cristiano ronaldo marisa mendes 9

PACCHIA FINITA: LO STRACCIAMUTANDE CRISTIANO RONALDO AL GUINZAGLIO DELLA FIGLIA DI JORGE MENDES, IL MANAGER PIU' POTENTE DEL CALCIO GLOBALE - SIAMO ALL’APOTEOSI DEL PRINCIPIO “CASA & BOTTEGA”: ORA CR7 CI PENSERA' BENE PRIMA DI CORNIFICARLA...

MENDES CRISTIANO RONALDOMENDES CRISTIANO RONALDO

Pippo Russo per “Dagospia”

 

Il gossip era circolato per la prima volta lo scorso 9 novembre. Un lunedì mondano a Londra, giorno dedicato al riposo dei parrucchieri e dei calciatori, dedicato alla prima mondiale del film-documentario diretto da Anthony Wonke e intitolato Ronaldo.

MENDES MARISA CR7MENDES MARISA CR7

 

In quell’occasione i presenti si accorsero di atteggiamenti un po’ troppo confidenziali fra Cristiano Ronaldo e Marisa Mendes. Che avrebbe un nome e un cognome ideali per una cantante di Fado, e invece è molto di più. Perché si tratta della prima figlia dell’uomo più potente del calcio globale, il portoghese Jorge Mendes.

 

MARISA MENDESMARISA MENDES

Colui che per CR7 è non soltanto un agente. Non per nulla i due, quando hanno da raccontarsi vicendevolmente, saccheggiano un lessico familiare colmo di stucchevolezze. “Cristiano? È il mio fratellino” ama dire il boss di Gestifute, che strappando nell’estate del 2002 il diciassettenne Ronaldo all’ex potentissimo connazionale José Veiga compì il salto decisivo verso il potere calcistico e finanziario.

 

Dal canto suo, CR7 va persino oltre. E nella prefazione al libro agiografico “La clave Mendes. Todos los secretos del mejor agente de fúbol del mundo”, scritto dagli spagnoli Miguel Cuesta e Jonathan Sánchez, verga frammenti da insulina come il seguente: “Per me Jorge Mendes è come un padre, come un fratello, perché il rapporto con lui è di casa, di famiglia, di intimità, di tutto.

 

Possiamo stare tranquillamente insieme a casa, a mangiare, a scherzare, a nuotare in piscina… Per me è un familiare, non lo vedo come un agente di calcio, ma come un amico personale, di casa, con cui condivido molte cose. Il mio rapporto con lui è unico”.

 

CRISTIANO RONALDOCRISTIANO RONALDO

Il concetto di famiglia declinato in modo ossessivo, dunque. E ora che interviene anche la relazione fra l’attaccante del Real Madrid e Marisa, nata dal primo matrimonio di Jorge con l’ingegnera e imprenditrice Fernanda Farinha, i vincoli della parentela si fanno reali. Con Jorge che da “padre, fratello, familiare, amico personale e compagno di nuotate in piscina”, potrebbe diventare anche suocero.

 

MARISA MENDESMARISA MENDES

Senza che nel frattempo CR7 smetta di essere ciò che per il super-agente è sempre stato: una macchina da soldi. Dicendola col vocabolario dell’economia aziendale si potrebbe parlare di assorbimento d’azienda. In termini più schietti, siamo all’apoteosi del principio Casa & Bottega.

 

Nella sera della prima a Londra la regia e l’onnipresenza di Jorge Mendes sono state evidenti anche ai meno avvezzi. Quanto agli affari di cuore fra i due piccioncini, non ci si azzarderà certo a dire che in questo “love affair” il “love” sia una variabile dipendente rispetto agli “affair”.

 

Che i due si piacciano ci sta, e a guardarli nessuno ci troverebbe da ridire. Che ci sia anche del sentimento, sarà il tempo a dirlo. Di sicuro, durante le settimane successive al vernissage sentimentale di Londra le voci sul legame fra i due si sono rafforzate, viaggiando in parallelo all’onda dei boatos alimentati da papi Jorge sul futuro calcistico di CR7.

