tokyo 2020

L’INCUBO CORONAVIRUS SU TOKYO 2020: CANCELLARE O SPOSTARE LE OLIMPIADI COSTEREBBE UNA DECINA DI MILIARDI DI DOLLARI –  LA DECISIONE ENTRO FINE MAGGIO, L’OTTIMISMO DEL PRESIDENTE DEL CIO BACH – L’ADDIO AI GIOCHI RISCHIA DI COSTARE ALL’ECONOMIA DEL GIAPPONE LO 0,2% DEL PIL, IL NODO DEI DIRITTI TV CHE RAPPRESENTANO IL 73% DELLE ENTRATE DEL CIO E IL RUOLO DELLE ASSICURAZIONI CHIAMATE IN MOLTI CASI A COPRIRE L’EVENTUALE BUCO...

Ettore Livini per repubblica.it

 

 “Le Olimpiadi di Tokyo sono pronte e saranno un successo”. Thomas Bach, numero uno del Comitato internazionale olimpico (Cio) non ha dubbi. I giochi estivi del 2020 si terranno nelle date previste malgrado l’ombra del coronavirus, ha ribadito ai delegati riuniti oggi a Losanna per fare il punto sull’epidemia.

tokyo 2020

 

Dietro l’ottimismo di facciata, però, qualche nube inizia ad addensarsi. Il ministro nipponico Seiko Hashimoto ha ventilato per la prima volta l’ipotesi di un rinvio (“il contratto ci impegna a organizzare la manifestazione entro il 2020”, ha detto in Parlamento).

 

Mike Ryan, capo del comitato d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha ammesso che sono in corso valutazioni sull’opportunità di tenere o meno i giochi. Quanto tempo c’è per decidere? Dick Pound, numero due del Cio, ha detto che “bisognerà prendere una decisione entro fine maggio”. Ma gli economisti iniziano a fare i conti delle perdite (miliardarie) legate sulla possibile cancellazione – o anche solo allo spostamento di data - delle Olimpiadi. Uno tsunami che rischia di travolgere l’economia nipponica, i conti del Cio, le tv e le assicurazioni chiamate in molti casi a coprire l’eventuale buco che gli analisti stimano in una decina di miliardi di dollari.

I costi organizzativi

tokyo 2020

L’addio ai Giochi rischia di costare all’economia del Giappone lo 0,2% del Pil nel terzo trimestre, qualcosa come 3 miliardi, ha calcolato Kiichi Murushima, capo economista di Citigroup Global. La spesa per l’organizzazione di Tokyo 2020 – per fortuna del paese - è stata in gran parte già contabilizzata dal Giappone negli anni scorsi. Soldi, in caso di cancellazione, spesi per niente: stadi e opere olimpiche sono costati 12,6 miliardi di dollari. Cui andrebbero aggiunti, secondo i revisori incaricati di monitorare i conti della manifestazione, altri 9 miliardi di investimenti per lavori collegati.

 

Una cifra complessivamente di molto superiore ai 7,3 miliardi del budget iniziale, ma meno della metà dei 48 miliardi spesi per Pechino 2008 e dei 51 per Sochi. Il vero buco per il Giappone sarebbe quello aperto dalle mancate entrate turistiche.

 

giochi tokyo 2020

La Banca del Giappone prevedeva un balzo del 20% degli arrivi e un aumento deciso della spesa pro-capite: l’obiettivo era di incassare quest’anno 74 miliardi di dollari dagli ospiti stranieri rispetto ai 41 del 2019. Il coronoavirus ha già ridotto di 1,2 miliardi gli incassi in questi mesi. E la cancellazione di Tokyo 2020 potrebbe essere il colpo di grazia con mancati incassi turistici di oltre tre miliardi sull’arco dell’intero 2020.

 

Il nodo dei diritti tv

I diritti tv per le Olimpiadi giapponesi – 4,5 miliardi, un record - rappresentano il 73% delle entrate del Cio e sono uno dei nodi più delicati da sciogliere sia in caso di cancellazione che di rinvio. Posporre i giochi all’autunno (Tokyo 1964 si è tenuta in ottobre) non è però semplice. In quella stagione i palinsesti delle tv Usa ed europee sono strapieni di eventi come i campionati di calcio, baseball e football americano. E le Olimpiadi – con tutta questa concorrenza – diventano un asset molto meno appetitoso. I soldi in ballo anche in questo caso sono molti.

 

coronavirus tokyo 2020

Discovery ha pagato 1,3 miliardi per i diritti in Europa ma ha detto in un recente incontro con gli analisti di “essere assicurata” contro la possibile cancellazione. Nbc – controllata da Comcast – ha speso 1,1 miliardo per gli Usa. E dopo aver guadagnato 250 milioni con Rio 2016, sembrava avviata a un altro bingo, visto che già a Natale scorso aveva venduto oltre un miliardo di spot.  Soldi che senza una polizza (Comcast sul tema non si è sbottonata) rischiano di andare in fumo. Stessa fine rischiano di fare i tre miliardi spesi da aziende giapponesi - più o meno “spontaneamente” - per sostenere i giochi come sponsor.

 

Il ruolo delle assicurazioni

A pagare un conto salato all’eventuale cancellazione di Tokyo 2020 richiano di essere le assicurazioni che hanno coperto con polizze i protagonisti dell’evento. Discovery non è l’unica ad essersi cautelata. Il Cio – che mette un miliardo nell’organizzazione nipponica – è assicurata fino a 800 milioni di danni (si parla di un canone di 25 milioni circa annuo).

 

thomas bach

E ha in cassa un fondo d’emergenza da circa un miliardo per aiutare gli sport minori che rischiano di andare in difficoltà da un eventuale stop ai giochi. Per Jefferies le compagnie assicurative potrebbero pagare 2 miliardi tra rimborso diritti tv e altro più altri 600 milioni per strutture turistiche e compagnie aeree assicurate contro il rinvio di eventi per cause di forza maggiore.

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)