gravina spalletti

“TRAVOLTO DAGLI EVENTI, DA PESI TROPPO GRANDI, LUCIANO SPALLETTI CI SEMBRA GIUNTO AL CAPOLINEA TECNICO, IN CONFUSIONE” – “GAZZETTA” ESONERA IL CT DELLA NAZIONALE: “DI FRONTE A UN DISASTRO DI TALI PROPORZIONI, LA SOLUZIONE PIÙ LOGICA SAREBBE UN CAMBIO RADICALE DI GUIDA. AVANTI IL PROSSIMO, NELLA SPERANZA CHE RIESCA A RIMETTERE INSIEME I COCCI DI UNA NAZIONALE IN FRANTUMI. UNA CRISI TECNICA SENZA PRECEDENTI, A MEMORIA NON RICORDIAMO UN’ITALIA DI LIVELLO COSÌ BASSO. LA MEDIOCRITÀ COME TRATTO DISTINTIVO. SPALLETTI HA LE SUE COLPE E RESPONSABILITÀ. NON È ENTRATO IN SINTONIA CON TANTI GIOCATORI, SI È IRRIGIDITO, HA PERSO LUCIDITÀ. ALLENATORI COME SPALLETTI SONO DIMEZZATI, NEL RUOLO DI CT, PERCHÉ NON POSSONO LAVORARE SULLA QUOTIDIANITÀ”

 

Estratto dell’articolo di Sebastiano Vernazza per www.gazzetta.it

 

luciano spalletti - norvegia italia

C’è il rischio che il nostro girone di qualificazione al Mondiale sia finito prima di cominciare. Prepariamoci all’ennesimo supplizio dei playoff, ammesso che si acciuffi il secondo posto. La Nazionale vista ieri a Oslo è stata imbarazzante ed è lecito dubitare di tutto, aspettarsi il peggio del peggio. Questi siamo, e siamo scarsi, svuotati. Anzi, vuoti e basta. Travolto dagli eventi, da pesi troppo grandi e da una grandinata di infortuni, Luciano Spalletti ci sembra giunto al capolinea tecnico, in confusione.

 

Di fronte a un disastro di tali proporzioni, la soluzione più logica sarebbe un cambio radicale di guida. Avanti il prossimo, nella speranza che riesca a rimettere insieme i cocci di una Nazionale in frantumi, bastonata all’Europeo nel 2024 e umiliata ieri sotto la pioggia di Oslo, come rare volte è successo.

luciano spalletti - norvegia italia

 

Se si risale la piramide, da Spalletti in su, si arriva al vertice, al presidente federale. Per Gabriele Gravina vale lo stesso discorso fatto su Spalletti. Gravina non può vivere all’infinito sulla rendita dell’Europeo vinto nel 2021, con due successi ai rigori tra semifinali e finale, e lo ricordiamo perché le vittorie dal dischetto, legittime, non definiscono con certezza una superiorità, premiano un’abilità, nello specifico la bravura di Donnarumma sui penalty.

 

A questo punto, ricordiamo che Giancarlo Abete, dopo l’eliminazione dal Mondiale in Brasile nel 2014, e Carlo Tavecchio, dopo la sconfitta contro la Svezia nel playoff per la Coppa del Mondo 2018 in Russia, si dimisero. Gravina ha già mancato il Mondiale 2022 e potrebbe centrare un bis disastroso.

 

luciano spalletti - norvegia italia

Per l’accesso diretto al Mondiale 2026, senza passare attraverso la strettoia degli spareggi, la situazione è già compromessa: in caso di arrivo in parità al primo posto, eventualità per la quale sarà obbligatorio battere la Norvegia in Italia, conterà la differenza reti generale. E sotto questo aspetto oggi Norvegia e Italia sono già divise da un abisso: Haaland e compagni sono a più 10, noi a meno 3. Tredici reti di differenza. […] Serve una scossa, ci vuole una strambata. Emergenza Nazionale, non si può restare inerti.

