
“TUTTI BRAVI QUANDO MUORE IL PAPA, POI…" - A “VIVA EL FUTBOL”, LELE ADANI ATTACCA LA LEGA SERIE A PER LA DECISIONE DI FAR GIOCARE ATALANTA-LECCE NONOSTANTE I PUGLIESI AVESSERO CHIESTO DI NON SCENDERE IN CAMPO A CAUSA DELLA MORTE DEL FISIOTERAPISTA GRAZIANO FIORITA: “SAPETE PERCHÉ NON È STATA FATTA GIOCARE LA GARA MERCOLEDÌ 30? PERCHÉ COSÌ NON SI SAREBBERO TUTELATE LE GRANDI..."
Estratto dell’articolo di Vito Lamorte per www.fanpage.it
Daniele Adani ha parlato del lutto che ha colpito il Lecce lo scorso weekend e quanto accaduto nelle ore successive alla morte di Graziano Fiorita, storico fisioterapista del club salentino scomparso in ritiro, che ha portato allo spostamento di due giorni (da venerdì a domenica) della partita con l'Atalanta nonostante la società pugliese avesse chiesto di non giocare per il lutto.
L'ex difensore di Brescia, Inter e Fiorentina nel corso dell'ultima puntata di Viva El Futbol ha espresso il suo punto di vista: […]"io credo che nel nostro calcio non ci siano morti di Serie A e morti di Serie B e l'occasione per dimostrarlo te la dà la vita e saper prendere delle scelte che possano rispettare la vita anche quando se ne va. […]
Io come calciatore che potevo far parte dello spogliatoio del Lecce voglio esprimere tutta la mia solidarietà, il mio rispetto, e star vicino alla famiglia di Graziano, quella dentro le quattro mura ma soprattutto la famiglia del Lecce".
ADANI: "SI È GIOCATO DOMENICA PERCHÉ NON SI SAREBBERO TUTELATE LE GRANDI"
[…] "Perché chi ha giocato a calcio, e voi avete giocato insieme a me, sapete come il fratello, il compagno, l'alleato, chi insieme a noi condivide un percorso non è solo quello che mette le scarpe coi tacchetti e spesso le persone indispensabili dello spogliatoio sono i fisioterapisti, i magazzinieri, i massaggiatori, i cuochi, i nutrizionisti, gli addetti stampa e tutte queste persone che formano la famiglia.
La famiglia del Lecce si è alzato una mattina e non ha trovato più un suo fratello, allora perché non si riesce a mettersi nei panni di un gruppo che perde un fratello e gli viene imposto di giocare 48 ore dopo, quindi la domenica sera, davanti allo sgomento, l'indignazione, il dolore, calpestando i diritti, non rispettando la sofferenza e non dando la possibilità al Lecce stesso, eventualmente concordato con l'Atalanta, di trovare una soluzione in modo che questa squadra poteva tornare a casa.
Si potevano fare gli accertamenti, si poteva rispettare la famiglia, si poteva fare il funerale e scegliere un momento nel rispetto di quello che è accaduto. No, la Lega Serie A ha imposto la partita intimidendo il Lecce di uno 0-3a tavolino, di un -1 di penalizzazione. Allora io devo riportare delle valutazioni, perché è stato detto che come uomini si esprime la vicinanza, però poi la Lega sente il dovere di spiegare le ragioni di una scelta che probabilmente sarebbe stata inopportuna, quella di rispettare e rinviare".
[…] “Sapete perché non è stata fatta giocare mercoledì 30? Ve lo dico io il perché. Perché così non si sarebbero tutelate le grandi, perché se Lecce-Atalanta si gioca mercoledì si presuppone che il Lecce contro Napoli al sabato sia stanco, quindi si poteva lamentare l'Inter. Che se Lecce gioca stanco contro il Napoli l'Inter si sarebbe sentita penalizzata. La verità è che in questa scelta sono state tutelate le grandi squadre, la Lega non ha rispettato il Lecce, impedendogli eventualmente di giocare mercoledì, e per questo hanno intimato la penalizzazione se non giocavano ieri sera dopo due giorni".
[…] L'ex calciatore ha elogiato il Lecce e la sua protesta pacifica in campo a Bergamo, prendendo come esempio anche gli omaggi a Papa Francesco e l'ipocrisia dei comportamenti dei vertici del nostro calcio: "Io sono con il Lecce, che ieri è andato in campo con la maglia ‘nessun valore nessun colore', bianca perché la maglia è neutra, senza valori non ti mostro i colori, sono con Baschirotto, sono con Sticchi Damiani, sono con Giampaolo, sono con Corvino, sono con l'Atalanta che si è dimostrata solidale, perché conta l'interesse delle grandi. Nessun valore, nessun colore.
Io sono con questo gruppo di lavoro, a cui è stato tolto un fratello dal destino e in questo caso quando il Lecce dice che è stata ‘calpestata il valore della vita e non è stato rispettato la morte' facendo prevalere l'interesse delle grandi. Io vi dico siamo tutti bravi quando 4 giorni prima è morto il nostro Papa ed eravamo tutti belli con l'abito da sera, quando dicevamo è stato il Papa degli umili, il Papa degli ultimi, il Papa dei poveri, il Papa uomo. Esattamente 4 giorni dopo c'è stata la possibilità di dimostrarlo e la possibilità di dimostrarlo è stata tolta al Lecce, perché è una piccola.
La Lega Serie A ha scelto di non rispettare il dolore, l'ultimo saluto, gli accertamenti, il rientro. Il Lecce è arrivata a Bergamo ieri mattina, e ha fatto tra l'altro una grande partita con l'Atalanta, e io condanno proprio da giocatore che ha fatto la Serie A e devo discostarmi da chi in questo caso sceglie di non rispettare un gruppo che ha sofferto, perché il tempo ce n'era".[…]