
LA LIBERAZIONE DEL MASCHIO PASSA DALLE MUTANDE: PIU' SONO MINI, MEJO E' – CARLO ANTONELLI IN ORGASMO PER IL COSTUME DEL NUOTATORE THOMAS CECCON, “PERICOLOSAMENTE SCESO GIÙ GIÙ SUI FIANCHI FINO ALLA QUASI SCOPERTURA DEL PUBE”: “ROMPE IL CONFINE, FINALMENTE. CONTRO GLI ORRENDI BOXER DA FINTO PREPPY IMPERANTI DA TRENTENNI E ANCHE QUELLO RECENTE (SEPPUR PIÙ KINKY) DEI BERMUDONI LUNGHI NERI RAGAZZINI DA CUI SPUNTANO I BOXER” – “DEL RESTO, LE CHIAPPE AL VENTO FEMMINILI CON IL FILETTO COPRI-FESSURA DELLE TERGA VISTE OVUNQUE MERITAVANO UNA RISPOSTA MASCHILE ADEGUATA, IN TERMINI DI EQUANIMITÀ DEI DIRITTI SUL CORPO ESPOSTO…” - VIDEO
Carlo Antonelli per Dagospia
Estremamente significativo è stato - stiamo parlando di indossare una seconda pelle per succinta che sia, ovvero coprire oppure scoprire il corpo - questo Mondiale di Nuoto 2026.
L’esplosione di voyerismo da tutto il mondo che ha travolto di nuovo Thomas Ceccon si spiega solo nei termini di una nuova silouette maschile - data anche dal corpo affinato e dal vitino del nostro - che creano un effetto vertiginoso col costume pericolosamente sceso giù giù sui fianchi fino alla quasi scopertura del pube.
Un trick studiato ad arte in grado di creare effetti di sturbo inevitabili specie se seguita da (diciamo) leggings tecnici fino al ginocchio. Certo, è scomparso l’effetto trasparente sulle gambe di altri nuotatori visto alle Olimpiadi dell’anno scorso fa, ma è il modo di portare il costume tecnico di Ceccon ad essere unico e a sfondare confini per anni di inconscia autocensura da parte maschile.
Ceccon rompe il confine, finalmente. Lo fa per noi tutti. Contro gli orrendi boxer da finto preppy imperanti da trentenni e anche quello recente (seppur più kinky) dei bermudoni lunghi neri ragazzini da cui spuntano sapienti i boxer Calvin Klein, D-Squared, ecc.
È arrivato il momento di andare oltre. Del resto, le chiappe al vento femminili con il filetto copri-fessura delle terga viste ovunque sulle spiagge specie in Italia specialmente negli ultimi 3/4 anni, meritavano una risposta maschile adeguata, in termini di equanimità dei diritti sul corpo esposto (manteniamo qui una divisione binaria da tempo superata, tant’è...).
Da tempo slip diciamo di derivazione surf e waterpolo coprono i corpi dei palestrati. Ma qui si delinea - abiti tecnicosportivi a parte - un ritorno al prima allo costumino elastico classico (come prontamente segnalato dal New York Times poco tempo fa) fino ad arrivare felicemente al tanga maschile, possibilmente con filetto nella parte posteriore, arte nella quale fu del resto maestro assoluto lo straordinario Conte Nuvoletti.
Il pubblico di consumatori queer c’è già arrivato da molto tempo (nel privato poi..) ma ora la rivalsa spunta dappertutto. Maestri in tal senso sono gli asiatici connoisseur (non esattamente machisti) dell’account “Awesome Swimwear”, capace di perle assolute.
La bilateralità’ del filino è un diritto universale. Ma qualcosa ci dice che il nuovo maschio fondamentalmente nudo genererà al suo apparire rivolte in spiaggia. Inutili. Sbagliate. Retrograde. Ingiuste.
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