friedkin mancini carnevali

TIRI MANCINI A TRIGORIA? MAGARI I FRIEDKIN, DOPO LA VITTORIA DEL LORO AMICO TRUMP, SARANNO FELICI E INIZIERANNO A PENSARE ANCHE ALLA ROMA: GLI "AMEREGANI" TORNANO NELLA CAPITALE TRA DOMANI E VENERDI’ (VISTI I PRECEDENTI, IVAN JURIC GIA’ TREMA) – PER LA PANCHINA GIALLOROSSA PRENDE QUOTA L'IPOTESI ROBERTO MANCINI - LA PISTA CHE PORTA A GIOVANNI CARNEVALI (SASSUOLO) COME AD - I FRIEDKIN DOVRANNO DECIDERE ANCHE CHE FARE DELLA ROMA, ORMAI PIU' SVANITY CHE VANITY ASSET...

Da corrieredellosport.it

 

dan ryan friedkin

La Roma oggi volerà in Belgio per la sfida contro l’Union Saint-Gilloise: ad attendere il ritorno della comitiva giallorossa potrebbero esserci i Friedkin che ieri sono atterrati in Tanzania per proseguire il tour di viaggi d’affari ma che hanno in programma di sbarcare finalmente nella Capitale tra domani e venerdì. Sono trascorsi cinquanta giorni dalla loro ultima apparizione tra le mura del Fulvio Bernardini, nei prossimi giorni - salvo nuovi cambiamenti dei loro piani - saranno di nuovo nei loro uffici per avere un rendiconto dettagliato e supervisionare tutto ciò che sta accadendo all’interno del loro club.

 

roberto mancini

Perché se è vero che il contatto tra società e presidenza è costante, adesso i Friedkin vogliono vederci chiaro e durante la loro permanenza a Roma hanno intenzione di parlare con Juric, con il diesse Ghisolfi ma soprattutto con la squadra che domenica prossima se la vedrà in casa contro il Bologna in una gara da dentro e fuori in tutti gli aspetti, su tutti i fronti.

 

E allora meglio essere presenti, perché se un affare sta andando male, dedicargli ancora più tempo in presenza può essere producente, proprio come avevano fatto nove mesi fa dopo l’esonero shock di Mourinho. In quei giorni, ma anche nelle settimane successive, Dan e Ryan erano in pianta stabile a Trigoria per sostenere il neo allenatore De Rossi e monitorare i giocatori in allenamento. Addirittura quando erano in programma le partite all’Olimpico avevano deciso di viaggiare insieme alla squadra con il pullman giallorosso, proprio per dare un segnale di unità ma anche di sostegno alla Roma e all’ambiente.

 

 

friedkin

L’ultima volta che i Friedkin hanno messo piede a Trigoria è stato per esonerare DDR, cinquanta giorni fa. Poi, dopo l’arrivo di Juric e le dimissioni della Ceo Souloukou, non hanno spostato le loro attenzioni (in presenza) sugli altri affari. Ieri dal club è emersa la linea della proprietà riguardo la situazione legata a Juric: per ora resta alla guida, poi in base ai prossimi risultati tutti può accadere.

 

I Friedkin - hanno fatto sapere attraverso la società - non sono naturalmente contenti dei risultati, sostengono l’allenatore e la squadra, e sono in costante contatto con il club per avere aggiornamenti. Il contatto, seppur frequente o continuo, non è esattamente come averli nei loro uffici che affacciano sui campi di allenamento.

 

Il loro ritorno servirà proprio a dare la scossa all’ambiente. Sicuramente stando a Trigoria, poi chissà se anche domenica all’Olimpico dove non riceverebbero naturalmente un caloroso benvenuto dai tifosi. Ogni scenario è aperto con il loro arrivo nella Capitale, soprattutto se contro il Bologna non dovessero arrivare segnali positivi dalla Roma di Juric. A quel punto la sosta sarebbe ancor più incandescente. Di certo sono attese novità durante e dopo la sosta su tanti fronti, anche quello legato al nuovo amministratore delegato. 

roberto mancini

 

Friedkin in giro per il mondo

Intanto Dan e Ryan negli ultimi dieci giorni hanno viaggiato in giro per il mondo per proseguire il lavoro sugli altri loro investimenti. Partiti da Houston, dove ha sede il Friedkin Group ma anche in programma di aprire un altro dei loro resort, padre e figlio si sono spostati prima a New York, poi a Los Angeles, per poi tornare in Europa tra Londra, Parigi e Creta. Ieri un’ultima tappa, in Tanzania, prima di tornare a Roma. Girando per il mondo alla fine tutte le strade riportano a Roma. Finalmente.

 

 

MANCINI

Da giallorossi.net

roberto mancini striscia

Due finali per Ivan Juric. Nei prossimi quattro giorni, tra Europa League e campionato, il tecnico croato si gioca la panchina. Oggi tutti i quotidiani sono sulla stessa linea: i Friedkin hanno confermato una semplice fiducia a tempo al tecnico, ma chiedono un cambiamento radicale in termini di risultati.

 

Secondo l’edizione odierna di Leggo (F. Balzani), in caso di nuovi passi falsi scatterà il piano B, con il nuovo tecnico che avrebbe la possibilità di sfruttare le due settimane della sosta per le nazionali per insediarsi a Trigoria e conoscere la squadra.

Il grande favorito a sostituire Juric è Roberto Mancini, ex allenatore di Inter e Lazio oltre che della nazionale azzurra, smanioso di rimettersi in gioco dopo l’esperienza poco esaltante in Arabia Saudita. Mancini è forse l’unico tecnico su piazza che incarnerebbe la figura di allenatore-manager, alla Mourinho insomma. Che forse oggi qualcuno, tra Trigoria e il Texas, rimpiange davvero.

 

 

CARNEVALI

Da giallorossi.net

valerio staffelli roberto mancini striscia

 

La pausa per le nazionali potrebbe portare quei cambiamenti nella Roma tanto attesi dalla tifoseria giallorossa. Oltre all’allenatore, a rischio qualora i prossimi risultati non fossero soddisfacenti, è previsto l’arrivo di un nuovo amministratore delegato.

 

Stando a quanto scrive oggi Il Messaggero (S. Carina), il ruolo verrà ricoperto da un dirigente italiano. Nelle scorse settimane sembrava essere stato scelto l’ex giallorosso Claudio Fenucci, ma Dan e Ryan Friedkin non si sono trovati d’accordo sulla figura dell’attuale ad del Bologna.

 

giovanni carnevali - ad sassuolo

E così tornano a impennarsi le quotazioni di Giovanni Carnevali, avvistato ieri in città. Uomo navigato nel mondo del calcio, esperto di mercato, l’attuale amministratore delegato del Sassuolo sarebbe quello che servirebbe in un momento dove i dubbi la fanno da padrone. Societari, tecnici, tattici: in una Trigoria svuotata a livello dirigenziale (e ieri anche in campo, visto il giorno di riposo concesso al gruppo) non ci si fa mancare nulla.

dan friedkin

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...