doping

RIPASSATE DOPING - “IL FOGLIO”: “L'INCHIESTA SUGLI ATLETI ITALIANI E IL DOPING, COME TUTTE LE INCHIESTE MONSTRE, HA LA SUA DOSE DI RIDICOLO, COMPRESO IL MAXI-PROCESSO DA CELEBRARSI AL FORO ITALICO. IL SOSPETTO È CHE SIA TUTTO UN PASTICCIO TELEMATICO”

Maurizio Crippa per “il Foglio”

 

DOPING ATLETICA 1DOPING ATLETICA 1

Caitlyn Jenner era uno splendido decatleta, oro a Montréal '76, col nome di Bruce, finché qualche mese fa s' è presa la copertina di Vanity Fair e ha detto: "Call me Caitlyn". Caitlyn non s' è mai dopata, è sicuro. Aveva un corpo magnifico allora e ce l'ha adesso, 65 anni e un look diverso. Il risultato finale è questo: oggi è il simbolo del Corpo realizzato molto più di quando aveva i muscoli scolpiti di un eroe greco.

 

Caitlyn riassume in sé i valori reconditi delle divinità d'occidente: il corpo, lo sport, la fama, la realizzazione di sé. Soprattutto il Corpo. Di cui fare ciò che si vuole per ottenerne la miglior performance possibile: si tratti di atletica olimpica o professionale, di liposuzione del lato B, di nuova pacificata identità sessuale, di un figlio programmato senza difetti. Esiste un corpo migliore di quello dell' atleta, una materia più malleabile da scolpire, da far progredire? Da lucidare nel culto della bellezza, a costo di doparlo un po', anzi di programmarne qualche aggiustatina genetica? No. Allora dov' è il danno, dov' è il dolo?

ATLETICA DOPINGATLETICA DOPING

 

Qualcuno dovrebbe spiegare perché la procura Antidoping ha chiesto due anni di squalifica per 26 atleti azzurri, accusati di doping presunto ("eluso controllo"). Praticamente il fiore decapitato della gioventù italiana. Lo scorso agosto, il Sunday Times scardinò il sistema dell'atletica mondiale con un' inchiesta basata su un decennio di analisi sangue-urine (12 mila esami, 5 mila atleti) realizzate dalla Iaaf: scoprì che un terzo dei vincitori di medaglie aveva assunto sostanze dopanti.

 

L'inchiesta Doping Capitale, come tutte le inchieste monstre, ha la sua dose di ridicolo, compreso il maxi -processo da celebrarsi al Foro Italico. Soprattutto per ché il sospetto è che sia tutto un pasticcio telematico: gli atleti non avrebbero compilato adeguatamente i questionari trimestrali che servono per la reperibilità ai controlli.

ATLETICA DOPING SUNDAY TIMESATLETICA DOPING SUNDAY TIMES

 

Ma tralasciando il ridicolo moralismo anabolizzato delle inchieste, quel che dovrebbe interessare tutti noi che amiamo la libertà dell' occidente, e la difenderemo coi denti, è una piccola, micidiale aporia. Il nostro pensiero sociale, nonché la legislazione che ne deriva, obbedisce a un solo paradigma assoluto: la libera realizzazione di sé attraverso la manipolazione, persino genetica, del proprio corpo.

 

Le finalità sono molte, ma alla fine sono due: piacere e piacersi; far fruttare economicamente quel che siamo o potremmo essere. Lo sport si situa all'esatta congiunzione astrale dei due emisferi: il corpo dell' atleta, come un semidio pagano, è pura bellezza e performance - distinguere tra una gara e una sfilata non è sempre facile. Lo scopo di questo corpo, della sua ostensione, è il suo valore di rendimento economico. Garrincha oggi farebbe fatica a trovare un posto in squadra, Cristiano Ronaldo viene meglio nelle pubblicità. Tutto qui.

 

DOPING DOPING

Questo detto, l' occidente dovrebbe mettersi d' accordo con se stesso, a costo di fare una giravolta concettuale meglio della deliziosa Caitlyn. Perché mai in un mondo in cui vale tutto, coloro che per ruolo incarnano la religione sociale di tutti, dovrebbero essere gli unici cui è vietato lavorarci, sul proprio corpo? Gli unici bio e a km zero, come l'insalata frusta degli agriturismi? Fate due campionati separati, se ci tenete, di qui gli atletoni ogm, di là i pallidi biologici, come sui banchi del supermercato. Io starei su un gradino di pietra a guardare i visi pallidi, ma il resto del mondo sarà con voi. Bisogna saper scegliere, non sempre si può vincere.

 

DOPINGDOPING

 

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO