrettini

Stefano Semeraro per “la Stampa”

 

Coach Santopadre, uscendo dal campo n. 18, ha la faccia di uno che si è visto tre horror di fila a fianco di un fantasma. Corrado Barazzutti, il nostro capitano di Coppa Davis, si lascia scappare che «Matteo vale i primi 10 del mondo», Sergio Palmieri che «Berrettini lo aspettiamo fra due anni alle Atp Finals di Torino». Mamma Claudia aspetta un bacio - e lo avrà, lunghissimo - papà Luca sotto il cappellino è una statua. «Mi creda, io in realtà ho 70 anni, mica i 57 che dice la carta d' identità».

 

Tutta colpa sua, di Matteo. Che si è appena guadagnato gli ottavi di domani ai Championships, e per giunta contro Roger Federer, magari proprio sul Centre Court; e che ci è riuscito con una partita folle e infinita - sarà un un caso, ma il n. 18 è il campo dove Isner e Mahut nel 2010 hanno giocato il match più lungo della storia - prima persa, poi riaperta, di nuovo smarrita, ripresa per capelli salvando tre matchpoint e alla fine strappata in 4 ore e 19 minuti e cinque set (6-7 7-6 4-6 7-6 6-3) a Diego Schwartzman, El Peque, il magnifico hobbit del circuito, dentro una giornata fradicia di nuvole, piena di emozioni e di futuro. Wimbledon, allo stato puro.

BERRETTINI 2

 

Il ligure a rischio squalifica Berrettini a 23 anni è virtualmente n. 18 del mondo, e il quinto italiano nell' Era Open che riesce a penetrare nella seconda settimana dello Slam verde dopo Panatta (1979), Sanguinetti (1998), Pozzi (2000) e Seppi (2013). Federer, che ha battuto in tre set l' eterna promessa francese Pouille, a questo punto del torneo è insieme un regalo e una porta aperta, un sogno e una possibilità. Solo altri due italiani hanno affrontato il Genio a Wimbledon, Fognini nel 2012 e Lorenzi nel 2014: 6 set a zero per Roger.

 

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Solo Seppi lo ha battuto in uno Slam, in Australia nel 2015. Matteo ha la stoffa per fare molto, per sperare di più. Quest' anno ha già vinto due tornei, uno sull' erba, il coraggio con cui ha annullato i tre matchpoint (uno sul 5-4 e 2 sul 6-5 del quarto set), vinto due tiebreak, il primo 14-12, e cancellato con tre prime ai 200 all' ora l' ultima minaccia di due palle break sul 5-2 del quinto set, è quella del giocatore vero. La faccia felice di un' Italia che ieri cercava un doppio miracolo ma che per metà si è persa, qualche ora prima e pochi metri più in là, sul campo n. 14, dove Fabio Fognini non ha solo consegnato al n. 94 del mondo Tennys Sandgren un match che avrebbe potuto/dovuto vincere, ma pure confezionato l' ennesimo scandalo di una carriera spericolata.

 

BERRETTINI

«Maledetti inglesi - è sbottato - scoppiasse una bomba su questo circolo». Era infuriato per il palcoscenico minore, il Fogna, appena 318 posti a sedere e tanta confusione. Ma a 32 anni dovrebbe sapere che esistono i microfoni, i cellulari, il Grande Fratello dei social. E soprattutto che parlare di bombe in una città che porta le cicatrici del terrorismo no, non è proprio cosa. Ora rischia una multa salatissima, o addirittura una squalifica negli Slam visto che dopo la cacciata dagli Us Open 2017 per le offese alla giudice di sedia Laura Engzel era in osservazione, con la condizionale, per due anni. La goccia d' amaro, in una giornata dolcissima.

 

2 – BERRETTINI SFIDERÀ FEDERER A WIMBLEDON: ECCO 10 COSE CHE NON SAPETE ANCORA DI LUI

Marco Calabresi per www.corriere.it

 

BERRETTINI 9

Chi è?

«Mi piace l’idea di farmi travolgere dalle emozioni». Ci riuscirà, Matteo Berrettini: ad Halle, due settimane fa, era stato a una partita dall’affrontare Roger Federer, Sua Maestà, ma in Germania perse in semifinale con Goffin. Stavolta nessun intoppo. Dopo Sousa-Nadal e Konta-Kvitova, terzo match sul Centrale Federer-Berrettini. Tutto vero. Ma chi è Matteo?

 

Romano di Montecarlo

Nato il 12 aprile 1996 a Roma, Matteo è cresciuto nella periferia nord-est della Capitale, nel quartiere Nuovo Salario. Era iscritto al Liceo Scientifico Archimede di via Vaglia, ma ha completato gli studi da privatista. Negli ultimi mesi, però, ha trasferito la sua residenza a Montecarlo, ma resta socio del Circolo Canottieri Aniene.