 

CRISTIANO RONALDOCRISTIANO RONALDO

Ufficialmente si giura e si spergiura che l’attaccante, 31 anni a febbraio, concluderà la carriera al Real Madrid. Ma intanto si fanno insistenti le voci di un suo approdo al Paris Saint Germain, con un contratto a cifre da fantascienza (http://www.calciomercato.com/news/pippo-russo-ronaldo-al-psg-partono-le-grandi-manovre-di-jorge-me-655295).

 

E quanto alle questioni sentimentali, certo CR7 ci penserà bene prima di fare fesserie con la figlia di papi Jorge. A dire il vero, il suo curriculum sul versante dei rapporti con l’altro sesso è quello che è. Nel 2007, all’età di 20 anni, dovette subire un fermo di polizia a Manchester per un’accusa di stupro che poi decadde nel giro di un mese (http://www.telegraph.co.uk/sport/2368797/Ronaldo-rape-charges-dropped.html). Un incidente di percorso che certo non ha avuto l’effetto di temperarne le tempeste ormonali.

 

MARISA MENDESMARISA MENDES

Rimane nella leggenda il blitz romano, a cavallo tra capodanno e epifania nel 2008, presso il Diva Futura di Riccardo Schicchi (http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/01_Gennaio/13/ronaldo.shtml), così come il rumoroso flirt con Paris Hilton. Nato con uno scambio di messaggi infuocati e concluso con le accuse di lei a lui d’essere un po’ troppo effemminato (http://www.jn.pt/PaginaInicial/Gente/Interior.aspx?content_id=1272642).

 

Rischi del mestiere, per una star globale del calcio nell’epoca dello stile metrosexual. Uno stile inventato e imposto nel calcio da un altro fra quelli che come Cristiano hanno indossato la maglia numero 7 del Manchester United: David Beckham. In quel profilo metrosexual Cristiano Ronaldo ci sta proprio male, proprio non gli riesce scrollarsi di dosso l’aura da tamarro chic (copyright di Eugenio Montesano, del fu Riformista http://altrimondi.gazzetta.it/2009/07/14/cristiano_ronaldo_la_spagna_sc/?refresh_ce-cp), sempre a malpartito quando c’è da governare gli impeti. Tanto a tutto c’è un rimedio.

JORGE MENDESJORGE MENDES

 

 

Se da una notte di sesso senza precauzioni con una cameriera d’albergo losangelina scaturisce un figlio, dove sta il problema? Si sgancia 10 milioni di sterline perché quella si faccia passare ogni pretesa (http://www.mirror.co.uk/news/uk-news/ronaldos-baby-mama-is-revealed-236074) e poi si passa a costruire la tenera immagine pubblica del ragazzo-padre, esibita senza lesinare nel docu-film diretto da Anthony Wonke.

 

Cristiano Ronaldo Junior è planato nella vita di CR7 quando era già in corso la relazione con la modella russa Irina Shayk, la donna con cui il ragazzo nato a Funchal ha avuto la relazione di più lunga durata. Cinque anni finiti malamente quando lei ha scoperto dei messaggi compromettenti nello smartphone di lui (http://www.panorama.it/societa/gossip/irina-shayk-ecco-perche-ho-lasciato-cristiano-ronaldo/). Un vizio vecchio e inguaribile sin dai tempi di Paris Hilton, quello di CR7 per i messaggi di testo compromettenti. Vizio che dopo l’episodio più recente rischia di costargli caro un’altra volta. C’è di mezzo uno scambio via Instagram con una modella sedicenne Usa, Meredith Mickelson. Una ragazza bella e molto sveglia, di cui salta all’occhio la somiglianza con Marisa Mendes (http://www.90min.com/posts/2457846-revealed-cristiano-ronaldo-found-messaging-16-year-old-model-on-instagram).

jorge mendes 1jorge mendes 1

 

Sul contenuto di quei messaggi non esiste una versione definitiva. È stata invece reale la minaccia dei genitori della minorenne Meredith di presentare una denuncia contro CR7, con conseguenze eventuali parecchio fastidiose (http://br.blastingnews.com/mundo/2015/09/cristiano-ronaldo-pode-nunca-mais-pisar-solo-americano-por-uma-razao-arrepiante-00583061.html). Come e se sia finita, non si sa.

