italia germania basket

“LO FAMO STRANO!” - NON SOLO CALCIO, STASERA L’ITALBASKET CONTRO IL TABU' LITUANIA - DUBBIO BARGNANI - PIANIGIANI: "NON SIAMO PIU’ CENERENTOLA” - EMOTICON VELTRONI: “LA SQUADRA REGALA EMOZIONI MA NON DIMENTICHIAMO I PROBLEMI DEL NOSTRO BASKET"

gallinarigallinari

1. UN SOLO URLO: LO FAMO STRANO!

Walter Veltroni per il “Corriere dello Sport”

 

«Lo famo strano!», l'urlo con il quale, citando Verdone, Flavio Tranquillo ha salutato, e spero saluterà ancora, alcuni canestri di Gallinari, resterà nella memoria degli appassionati che, sempre più numerosi, stanno seguendo i Campionati europei di basket. Accompagnata dal consueto scetticismo italico, capace di tramutarsi subito in acritico entusiasmo, la squadra di Pianigiani era partita senza grandi aspettative. Sì, c'erano i tre dell' Nba, ma si riteneva che la difficoltà del girone e gli scarsi risultati nelle ultime competizioni internazionali fossero un freno al superamento della fase eliminatoria. E, dopo la prima partita e la prima sconfitta, già si erano librati in volo tutti i profeti di sciagura. Che non erano tornati al nido dopo la faticata vittoria sulla tenera Islanda, la squadra più simpatica del torneo.

 

BELINELLI BARGNANI DATOME GALLINARIBELINELLI BARGNANI DATOME GALLINARI

Ci si preparava alla partita con la Spagna come ad un esame per il quale si sa di non aver studiato. Troppo forte la nazionale iberica, troppo imballati noi. Poi, proprio come era successo a Barcellona nel 1982, la nostra squadra è esplosa giocando con formazioni sulla carta più forti o più in forma. La Spagna è diventata per noi, nella pallacanestro, quello che l' Argentina di Maradona fu nel calcio. Una partita stellare, entusiasmante. Come poi è stata quella con la Germania, sconfitta in casa nella partita decisiva, e quella con Israele.
 

Fenomenali i tre ragazzi che giocano negli Usa, che ci mettono impegno e sacrificio, talento e umiltà. Ma strepitosi anche gli altri, tutti. Ognuno ha lasciato il suo segno in una partita. Non faccio nomi, non serve, questa volta. Perché mi pare che la cosa più bella di questa spedizione sia proprio lo spirito di squadra, la solidarietà che sembra unire tutto il roster. Ci sono grinta e allegria, le doti che le nostre squadre hanno avuto nei loro momenti migliori. Merito dei ragazzi e del coach, persona competente e rigorosa, che sembrano essere una cosa sola. Ora ci aspettano le sfide più difficili.
 

pianigianipianigiani

Intanto siamo nei primi otto, e non era scontato. Ma sarebbe sbagliato accontentarsi. La nostra squadra ha i talenti e il gioco per andare avanti. Incrociamo le dita e tifiamo per i nostri ragazzi. Ma questi risultati non devono coprire una situazione obiettivamente difficile del movimento cestistico nazionale, segnato da una crisi finanziaria e sportiva che sarebbe sbagliato sottovalutare.
 

Ora molte squadre importanti sono nelle serie inferiori. E' successo con Fortitudo, Treviso, Virtus Roma, Napoli, Udine. E, ovviamente, Siena. E' come se Juventus, Inter, Roma, Napoli e Milan sparissero dalla serie A. Per fortuna sono emerse bellissime realtà come Sassari, Reggio Emilia, Venezia oltre a Milano, forte del sostegno appassionato di Giorgio Armani, e ci sono ritorni importanti, come Torino.
 

BARGNANI GALLINARI BELINELLI 1BARGNANI GALLINARI BELINELLI 1

Ma tutto il movimento è in una difficoltà profonda, in larga parte determinata dagli effetti della recessione economica. Ma proprio per questo è necessario che i vertici esaminino la situazione con grande lucidità e con spirito nuovo. Il vertice della piramide, la nostra squadra, sta regalando emozioni. Ma alla base molto scricchiola. Senza le scuole, gli impianti, l' attenzione dei comuni, senza che le tv considerino il basket nel giusto valore, senza condizioni fiscali adeguate, questa crisi si accentuerà.
 

FLAVIO TRANQUILLO FEDERICO BUFFAFLAVIO TRANQUILLO FEDERICO BUFFA

Un'ultima cosa. Da figlio di radiocronista e da appassionato del genere, da fedele ascoltatore di Aldo Giordani, devo dire che le telecronache di Flavio Tranquillo e Davide Pessina e quelle di Alessandro Mamoli sono un moltiplicatore di bellezza del basket. Sono capaci di unire il tifo alla competenza, la sottolineatura della qualità di un gioco degli avversari e l' enfasi sui nostri risultati. Il tutto con un ritmo essenziale e coinvolgente e attingendo a un pozzo di sapere cestistico figlio di un amore che arriva dritto agli ascoltatori. Speriamo, in questa settimana, di sentire Flavio Tranquillo citare tante volte Verdone.

