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UN URLO D’ORO DA LAMPEDUSA – MONDIALI DI NUOTO: FLAMINI-MINISINI TRIONFANO NEL SINCRONIZZATO CON UNA COREOGRAFIA, "A SCREAM FROM LAMPEDUSA", DEDICATA AL DRAMMA DEI MIGRANTI - È LA PRIMA STORICA MEDAGLIA D’ORO DEL SINCRO ITALIANO NELLA STORIA DEI CAMPIONATI MONDIALI - VIDEO

 

 

 

 

Stefano Arcobelli per gazzetta.it

 

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I Mondiali di nuoto al Varoliget Park si ricoprono d'oro per l'Italia! A trionfare sono Giorgio Minisini e Manila Flamini che compiono un doppio balzo dal bronzo al titolo rispetto a due anni fa e conquistano il titolo nel Duo misto detronizzando la Russia di Maltsev, ovvero la scuola più importante e vinCente del mondo nel nuoto sincronizzato. E' apoteosi per l'Italia del nuoto dopo 4 medaglie in 2 giorni!

 

 

In 2 minuti e 19 secondi di performance, Giorgio Minisini e Manila Flamini (lui di Roma, lei di Velletri, gareggiano per le Fiamme Oro) esprimono il meglio del loro repertorio tra scene di salvezze su un'ideale barcone, tamburi africani, amore e rumore, tecnica fine, gestualità e sincronismo stupendo. Una prova che vale 90.2979 per i giudici con 27.2000 di esecuzione, 27.4000 di impressione artistica e 35.6979 di elementi. Infranta la barriera dei 90.2979 punti.

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Manila ha 33 anni e tanta esperienza, Giorgio ne ha 21: anche in questo è un mix perfetto tra mestiere e ardore, tra l'eleganza forte di una e la la forza stilistica dell'altro. Un'osmosi felice che sa produrre solo medaglie in serie (ci sono anche quelle europee). La coppia russa di Michaela Kalancha e Alexandr Maltsev, argento nel 2015, è tutto rimasto dai violini, poco impetuoso e molto lineare ma un tantino noioso e forse solo tecnicamente ben fatto, costruito da 90.2639 (27.5000-27.4000-35.3639).

 

La vera gara comincia con l'ingresso della coppia canadese da 82.3413 punti. Poi tocca ai campioni uscente americani, Bill May, che rispetto a due anni fa ha cambiato partner in Konako Splendole di chiare origine nipponiche. I due eseguono come una ballata country molto fisica e ricca di avvitamenti da sotto ma poco incline allo spettacolo appariscente, tecnicamente efficace ma non abbastanza per riconquistare l'oro. Infatti gli americani totalizzano 87.6682 per i 233"9 di esecuzione (26.4000 es., 26.9000 impr. arti., 34,3682 el). Non escono tra gli applausi scroscianti che ci si aspettava ed è come un commiato al titolo iridato.

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Quindi tocca alla Spagna di Berta Sanz Fernandez e Pau Ribes allenati dalla mitica Gemma Mengual, e ai nipponici Atshushi Abe e Yumi Adachi, quelli che il podo lo cercano, vengono da dietro. La Spagna totalizza 84.3336 (25.5000-25.8000-33.0336) e si vede il tentativo di voler imprimere all'esercizio i gesti che furono della loro mentore, una piccola star in Spagna. I nipponici sono più intimistici, in puro stile orientale, con un finale rimarcato dai violini tzigani che è più premiato di quello spagnolo per u 86.2679 (26.3000, 26.100000, 33.8679). Poi Italia e Russia si contenderanno il secondo oro mondiale.

 

 

Manila Flamini e Giorgio Minisini propongono un tema di grande attualità come "A scream from Lampedusa" - curato da Michele Braga con la coreografia di Anastasija Ermakova - tra dramma, amore e speranze di tante famiglie che ogni giorno fuggono dall'odio dalla guerra, dalla fame e dalle persecuzioni politiche e religiose. L'urlo da Lampedusa conquista subito il pubblico sin dai preliminari, nei quali gli azzurri erano secondi in 88.2492 punti (27.0000 per l'esecuzione, 26.7000 per l'impressione e 34.5492 per gli elementi). "Col fatto che muoio, io l'inizio lo faccio tutto ad occhi chiusi - sorride Manila - e l'unico contatto con l'esterno sono i suoni. Quando ho sentito l'ovazione del pubblico mi sono venuti i brividi". Giorgio la prende in braccio, tenta invano di rianimarla e lancia un urlo di dolore. Si tuffano e inizia lo show, che ripercorre il viaggio della speranza verso un approdo più sicuro. "Ci emozioniamo anche noi a farlo - continua Minisini - e riuscire a trasmettere il nostro messaggio è la cosa più bella che possiamo desiderare".

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I cinque elementi di Manila e Giorgio sono il marsuino con torsione a 360°, le gambe di balletto, il barracuda, il cavaliere e il marsuino con torsione e avvitamento. "Il primo e il terzo sono quelli che più si addicono alle nostre caratteristiche - dicono i due - anche se il terzo, il barracuda, è il più rischioso. E' come un quadruplo e mezzo dai dieci metri, ma ci riesce bene ed è il nostro punto di forza". C'erano 10 coppie in finale, ci sarebe stato spazio per altri due team, ma il Misto è solo al secondo Mondiale. Gli uomini aumentano di anno in anno. Finché un giorno la speranza olimpica potrà diventare realtà. Ora l'Italia si gode la quinta medaglia della spedizione magiara sulle sponde del bel Danubio Blu. E Boy Giorgio tornerà nel Libero con Mariangela Perrupato, a caccia del bis del bis di due anni fa.

 

Piangono, non si trattengono, sanno di aver fatto la storia. Manila a caldo "Questo è l'oro di una carriera". Giorgio: "Il mio sogno da bambino era partecipare ai Mondiali, essere riuscito a vincere è il massimo, abbiamo emozionato più di tutti. Ora vogliamo l'Olimpiade. Tanti ragazzi si stanno avvicinando al sincro in Italia e ai Mondiali siamo passati da 6 a 10 coppie in due anni". Gli Usa sono di bronzo: tutto è partito da Bill May, l'idolo di Giorgio. Oggi l'allievo ha superato il maestro. L'Italia aveva conquistato finora 4 medaglie ai Mondiali, la prima con il bronzo di Beatrice Adelizzi nel Solo a Roma 2009, 3 sempre con Minisini.

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