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AGNELLI DA SACRIFICARE – “LA STAMPA” DI JOHN ELKANN CONTINUA A BATTERE SULL’INCHIESTA SUI CONTI DELLA JUVENTUS: OGGI SI OCCUPA DEL MISTERO DI UNO DEGLI ACCORDI CON UN TESSERATO CHE È STATO DISTRUTTO PRIMA CHE LA GUARDIA DI FINANZA SI PRESENTASSE DAL NOTAIO PER ACQUISIRLO. A QUALE GIOCATORE FACEVA RIFERIMENTO? E CHI L’HA FATTO SPARIRE?

 

Giuseppe Legato per “La Stampa”

 

agnelli elkann

Il focus dell'inchiesta sui conti della Juventus è sulle scritture private tra tesserati e società per definire le modalità di restituzione di 3 mensilità a cui i calciatori - tutti e insieme all'ex allenatore Maurizio Sarri - avevano rinunciato temporaneamente per via della difficile congiuntura economica nella prima ondata della pandemia.

 

La spiegazione del notaio

 C'è un mistero tra le maglie di questa traccia investigativa: uno degli accordi intercorsi con un tesserato sarebbe già stato distrutto quando i militari della guardia di Finanza si sono presentati nell'ufficio di un notaio torinese per acquisirlo. Niente. Sparito, distrutto come lei stessa ha spiegato ai militari: «Lo prevedevano gli accordi al termine del periodi di garanzia».

 

agnelli sarri

A quale giocatore facesse riferimento quell'accordo economico non lo sa nessuno, ma è da quella traccia che origina il filone degli accordi privati. Che dagli atti di indagini avrebbero permesso alla società di segnare a bilancio 2020 un risparmio netto di ingaggi pari a 90 milioni di euro.

 

john elkann e andrea agnelli 2

Non sarebbero però stati contabilizzati i conseguenti 67 milioni di debiti corrispondenti alla cifra da restituire l'anno successivo ai tesserati. Vi sarebbe stata inoltre una «prassi» a custodire queste scritture al di fuori della sede societaria. Per questo tre giorni fa sono stati perquisiti gli uffici di alcuni avvocati « che - si legge agli atti - si sono interfacciati coi dirigenti della Juve per le posizioni dei singoli calciatori».

 

Per ricostruire queste fasi sono stati ascoltati prima Paulo Dybala e ieri Federico Bernardeschi e Alex Sandro. Hanno spiegato di essere rientrati (quasi totalmente) di quelle mensilità rimaste in sospeso nell'era Covid. Resta un ultimo scenario, non legato al penale. C'è un articolo del codice di giustizia sportiva che aleggia come un convitato di pietra. Recita che «la società che pattuisce o comunque corrisponde ai suoi tesserati compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali è punita con un ammenda cui può aggiungersi una penalizzazione di uno o più punti».

DYBALA AGNELLI

 

È uno scenario credibile per la Juventus? Non si sa. Una risposta potrebbe arrivare quando tutti gli atti finora secretati saranno trasmessi a Roma. In questo senso - anche se non strettamente collegato - è fissata per il prossimo 2 aprile l'audizione del presidente della Figc Gabriele Gravina.

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