 

Una crisi tecnica senza precedenti, a memoria non ricordiamo un’Italia di livello così basso. La mediocrità come tratto distintivo. Spalletti ha le sue colpe e responsabilità. Non è entrato in sintonia con tanti giocatori, si è irrigidito, si è incartato con le parole, ha perso lucidità. Allenatori come Spalletti sono dimezzati, nel ruolo di ct, perché non possono lavorare sulla quotidianità.

 

norvegia italia spalletti

Il possesso palla prolungato, e però lento e inutile di buona parte del primo tempo, è stato emblematico della disfatta, una gigantesca manifestazione di impotenza. Ci passavamo il pallone senza creare sbocchi, senza che qualcuno si muovesse per un taglio o attaccasse la profondità come si deve. Al primo errore, un cambio di gioco sbagliato da Bastoni, è venuto giù tutto. La Norvegia ha fatto di noi quello che noi avremmo fatto della Norvegia trenta-quaranta anni fa, ci ha affettato con tocchi veloci e verticali e con dribbling che noi non siamo più capaci di eseguire. Per dire, loro a sinistra avevano Antonio Nusa, talentuosa ala del Lipsia, un 20enne già maestro nell’arte di saltare gli avversari. Noi, sulla corsia mancina, ci affidavamo a Destiny Udogie, un ragazzo con doti atletiche notevoli, ma incapace di uno scarto o di una finta. […]

 

spalletti rugani

Il duello a distanza tra Nusa e Udogie fotografa al meglio quel che siamo diventati, ci parla delle responsabilità dei nostri settori giovanili. Produciamo giocatori omologati. Non curiamo più la tecnica, scimmiottiamo palleggi altrui. Migliaia di istruttori e tecnici dei vivai non hanno capito che prima va allenata la sensibilità del piede e poi la capacità di gioco […] Bisogna rifondare tutto. Il celebrato Settore tecnico di Coverciano non è più un’eccellenza. […]

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…

donald trump tulsi gabbard vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVONO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO A TRUMP E PUTIN? - ANZICHÉ PROTEGGERE LA SICUREZZA DELLO STATO, ANTICIPANDO RISCHI E CRISI, OGGI LA MISSIONE DI CIA E FBI IN AMERICA E DI FSB, SVR, GRU IN RUSSIA, È DI REPRIMERE IL DISSENSO CONFERMANDO IL POTERE - CIRO SBAILÒ: ‘’PER LA PRIMA VOLTA, IL VERTICE POLITICO NON SI LIMITA A INDIRIZZARE: PUNTA A SVUOTARE LA FUNZIONE DELL’INTELLIGENCE, RIDUCENDOLA A UNA MACCHINA DI STABILIZZAZIONE POLITICA AD USO PERSONALE...’’

ali larijani khamenei vladimir putin xi jinping

A TEHERAN QUALCOSA STA CAMBIANDO – SI NOTANO CURIOSI MOVIMENTI NEL SISTEMA DI POTERE IRANIANO: MENTRE RICOMPAIONO VECCHI VOLPONI COME ALI LARIJANI, STA NASCENDO UN NUOVO CENTRO DECISIONALE NON UFFICIALE, A GUIDARE LE MOSSE PIÙ DELICATE DEL REGIME. I PASDARAN PERDONO QUOTA (LA LORO STRATEGIA È FALLITA DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DI HEZBOLLAH, HAMAS E ASSAD), AVANZA UN “CONSIGLIO OMBRA” DI TRANSIZIONE, CON IL CONSENSO DI KHAMENEI – “L’ASSE DEL MALE” CON RUSSIA E CINA PROSPERA: TEHERAN HA BISOGNO DELLE ARMI DI PUTIN E DEI SOLDI DI XI JINPING. ALLA FACCIA DI TRUMP, CHE VOLEVA RIAPRIRE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE…

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM