salernitana lotito priscilla salerno

VIDEO! “TROVA CHI METTE I SOLDI E POI PARLI, MA IL PRESIDENTE MICA FA ‘O SCEMO, VOI AVETE I VIZI DA GENERALE E LA PAGA DA SOLDATO” – LOTITO STRACULT CON I GIORNALISTI DI SALERNO: “ALLORA VEDIAMO LA STORIA DELLA SALERNITANA. HA SEMPRE MILITATO O IN SERIE C O NEI BASSIFONDI DELLA B…” – 23 ANNI DOPO I GRANATA GRAZIE A LOTITO RICONQUISTANO LA SERIE A. ORA IL PATRON PERO’ E’ COSTRETTO A VENDERE IL CLUB (NON PUO' ESSERE CONTEMPORANEAMENTE PROPRIETARIO DI 2 CLUB CHE MILITANO IN A) - L’ESULTANZA DI PRISCILLA SALERNO

 

Angelo Scelzo per “Avvenire”

 

salernitana lotito

L'aveva programmata nell'anno del centenario, il 2019, ma poco mancò, un rigore fallito dal Venezia nello spareggio salvezza, che finisse addirittura in C. Poi il grigio interregno di Gian Piero Ventura, ex Ct azzurro, in cerca di un riscatto che non ci fu. Da ieri pomeriggio, con una larga vittoria (3-0) sul campo del retrocesso Pescara, la serie A è ritornata nella mani della Salernitana.

 

Stessa data, Il 10 maggio, dell'ultima conquista, esattamente ventitré anni fa, con Delio Rossi in panchina. Un anno e via, con l'immediato ritorno in B, come nel '49, il primo assaggio di serie A che restò tale, anche allora, un dietrofront immediato, nonostante Gipo Viani alla guida tecnica e l'invenzione di un modulo, il 'vianema', che fece certo più strada della squadra. Altro calcio.

 

La Salernitana si riprende così la scena, mandando in onda, fuori i cancelli dell'Arechi, e per le strade e le piazze della città, quel frammento di festa possibile che, pur tra le inevitabili trasgressioni, risulta solo una parziale rappresentazione delle 'Piedigrotta' del passato.

salernitana

 

Tutto partiva sempre dal terreno di gioco, invaso e poi come trascinato per tutta la città che diventava a sua volta un tappeto verde sul quale esporre ed esibire, come parte della festa, la storia, l'arte e l'onor , i pezzi pregiati che non mancano dappertutto e che Salerno mette in fila a partire dalla celeberrima Scuola medica, la singolare storia di enclave longobarda nel Mezzogiorno, e perché no? la presenza nella cattedrale normanna di un evangelista, Matteo, patrono della città e di un gigante del medioevo come Papa Gregorio VII.

 

Il resto è paesaggio, stretto dall'incanto di due coste, quella amalfitana e la cilentana, che irradiano bellezza. La Salernitana ha intanto fatto il suo. Un po', anzi molto, a sorpresa. Anche se più di tutte la squadra allenata da Fabrizio Castori ha saputo cogliere e trasmettere, a suo modo, un segno dei tempi che dice qualcosa. Pur promossa, non si è distinta sul campo per il bel gioco o lo spettacolo che ha dato.

salernitana

 

È stata una squadra-operaia, solida, robusta, mai doma, capace di ribaltare il risultato nel giro di pochi minuti finali. Poco alla volta, senza grandi squilli di tromba, ha saputo guadagnarsi una fiducia che ha finito per contagiare in positivo anche una città smarrita e, come tutte, alla ricerca di ogni appiglio per guardare avanti con più fiducia e ottimismo. Il calcio certo non è unguento a nessuna ferita, e men che mai sembrano questi i tempi propizi a qualche tirata retorica.

 

Tanto più che proprio all'ultimo non è mancato il tentativo di rovinare la festa con la vile e ignobile aggressione, da parte di due teppisti sedicenti tifosi, ai danni della figlia di Grassadonia, allenatore degli abruzzesi, ma con la famiglia a Salerno. La forte presa di distanza e la corale solidarietà nei confronti di tutta la famiglia Grassadonia, ha subito messo ai margini un episodio da catalogare sotto il titolo «follia e stupidità fanno danni insieme».

 

salernitana

Torniamo alla squadra. Per i granata di Castori, un allenatore di poche parole e molti fatti, è contato molto in termini di classifica. Ed era quel che interessava per dare la scalata vincente ad una serie A nella quale, tra l'altro, la Salernitana trova quasi una consorella, vista la comune proprietà con la Lazio del patron Claudio Lotito, a Salerno affiancato dal socio Mezzaroma.

 

L'intreccio societario, per il momento, è un problema di prospettive che, per quanto immediato, è ora in coda agli ineliminabili programmi di festeggiamenti. Tutto si è concluso sul filo di lana, con il Monza che fino all'ultimo ha sperato di poter scavalcare la Salernitana alle spalle dell'Empoli già promosso. Nello scontro diretto di tre turni fa, i brianzoli, con una doppietta di Balotelli avevano espugnato l'Arechi alimentando ulteriormente le speranze di un sorpasso.

salernitana lotito

 

Sembrava il primo passo di una resa, ma il tratto della Salernitana di Castori è stato quello di non arrendersi ma di provare a ricominciare sempre daccapo, facendo leva sul carattere, sulla volontà, su uno spirito di squadra che l'allenatore umbro ha curato molto dei dispositivi tattici. Anche qui c'è stato un tratto in controtendenza, ripensando ai fasti del 'vianema' e a Viani. Ricordi e reminiscenze di un calcio, e anche di una Salernitana, d'altri tempi. Il presente è ora una serie A acciuffata per i capelli. E che si vorrebbe, una volta tanto, tener stretta.

salernitana priscilla salernoclaudio lotito proprietario di salernitana e laziotifosi della salernitanasalernitana priscilla salerno

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...