ITALBASKET GENTILE BARGNANIITALBASKET GENTILE BARGNANI

 

2. LA VOGLIA MATTA DEGLI AZZURRI

Walter Fuochi per “la Repubblica”

 

«Ce la giochiamo alla pari», dice Simone Pianigiani di Italia-Lituania stasera alle 21, quarto di finale degli Europei azzurri, e non è un dire da Pianigiani, che di solito ammanta di molte più cautele le sue vigilie. E pensare che avrebbe pure buone ragioni per mettere le mani avanti, il ct, perché a questa sfida in equilibrio annunciato non è ancora certo di poter iscrivere Andrea Bargnani, che ha il polpaccio in osservazione, ieri sera s’è allenato a parte, lo rifarà stamane e, se avrà cuore e gambe per giocare lo dirà lui stasera, a ridosso della palla a due.

GALLINARI BELINELLI BARGNANIGALLINARI BELINELLI BARGNANI

 

L’allenatore che ha issato Azzurra fra le prime otto («per il secondo Europeo di fila») ci tiene però a farlo sapere che a Casa Italia ci si sente come quelli che hanno cambiato piano. «Percepiamo rispetto, in giro, e non solo la grande passione che sentiamo arrivare dall’Italia.

 

Due anni fa, quando entrammo nei quarti a Lubiana, eravamo la cenerentola, ora ci proponiamo più o meno alla pari, usciti dal girone di ferro di Berlino, che oggi infatti ha qui tre squadre su otto. E anche la pressione, che non è mancata, ora la chiamerei piuttosto consapevolezza. Un bel clima per i giocatori ».

 

pianigianipianigiani

Poi, vada come vada stasera, il gioco continuerà, cercando una medaglia, oppure quel settimo posto che vale una chance per Rio 2016 e resta l’obiettivo primario della spedizione. «Noi però adesso pensiamo solo alla Lituania, che è grossa, esperta, picchia ed è la squadra di un paese in cui il basket è religione. E che a queste partite decisive arriva sempre, da anni».

 

E’ più magro invece il “vissuto” degli azzurri, secondo un termine caro al ct: vincere non era più un’abitudine, ma ora stiamo arrivando a larghe falcate.

Si distende il ct, si accontenta di accettare che «quel che meriteremo lo dirà il campo, e intanto abbiamo meritato di essere qui», e magari vorrebbe aver già, chiavi in mano, la partita sulla lavagna tattica, come invece i dubbi su Bargnani non gli consentono, e fa buon viso pure a quello.

GENTILEGENTILE

 

«Come si fa in questi casi, piano A e piano B». Nel secondo, quello senza il Mago, «Gallinari può fare Bargnani, per un po’, ma poi ci vuole uno che faccia Gallinari, e Datome, che era quel tale, sapete che è fermo». Così, Pianigiani non esclude un ticket Gentile- Gallinari nei ruoli 4 e 5, non a lungo, e non quando la Lituania accoppierà due gigantoni. «Vediamo cosa fanno loro, se si adeguano a noi o ci impongono la statura. Un conto è Gentile contro Maciulis, uno contro Jankunas. La coperta resta corta, anche se Danilo e Alessandro mi dicono che sono pronti a farlo. In questi giorni dicono sempre che possono far tutto. Bello così, mi piace vedere giocatori convinti».

gentilegentile

 

Se non è posta per Bargnani gli somiglia, anche se poi la chiosa ufficiale è «deve sentirselo lui di giocare, perchè sarà una battaglia, dura, fisica, da affrontare senza riserve». Una battaglia che due anni fa vinse la Lituania, eliminando l’Italia ai quarti, quando erano i baltici i favoriti, coi grandi vecchi Kaukenas, i due Lavrinovic, e pure Kleiza, che tutti conosciamo bene (e Pianigiani meglio).

 

Adesso i loro pensionamenti, e il loro lascito di leadership a Maciulis e Valanciunas, che leader non sono mai stati, si saldano ai nuovi innesti di Azzurra (aspettando il Mago, di sicuro resta Gallinari, che non è poco). S’azzerano le distanze e si riattizzano i ricordi felici di Atene 2004, gli ultimi del nostro basket, quando un’Italia di ispirati underdog rovesciò il pronostico e la semifinale a raffiche di triple. Vicini come ora, a quel revival, non siamo più stati.

 BARGNANI BELINELLI GALLINARI BARGNANI BELINELLI GALLINARI

 

Ultimi Dagoreport

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'...