messi juve barcellona

JUVENTIFUL! SCONCERTI: "IL BARCELLONA E’ VECCHIO E LOGORO. SIA GRANDE LODE ALLA JUVE PER AVER DIMOSTRATO IL SUO INARRESTABILE DECLINO" – MURA: "CONVIENE NON DIMENTICARE LA RIMONTA INCREDIBILE DEL BARCA COL PSG. MA RISPETTO AI FRANCESI QUESTA JUVE È FATTA DI UN'ALTRA PASTA"- VIDEO

 

 

LA JUVE HA SMASCHERATO IL DECLINO DEL BARCA

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

 

juventus   barcellonajuventus barcellona

Il paradosso di una partita storica è che non ci sono troppe spiegazioni da dare. È stata semplicemente più forte la Juve, più completa , direi anche più giovane nelle idee. Una squadra molto compatta, diversa, inventata due mesi fa da Allegri e ormai vera novità europea per gioco e disponibilità tecnica. Il piccolo principe è stato Dybala, quasi di solo istinto. Due gol come atti unici, come due monologhi dentro una partita vissuta soprattutto aspettando. Però con la classe del migliore, un solo pensiero, il gol che ti attraversa come il nero sullo sfondo di Caravaggio, improvviso e naturale.

 

Mentre Messi ha dovuto correre e battersi per trovare il suo buon posto dentro la partita. Come sempre in questi casi c' è stata anche un po' di fortuna. Il Barcellona meritava un gol, la Juve ha segnato quasi ogni volta che ha tirato seriamente in porta. Ma questa è quasi dietrologia. Il risultato è enorme e conferma la malattia di fondo del Barcellona. È vecchio, è logoro, non ha più equilibrio, ha preso 7 reti nelle ultime due trasferte.

 

MESSIMESSI

È un limite raggiunto, non più materia per scommettitori audaci. La svolta della serata, forse dell' intero piccolo ciclo della Juve, è che non c' è stato un protagonista, c' è stata una squadra. A me sembra che molto dipenda da come Cuadrado usi la sua fascia, fra il dribbling e l' ovvietà, ma non è lui che riluce di più. Oggi è Dybala l' uomo della partita per due giocate da fermo che lo rendono unico.

 

Messi dall' altra parte fa il regista avanzato, gioca come un laser e fa quasi piangere per l' inutilità del suo talento. Dybala ha nelle spalle il vento un po' vigliacco della vita, aiuta sempre i predestinati, non inventa mai niente. Ma c' è nel nulla di Messi qualcosa di grandioso, come la sventura dell' architettura gotica. Alla fine resta questo risultato eccezionale ma non imprevisto. Era dentro le cose, era nell' aria, sottinteso quasi per scaramanzia, ma realistico. Dovuto a un calcio europeo che sta cambiando strada e non ha ancora scelto, ma è certamente stanco dei vecchi artifizi del possesso palla. È il tempo di Allegri, di Ancelotti o Zidane, di chi pensa in modo italiano.

juventus   barcellona njuventus barcellona n

 

E nemmeno questa è tutta la verità, solo un momento del tempo. Ma il Barcellona è davvero andato. Sia grande lode alla Juve per averlo definitivamente dimostrato.

 

 

 

 

 

UNA SQUADRA DI UN' ALTRA PASTA RISPETTO AL PSG

 

Gianni Mura per la Repubblica

 

Che la festa continui: il 3-0 va oltre le più grandi speranze. Non era solo un' impressione: nei due anni passati dalla finale di Berlino la Juve è cresciuta, il Barça è calato. Ma è pur sempre il Barça, chiedere informazioni al Psg.

 

In effetti, stando a risultati più vicini, se è riuscito a incassare due gol dal Malaga, non si vede perché altri due non glieli potesse fare la Juve. Sono 3, buon peso. Era importante che non entrasse un pallone nella porta di Buffon. Che con una parata, ma determinante (dal possibile 1-1 di Iniesta al 2-0), e un' altra su Suarez entra fra i protagonisti. Gli altri sono i due terzini.

juventus   barcellona jjuventus barcellona j

 

Dani Alves per mettersi in smoking ha aspettato la sua ex squadra, limitando gli estri di Neymar. Alex Sandro altrettanto con Messi. Annullare Messi è impossibile, e anche ieri quel poco di buono che il Barça ha mostrato è partito dal suo piede, ma per tutto il primo tempo il miglior calciatore del mondo è stato sotto il minimo sindacale. E quello che può prendere il suo posto, Dybala, se sfida era tra loro l' ha stravinta.

Sono molto diversi nel movimento. Dybala è più pratico, va al sodo, ma resta un artista del pallone. Il primo gol, se vogliamo, è alla Messi. Da fermo. I campioni non hanno bisogno di vedere la porta: la sentono.

Fedele alla sua vocazione, con l' artista la Juve incorona il taglialegna, ossia un Chiellini di mostruoso rendimento, oltre che autore del 3-0. Se sui calci d' angolo Mascherano va a uomo su Chiellini, qualche rischio si corre.

 

C' è anche da dire che Allegri indovina la formazione, Luis Enrique no. In particolare stupisce l' insistenza nel riproporre Mathieu, che era stato un disastro a Malaga. Dopo un primo tempo quasi regalato alla Juve, per incapacità di costruire un gioco decente (s' è fatta sentire a centrocampo l' assenza di Busquets) e per superiorità altrui, il Barça è migliorato con l' inserimento di Gomes per Mathieu, mentre Mascherano è andato male sia a centrocampo che in difesa.

juventus   barcellona cjuventus barcellona c

 

In particolare, il Barça ha concesso alla Juve di fare i comodi suoi sulle corsie esterne: da lì, quasi in fotocopia (tocchi in mezzo di Cuadrado e Alex Sandro, conclusioni irresistibili di Dybala) è nato il doppio vantaggio della Juve. Tutta la Juve è stata molto attenta in copertura, spezzando il fraseggio dei blaugrana. Azioni inscenate, però, a una velocità minore, come fossero in difficoltà atletica, o anche stupiti perché non s' aspettavano una Juve di queste proporzioni.

 

E adesso conviene non dimenticare la rimonta incredibile col Psg. Ma nemmeno temerla, evocarla come un incubo. Nel calcio i miracoli avvengono, ma non così spesso. La Juve ha giocato ieri una partita quasi perfetta. E, cosa più importante, rispetto al Psg questa Juve è fatta di un' altra pasta.

juventus   barcellona   juventus barcellona

 

juventus   barcellona ,juventus barcellona ,

 

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…