giampietro manenti

“AVEVO QUALCHE SOLDO DA PARTE. DOPO IL PARMA, È COMINCIATO IL DECLINO. ESSERE DESCRITTO COME UN DELINQUENTE HA CREATO DIFFIDENZA” – PARLA GIAMPIETRO MANENTI, UNO DEI PATRON PIU' IMPROBABILI DELLA STORIA DEL CALCIO: NEL 2015 PRESE IL CLUB DUCALE A UN EURO E FU ARRESTATO. ORA ALLENA NELLE GIOVANILI. “PESAVO CENTO CHILI. NON DORMIVO LA NOTTE. GUIDAVO UNA SKODA NUOVA DI PACCA, MA DAI GIORNALI FU DESCRITTA COME UN CATORCIO. E DIRE CHE PER IL MIO STILE CASUAL MI SOPRANNOMINAVANO MARCHIONNE. COME PROVOCAZIONE, INDOSSAI UNA VECCHIA GIACCA DI MIO NONNO. MI MANCAVA UN DENTE, LI STAVO SISTEMANDO…” – VIDEO

Franco Vanni per repubblica.it - Estratti

 

giampietro manenti

Fissa l’appuntamento al tavolo di un McDonald’s, periferia nord di Milano. «Qui la mattina non c’è nessuno, si sta tranquilli». Si presenta con un quarto d’ora d’anticipo, tuta di acetato nero e verde dell’Asd Serenissima di Limbiate. «Alleno i ragazzi dell’età di mio figlio più piccolo, il terzo.

 

Ha 14 anni. La più grande lavora, quello di mezzo va all’università. Li ho avuti da tre donne diverse, sono stato un po’ sportivo, diciamo, con due di loro vado d’accordo». Campetti a parte, Giampietro Manenti non fa nulla. Se gli si pone la domanda di un tempo — «Scusi, ma lei che lavoro fa?» — risponde: «Avevo qualche soldo da parte, per il resto mi aiutano gli amici. Dopo quel che è successo a Parma, è cominciato il declino. Essere descritto come un delinquente ha creato diffidenza».

 

 

 

Manenti e il Parma a un euro

giampietro manenti

In questi anni il presidente più improbabile della Serie A è diventato un fenomeno social, un meme. Nel 2015 acquistò il Parma per un euro – anche se ha sempre contestato quella cifra, “molto più bassa rispetto a quella reale” – bypassando i controlli di Figc e Lega. Tre settimane dopo fu arrestato in un’inchiesta della procura di Roma sul riciclaggio. Si presenta meglio di allora, e non ci voleva molto. Non fosse per i capelli più radi, a 53 anni sembra più giovane rispetto alle fugaci apparizioni che lo hanno reso famoso.

 

Una su tutte, un cult su Youtube: conferenza al Tardini, giornalisti che lo incalzano sulla consistenza dei suoi affari, lui che mastica la gomma, risponde male, svicola, snocciola le sigle del suo presunto impero, Mapi Ambiente, Mapi Energia, Mapi Channel, Mapi Group, con sede in una casa coloniale in Slovenia. Mapi, da Manenti Pietro. «Pesavo cento chili, venti più di oggi. Non dormivo la notte. Guidavo una Skoda nuova di pacca, ma dai giornali fu descritta come un catorcio. E dire che per il mio stile casual mi soprannominavano Marchionne.

giampietro manenti

 

Come provocazione, indossai una vecchia giacca di mio nonno. Mi mancava un dente, li stavo sistemando», ricostruisce ora, con un sorriso ordinato. Mapi è andata in liquidazione a gennaio 2022, al capitale minimo mancava un euro. E secondo le cronache dei tempi dell’acquisto del Parma, la Skoda non poteva circolare: multe non pagate, blocco amministrativo. Ma Manenti precisa: “In realtà a essere fermata era una Citroen C3”.

 

Chi è Giampietro Manenti

Prese il Parma «da capofila di una serie di imprenditori». I giornali scrissero che, pressato dai creditori, provò a scappare in Slovenia. Lui ripete la sua verità di allora. «Ero a Monaco di Baviera da possibili investitori. La proprietà precedente del Parma aveva lasciato solo debiti e portato via anche i materassi e le lenzuola. Di me si è scritto di tutto, ma sono una persona a posto. Ho studiato Agraria, lavorato in Eni e in Isagro. Parlo inglese, spagnolo e polacco, grazie alla mia compagna. Ho lavorato anche in Russia e Ucraina come consulente nella chimica».

giampietro manenti

 

Manenti e l’arresto per riciclaggio

E poi c’è il calcio. Manenti racconta di avere giocato da ragazzo «a livello semiprofessionistico», di aver provato a scalare il Brescia, il Bologna, e di essersi interessato al Genoa: «Avevo un piano per riqualificare lo stadio». Sì, ma con che soldi? «Facevo da tramite. Avevo la fiducia delle banche». Del Parma gli resta «una maglia autografata a mio figlio da Palladino, persona gentile». Fu arrestato per tentato riciclaggio con altre 21 persone. «Non so chi fossero, tranne un conoscente che voleva uno skybox per Parma-Juve. Lo portammo al Tardini per pagare con il pos 500 euro, ma non sapeva il codice della carta e lo allontanammo».

 

giampietro manenti 8

Secondo i pm Manenti, in cerca di soldi, si sarebbe affidato a una banda di hacker e clonatori di carte, che avrebbero promesso 4,5 milioni per salvare il Parma, poi fallito. «Dell’inchiesta non ho più saputo nulla. Il mio avvocato, al tempo già anziano, non esercita più. Nel 2016 la corte federale della Figc mi ha assolto da tutte le accuse. Intanto, però, mi sono fatto sei mesi ai domiciliari e 18 giorni a San Vittore, esperienza che non auguro nemmeno ai cani. Sono stato condannato solo una volta per aver menato uno che voleva estorcermi denaro».

giampietro manenti 9giampietro manenti 6

(…)

 

giampietro manenti 5giampietro manenti 3giampietro manenti 1giampietro manenti 4

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…