 

Sportivo a 360 gradi

Con il tennis, e si è visto, se la cava benissimo, ma da bambino Matteo dovette scegliere: a sette anni preferì la racchetta al nuoto e al judo. Ma con il fisico che ha (è alto 1.96) avrebbe potuto avere speranze anche con il basket, di cui però è appassionato: è un fan della Nba e di LeBron James.

BERRETTINI MELOCCARO 1

 

Tre trionfi

Berrettini, in carriera, ha vinto tre tornei Atp: due sulla terra rossa, uno sull’erba. Il primo, il 29 luglio dello scorso anno a Gstaad (Svizzera), in finale contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut (6-3 6-4); il secondo quest’anno a Budapest, battendo il serbo Filip Krajinovic (4-6 6-3 6-1) il 28 aprile. Infine il capolavoro a Stoccarda (16 giugno) contro il baby fenomeno canadese Felix Auger-Aliassime (6-4 7-6).

 

Tre trionfi

Berrettini, in carriera, ha vinto tre tornei Atp: due sulla terra rossa, uno sull’erba. Il primo, il 29 luglio dello scorso anno a Gstaad (Svizzera), in finale contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut (6-3 6-4); il secondo quest’anno a Budapest, battendo il serbo Filip Krajinovic (4-6 6-3 6-1) il 28 aprile. Infine il capolavoro a Stoccarda (16 giugno) contro il baby fenomeno canadese Felix Auger-Aliassime (6-4 7-6).

 

Il feeling con l’erba

BERRETTINI MELOCCARO

Berrettini ha un bilancio strafavorevole sull’erba: sedici vittorie in 21 match, ma è quest’anno che ha cambiato passo. Dodici successi nelle ultime 13 partite, il primo in India in Coppa Davis, poi i cinque a Stoccarda, i quattro ad Halle (unica sconfitta in semifinale contro Goffin) e i tre a Wimbledon.

 

Quinto italiano alla seconda settimana

A Matteo sono servite oltre quattro ore per venire a capo di un match che si era messo male, ma che Berrettini è riuscito a far girare (6-7 7-6 4-6 7-6 6-3) dopo aver annullato tre match point all’argentino Diego Schwartzman. Prima di lui, soltanto quattro azzurri avevano raggiunto gli ottavi a Wimbledon nell’era Open: Adriano Panatta (1979), Davide Sanguinetti (1998), Gianluca Pozzi (2000) e Andreas Seppi (2013), i primi due capaci di arrivare anche nei quarti.

 

Sogno Roger

E’ legato a Roger Federer il ricordo della più bella finale di Wimbledon. «Quella contro Roddick, nel 2009, finita 16-14 al quinto set per Roger - ha raccontato nei giorni scorsi al Corriere -. Assurdo. Avevo 13 anni ed ero al centro estivo di Genazzano, vicino a Roma. Non mi scollai dalla tv nemmeno per un secondo. L’anno scorso a Genazzano trasmettevano la mia partita: una soddisfazione enorme». Berrettini sarà il 340° avversario diverso della carriera di Roger Federer. E chissà per chi tiferà nonna Lucia, brasiliana, fan dello svizzero: la prima videochiamata di Matteo dopo il successo contro Schwartzman è stata proprio per lei.

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Il fratello d’arte

Matteo ha un fratello, Jacopo, più piccolo di due anni, ma anche lui in classifica Atp. E’ numero 391 del ranking. Al Foro Italico, quest’anno, è stato impegnato sia nel tabellone delle pre-qualificazioni che in quello delle qualificazioni, senza però riuscire ad accedere al Main Draw degli Internazionali.

 

Tifoso viola per famiglia. E single

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Né Roma né Lazio. Matteo è tifoso della Fiorentina: una passione, quella per i colori viola, tramandata dalla famiglia. «Sono tifoso della Fiorentina perché mio nonno è di Firenze e mio padre da piccolo andava allo stadio, quindi tutta la mia famiglia è tifosa viola - ha raccontato -. Purtroppo è una passione che negli ultimi anni è un po’ scemata perché stando sempre fuori è difficile seguire». Da qualche settimana, Berrettini - che era fidanzato con Lavinia - è tornato single. E ieri, su Instagram, ha iniziato a seguirlo Eugenie Bouchard, tennista canadese, numero 79 del mondo ma conosciuta anche per la sua bellezza.

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Ora i nuovi Matteo

Nel dicembre scorso, è stata inaugurata la Rome Tennis Academy, all’uscita Bel Poggio del Grande Raccordo Anulare, non lontana dal Nuovo Salario. Il papà Luca è tra i finanziatori del progetto: Vincenzo Santopadre, il coach di Matteo (che sul circuito è seguito anche dal tecnico federale Umberto Rianna), è il direttore tecnico.

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