 

L’episodio è stato reso noto a un paio di settimane dal matrimonio con rito religioso di Jorge Mendes con Sandra Barbosa, celebrato a Oporto a dieci anni di distanza dall’unione della coppia con rito civile. Un evento mondano del massimo livello per la realtà portoghese, roba che Cafonal ci camperebbe di rendita per un anno (http://www.calciomercato.com/news/pippo-russo-il-sistema-mendes-3-una-famiglia-troppo-allargata-480732). Anche in quell’occasione CR7 trovò il modo di occupare la scena.

IRINA SHAYKIRINA SHAYK

 

Innanzitutto per via del regalo perlomeno eccentrico: un’isola greca, dal valore imprecisato dato che lo specifico listino prezzi oscilla fra i 3 e i 50 milioni di euro. E in secondo luogo, per essere stato quello stesso giorno il padrino di battesimo del terzo figlio della coppia Mendes-Barbosa. Nome del rampollo: Jorge Mendes Junior. Un altro Junior dopo Cristianino.

 

Madrina di battesimo è stata Marisa Mendes, e in nome di cotanto comparaggio i due sono stati fotografati mentre a braccetto s’approssimavano verso la chiesa di São João Baptista, circondata da un cordone di sicurezza da summit del G8. Lì dentro Cristiano ha trovato il miliardario singaporiano Peter Lim, proprietario del Valencia nonché compare d’anello di papi Jorge.

 

Giusto poche settimane prima i tre avevano siglato un accordo per la cessione del 60% dei diritti d’immagine di CR7 a una società di Peter Lim con sede a Hong Kong, la Mint Media (http://www.channelnewsasia.com/news/business/billionaire-peter-lim-s/1947958.html). Tutto in famiglia, tutto in amicizia. Affari di cuore e col cuore, e chi si sognerebbe di contestarlo?

irina shayk hotel di lussoirina shayk hotel di lusso

 

Probabile che la storia fra Cristiano e Marisa abbia preso il via quella domenica d’agosto in cui si trovarono a fare da padrino e da madrina a Jorge Mendes junior, mentre Jorge Mendes senior risposava la sobria signora Sandra.

 

E dire che proprio in quei giorni la rivista portoghese Flash (potete consultare e scaricare qui il fascicolo http://moseon.com/revistas/Flash_N_634.pdf) raccontava di un flirt fra la stessa Marisa e un altro giocatore della scuderia Gestifute: in quel caso si trattava di Bebé, giocatore piazzato nel 2010 al Manchester United per 9,2 milioni di euro e giudicato il peggiore acquisto nella storia dei Red Devils (http://www.mancunianmatters.co.uk/content/220769871-worst-signing-ever-manchester-united-reject-bebe-set-leave-after-seven-games-four). La relazione fra Marisa Mendes e Bebé era già finita mentre veniva pubblicizzata, o era solo una forzatura mediatica?

 

Sia come sia, dal giorno delle nozze kolossal fra la figlia e il “fratellino” di Jorge è stato un crescendo che ha trovato sbocco in quel lunedì londinese di novembre. Quando la fresca coppia ha dato a vedere di esistere, intanto che papi guidava la cerimonia da consumato impresario.

 

CRISTIANO RONALDO 9CRISTIANO RONALDO 9

C’è stato tanto Mendes in quella serata. Pure troppo, e persino dentro il film. Che a giudicare dalla critica del blogger Mikel Nhao “è un documentario su Jorge Mendes in cui sbuca anche Ronaldo” (http://www.pormisbalones.com/2015/11/19/critica-documental-jorge-mendes-tambien-sale-ronaldo). Non c’era motivo di dubitarne. Non c’è risvolto della vita di Cristiano Ronaldo in cui papi Jorge non sia presente. Certo, poi l’amore vince sempre. Anche alla lotteria.

@pippoevai

 

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…