
LA MORTE DI CELESTE PIN DIVENTA UN MISTERO – SLITTANO I FUNERALI, L’EX MOGLIE ELENA FABBRI NON CREDE AL SUICIDIO DELL’EX DIFENSORE DELLA FIORENTINA: “INDAGATE PER OMICIDIO” - LA DONNA, CHE AVEVA SENTITO PIN IL GIORNO IN CUI È STATO TROVATO SENZA VITA, HA CHIESTO IL SEQUESTRO DEL CELLULARE E DELLA CASA DELL’EX MARITO E DI SVOLGERE ESAMI AUTOPTICI, IN PARTICOLARE QUELLI TOSSICOLOGICI, CHE SARANNO ESEGUITI TRA DOMANI E MARTEDÌ - NON E’ STATA TROVATA NESSUNA LETTERA D’ADDIO, ANCHE GLI AFFARI ANDAVANO BENE MA CELESTE PIN ERA DA TEMPO DEPRESSO. ASSUMEVA FARMACI…
Estratti da open.online
Non è ancora chiara la morte di Celeste Pin, storico ex capitano della Fiorentina. Se la procura di Firenze ha disposto il rilascio della salma definendolo come un caso di suicidio, la sua ex moglie Elena Fabbri ha scritto agli inquirenti chiedendo nuove indagini. Sostiene che non sia un gesto volontario. Fabbri aveva sentito Pin il giorno in cui il suo corpo, martedì pomeriggio scorso, era stato trovato senza vita nella sua villa sulle colline di Firenze.
Un breve scambio di messaggi dove Pin le era apparso sereno. Secondo quanto riporta oggi Repubblica la donna ha chiesto il sequestro del cellulare e della casa dell’ex marito e di svolgere esami autoptici, in particolare quelli tossicologici, che saranno eseguiti tra domani e martedì. Con Pin Fabbri ha avuto due figli. Poi lui si è risposato con Gloria, di nazionalità cubana. La donna si trova a Miami, negli Stati Uniti, con la figlia avuta da lui che ora ha 17 anni.
Pin aveva 64 anni, una storica finale di Coppa Uefa nel 1990 alle spalle e anni passati e dedicati alla Viola anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Aveva lavorato come ds per alcune realtà calcistiche locali, poi aveva fatto l’opinionista sportivo in radio e infine si era buttato nell’imprenditoria immobiliare.
Nessuna ombra nel suo quotidiano. Anche gli affari andavano bene e spesso l’uomo vendeva immobili ai giocatori della Fiorentina. Nessun sospetto. Fino a martedì. A casa di Pin non sono stati trovati bigliettini o lettere che spiegassero il tragico gesto. Per questo motivo, alla luce della denuncia dell’ex moglie, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Finora senza indagati. Niente quindi restituzione della salma e organizzazione dei funerali: si attendono prima le prossime analisi medico-legali.
Pin, secondo quanto ricostruito da Repubblica, era da tempo depresso. E per questo assumeva farmaci ed era seguito da un medico. Ma Fabbri sostiene che la situazione in cui versava non lo avrebbe portato al suicidio, perché si trattava di un disturbo che l’uomo riusciva a gestire da oltre vent’anni. Anzi, negli ultimi tempi sembrava migliorato. Gli inquirenti stanno scandagliando i conti correnti, lo smartphone e la corrispondenza mail. E l’eventualità di un testamento. Pin aveva in programma di aiutare a giorni il nuovo allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli, a trovare casa.
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CELESTE PIN
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