Ivan Zazzaroni per il Corriere dello sport
malagò
Quando il Djoko si fa duro Se uno dice bianco, l’altro dice nero. Se uno apre gli Internazionali d’Italia a “Novax” Djokovic, l’altro rientra dalla Cina - con furore, naturalmente - e li chiude.
Il sottosegretario con delega allo sport Valentina Vezzali e il presidente Giovanni Malagò proprio non si prendono: questione di sovrapposizioni e invasioni assai sgradite al secondo. E così ieri ad Agorà, su Raitre, Malagò si è tolto il sassolino: «Se è giusto che Djokovic partecipi agli Internazionali a Roma? Assolutamente no.
Perché, ammesso e non concesso che uno si faccia la doccia in un camper, mangi e dorma da solo e in situazioni di fortuna, il messaggio è sbagliatissimo. Il punto centrale è che bisognerà vedere cosa succederà da qui a maggio, e io spero che la situazione migliori e ci sia la possibilità non solo di vedere Djokovic, ma anche di tornare a fare attività sportiva. Io ricevo decine di mail ogni giorno di mamme e papà imbufaliti perché i figli che non hanno il green pass non possono fare sport. Spiegatemi perché invece un campione nella stessa condizione lo può fare».
Nel caso specifico la ragione è di Malagò che deve tuttavia ringraziare Vezzali: in poco tempo l’ex campionessa di scherma è riuscita a compiere il miracolo di riavvicinare il presidente del Coni al numero uno della Figc Gravina e a quello della federbasket Petrucci. I quali hanno un debole per tutto quello che crea autonomia.
IVAN ZAZZARONI
gabriele gravina foto di bacco
petrucci malagò
Giorgetti Vezzali