carmelo bene romario van basten

AL DI LA’ DEL BENE (CARMELO) E DEL CALCIO – NEL LIBRO DIALOGO CON GHEZZI IL GRANDE ATTORE E REGISTA DISTRUGGE IL CINEMA E SALVA LE PARTITE - L’ECCESSO DI ROMARIO E LA SUBLIMAZIONE DEL BRASILE CHE NON DOVREBBE MAI PERDERE , E CHE OGGI NON È PIÙ -  IL DISCORSO SULLA "MOVIOLA COME ARRESTO, RIPETIZIONE, RALLENTAMENTO, DISTORSIONE, CAMBIAMENTO DEI TEMPI", IL VAR PRIMA DEL VAR – DOVE C'ERA BENE OGGI CI SONO LE QUOTE REGIONAL-EMOZIONALI, IN UN DEFICIT NARRATIVO..." - VIDEO

 

Marco Ciriello per “il Messaggero”

 

carmelo bene

La prima battuta è di Enrico Ghezzi, con la parificazione tra il tempo di gioco delle partite di calcio e la durata standard hollywoodiana dei film, ed è un cross per Carmelo Bene: che distrugge il cinema e salva le partite. Il resto è gioco, scambio da ping pong verbale parlando di calcio (perlopiù), tennis, basket, cinema e teatro.

 

carmelo bene enrico ghezzi cover

È il Discorso su due piedi tra Bene e Ghezzi che ventuno anni dopo torna in libreria con La nave di Teseo (era uscito nel 1998 per Bompiani), rimanendo ancora valido, perché estremo e volutamente laterale, un magma di enunciazioni, diverse teorie, qualche teorema, tanti giudizi e frammenti di sport, e in mezzo: l'assolutezza di Carmelo Bene, la capacità di strologare sull'atto, in una esaltazione del racconto partendo dal gesto, scegliendo il brasiliano Romario come immediato io, incarnazione della capacità di non essere mentre tutto intorno il calcio è, si fa, un Amleto di meno, che viene sublimato con racconti poetici, quell'out of time (Shakespeare) che cercava anche Ghezzi in Fuori orario, l'essere fuori sincrono, perché creatore di tempo, un tempo altro rispetto a quello dato.

 

carmelo bene maurizio mosca

Insieme provano ad uscire dal consueto, dalle discussioni ordinarie, cercano il guizzo romariesco, provano nel verbo a replicare il movimento del calciatore brasiliano, l'essere non essere, la capacità di annullare l'azione perché oltre l'intenzione, un singolo fotogramma, un passo uno dell'animazione dice Ghezzi, in una sovrapposizione tra calcio e cinema. Perché Romario è l'eccesso, come Bacon, certo Bernini, nella Beata Ludovica Albertoni, e si prosegue in una sublimazione del Brasile che non dovrebbe mai perdere , e che oggi non è più.

 

romario

IL DESIDERIO

Ma quello che c'è d'interessante nel discorso è l'anticipazione di realtà, il desiderio di seguire solo Romario poi è successo a Zidane, due registi Douglas Gordon e Philippe Parreno lo hanno trasformato in un soggetto visivo, trasportandolo dal calcio all'arte, seguendo lui e solo lui, fino all'ossessione, fino a non vederlo più bene, non a fuoco, facendone un'opera d'arte. Il film è: Zidane, un ritratto del XXI secolo. Ma c'è anche un McEnroe così, quello filmato da Julien Faraut ne L'impero della perfezione. E poi c'è il discorso sulla «moviola come arresto, ripetizione, rallentamento, distorsione, cambiamento dei tempi», il Var prima del Var.

CARMELO BENE

 

È una ricerca dell'inconsueto, nel tennis la funzione Romario viene coperta da Edberg che eccede il tennis, la loro è una indagine su quelli che riescono ad annullare il tempo, a farlo saltare, a rapirci da esso, in pratica la dimenticanza del sé è la bellezza dello sport, la sua capacità di annullarci all'io, di estraniarci, in un viaggio fuori dal kronos. I lettori più anziani ritroveranno il Carmelo che scriveva, in modo unico, sul Messaggero la rubrica

 

Ripensandoci bene, mischiando atletica e sci, olimpiadi e pallone, come poi ne parlava a Tele+. Ma dove c'era Bene oggi ci sono le quote regional-emozionali, in un deficit narrativo, dove prima c'era Warhol oggi c'è la Ferragni, capo ultrà del capitalismo delicato.

Salome di Carmelo Benecarmelo benegiancarlo dotto e carmelo beneCARMELO BENECARMELO BENEgiancarlo dotto twitta carmelo beneBISCARDI CARMELO BENEcarmelo beneCARMELO BENE VITTORIO GASSMANcarmelo bene

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…